Fluviale affidata a Commissioni e qualche news

un rendering di come sarà il nuovo canale a Praga 

Il  settore fluviale esce bastonato e frastornato dall’Assemblea Nazionale per l’elezione del Presidente e del consiglio.  Dopo le dimissioni di Luciano Buonfiglio, che ha assunto la carica di presidente del Coni, si erano  rese necessarie nuove elezioni, a cui si è arrivati con un solo candidato alla Presidenza e  20 candidati in consiglio per 7 posti. La fluviale ha presentato 4 candidati di estrazione dello slalom e uno dal settore discesa, tra l’altro, quest’ultimo in consiglio federale da almeno tre mandati, ma  il risultato non è stato quello sperato con la conseguenza che nessun rappresentante di questo settore sarà presente nei locali di comando.  Dallo slalom arriva l’unico oro olimpico di Parigi e la discesa in pratica domina a livello internazionale da anni, ma non siamo stati capaci di far eleggere un rappresentante all’interno del Consiglio Federale. Aggiungo anche che nessuno degli eletti ha un minimo di conoscenza e cultura del mondo della canoa slalom e della discesa, sembra che si affideranno a delle Commissioni ad hoc. Sembra che ci sia già pure qualche nome come direttore sportivo, tanto per copiare ciò che la velocità ha realizzato precedentemente.  Perché siamo arrivati a questo? Lo slalom in Italia è completamente diviso, dopo anni di una politica che ha dettato legge e che ha allontano chi non la pensasse nello stesso modo. Le strade sono state semplicemente due: o ti adeguavi o lasciavi, dando per scontato che per arrivare a dei risultati c’è solo una  grande verità. Chi  è restato però si è adeguato, anche se  solo teoricamente, adottando quello che  si dice: fare buon viso a cattivo gioco!

Il neo Presidente Rossi, ha un compito non facile anche se ha già preannunciato che resterà sulla strada disegnata dal suo predecessore, che ha guidato per 20 anni la canoa in Italia. Facendo due conti a mano e senza tante manfrine, se i quattro moschettieri, che in questo caso sarebbero stati cinque, si fossero uniti, la certezza di cacciarne uno dentro era in pratica matematica pura. Anzi, facendo bene i giusti calcoli, avrebbero potuto essere bene due. Quindi è evidente che ognuno di loro rappresentava un malcontento diverso, che non ha trovato punti di unione. Non solo i cinque non si sono coalizzati, ma non si sono cercati neppure aiuti dal settore velocità o polo, cosa che invece, velocità e polo, hanno fatto nei riguardi della fluviale. Bene, non ci rimane che aspettare il primo passo del neo eletto presidente Antonio Rossi al quale vanno gli auguri di buon lavoro e fiduciosi e collaborativi guardiamo con serenità al futuro dell’amata canoa italiana. 


Restando nel mondo dello slalom ci sono alcune notizia da condividere. 

Partiamo dalle news che arrivano da Praga: infatti sembra proprio che fra non molto inizieranno i lavori per un nuovo canale giusto a lato di quello attuale. Questo ci fa capire che i Cechi non si accontentano mai e sono sempre alla ricerca di migliorare. Attualmente hanno realizzato un modello in scala e hanno ripresentato i progetti che presto diventeranno operativi: obiettivo la realizzazione del tutto per il 2028.  

L’altra notizia di rilievo è che si sono ripresi gli studi per trovare un sistema elettronico per il rilevamento delle penalità. Ci sta lavorando il campione olimpico di Sydney 2000 nel kayak maschile, Thomas Schmidt, che di professione fa l’ingegnere, e che ad Augsburg, nella finale di Coppa, ha presentato un apparecchio da infilare nelle porte e che in teoria dovrebbe rilevare il tocco. Si è sperimentato in gara e aspettiamo i risultati relativi. Questa è una storia vecchia, era un sogno di Jean Michel Prono iniziato molti anni addietro  e tra le varie proposte, c’era anche quella italiana di Pietro Camporesi che con alcuni suoi amici ingegneri avevano pure vinto un bando indetto dalla stessa ICF. Era l’anno 2017, poi la cosa non si è mai realizzata ed era andata nel dimenticatoio, fino all’altro giorno!


Occhio all’onda ! 


una simulazione del futuro canale a Troja


il neo eletto consiglio federale Fick con al centro il presidente Antonio Rossi



Commenti

  1. Liguria, Trentino, Friuli, Emilia Romagna, Toscana sei regioni con alta % di attività a 360°...non hanno alcuna rappresentanza in C.F.
    Anche questo fa riflettere.
    Nei social nessuno si è mai espresso pubblicamente per la propria candidatura...io personalmente sono rimasto silente sino al giorno prima e come mia prassi...non ho tirato nessuno per la giacchetta.
    Chi si è accordato è riuscito a portare a casa quanto si era promesso con gli altri.
    Diciamo che la regola del listino dei " sette" ( numero esoterico) permette di coalizzare il gruppo più facilmente.
    Forse era " più reale" quando uno era = a uno!!
    Ora confidiamo nella gestione Antonio e nelle capacità del gruppo di consiglieri entrati.
    Buon lavoro e stay tuned!

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    1. Effettivamente quello che evidenzia Daniele Scarpa deve far riflettere. Concordo che ci dovrebbe essere solo la possibilità di esprimere una, massimo due preferenze, ma credo anche che lo Statuto debba essere rivisto garantendo un rappresentante per ogni specialità, almeno per quelle olimpiche. Approfondendo quanto ho scritto nel post, mi è stato detto, a posteriori, che qualche accordo tra alcuni consiglieri del settore slalom era stato fatto, ma è stata completamente sbagliata la strategia politica elettiva: si doveva puntare solo su un candidato e preferibilmente donna che con il discorso del 30% riservato a loro c'era l'effettiva e matematica possibilità di eleggere un rappresentante per il settore slalom, nessuno però, per il bene del settore, ha fatto un passo indietro! Confidiamo tutti nel lavoro di Antonio Rossi.

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  2. Post è il mio, Daniele Scarpa.

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