Percorso qualifiche molto lineare


Ovviamente ho assistito al tuning e alla demo run, poi mi sono confrontato con alcuni allenatori, quindi ho rivisto i video che abbiamo raccolto durante le varie discese e alla fine sono andato  da  Thomas Schmidt per capire quale fosse la filosofia e l’idea che volevano esprimere con questo percorso. In sostanza l’idea principale era quella di fare un tracciato facile con qualche combinazione aperta a scelte diverse. Poi, per la gara a squadre, sono state tolte due porte, se poi vi dico la motivazione di questa scelta non ci credereste mai, quindi meglio sorvolare, sarei  veramente imbarazzato a scriverlo e quindi a divulgarlo!  

Veniamo al tracciato che vi ricordo è stato disegnato dal succitato Thomas in collaborazione con Kristina Petrovic. Diciamo subito che è molto lineare e che le risalite sono risalite, nel senso che sono dentro le morte  e che non ci si arriva da angoli strani. Si parte usando il primo dislivello da sinistra a destra per infilare la prima porta e, cavalcando la corrente, si entra nella prima risalita a destra, si prosegue con due discese molto ravvicinate, 3 e 4, bilanciate in senso inverso dalle porte 8 e 9 che diventano pure una sorta di combinazione con la risalita 7 a sinistra e la successiva 10 a destra. Apro una parentesi su questa serie di porte: ci sarà Raffaella De Serafini il presidente della DAC italiana settore Slalom a valutare la correttezza delle discese degli atleti, specificatamente su queste porte.  Alla “main wave” un classico dei classici: risalita a sinistra, traghetto sull’onda più grande d’Australia d’acqua dolce, per andare a prendere la discesa 12 e qui c’è da capire se affrontarla in discesa  o in retro. Da quello che ho potuto vedere con le discese dei forerunners e con l’esperienza maturata negli allenamenti, per un buon kayak, uomo o donna indistintamente, la soluzione in discesa sembra essere la più veloce, ma anche la più incerta. Chi opta per questa opzione  dovrà salire leggermente più a monte per cavalcare al meglio l’onda che ti permette, una volta arrivati nella sua sommità, di girare la canoa e posizionarla con la punta verso valle. Viceversa in retro si potrà andare diretti verso la 12, per poi ruotare la canoa all’interno della stessa porta. Si prosegue poi con due discese prima di entrare nella terza e ultima risalita a destra. La discesa prosegue con altre 5 porte in discesa. Si dovrà stare attenti alle due discese ravvicinate, 17 e 18, già viste, ricordate, in altre due occasioni. Evidentemente al campione olimpico di Sydney 2000 piacciono assai. Così facendo arriviamo alle ultime porte dove si sfrutta l’onda trasversale: finalmente una sponda tra la 20 e 21 in risalita. Si chiude con una 22 da fare in discesa in prossimità della fotocellula. 

I dimostratori hanno girato intorno ai 101 secondi senza calcolare le penalità. Interessante leggere i nomi di questi atleti che sono i figli di Schmidt, Billaut e Castryck e penso di non dover  spiegare a nessuno chi siano questi personaggi era solo per capire che il nostro alla fine è veramente un mondo che vive trasmettendo la passione da padre in figlio! 


Domani, quando in Italia si alzerà il sole e quindi alle prime luci dell’alba, qui inizieranno le gare contro il tempo del Kayak Cross, mentre nell’orario d’apertura degli uffici nella penisola italica, i XLIV campionati del mondo di canoa prenderanno il via ufficialmente con la cerimonia d’apertura.

Per seguire i risultati on line cliccate qui e buone gare a tutti - 

Occhio all'onda !

I tracciatori dei percorsi dei Campionati del Mondo 2025 





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