Augsburg un tuffo nella storia

L’ Eiskanal di Augsburg  è stato inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO il 6 luglio 2019 come elemento separato del "Sistema di Gestione delle Acque di Augsburg”. Il nome, che significa in pratica “canale del ghiaccio”, deriva dalla sua originaria funzione: deviare il ghiaccio, che si formava sul fiume Lech, su un canale parallelo a quello dove erano posizionate le turbine per evitare quindi che si danneggiassero. I lavori per realizzare un canale per la canoa slalom, in funzione dei Giochi Olimpici di Monaco 1972, iniziarono il 20 luglio del 1970 e il 22 agosto del 1971 si organizzò la prima gara internazionale di canoa slalom. L’intero canale è lungo 660 metri e largo 10 e ha una portata di 10 m³/s. Oggi per le gare di slalom si usano solo 250 metri con partenza alla biforcazione e arrivo prima del secondo ponte. In buona sostanza la struttura ha festeggiato i 55 anni da poco e si può dire che, nonostante sia passato così tanto tempo, siano cambiati i regolamenti, le canoe e le pagaie,  questo canale rimane attuale più che mai. Non sono neppure cambiate le indicazioni per arrivare qui, infatti resistono imperterriti i due cartelli con i pittogrammi ideati per la XX edizioni dei Giochi Olimpici moderni. Qualcuno
osservando il cartello potrà dire che sembra non si tratti di un pittogramma che raffiguri lo slalom, infatti in quei Giochi il simbolo della canoa slalom era uguale a quello della velocità, entrata ai Giochi nel 1936. Solo dall’edizione del 1992 i pittogrammi erano diversi per le due diverse specialità del nostro sport olimpico. 

Se da un lato ricordiamo quella edizione per l’attacco di otto fedain, membri del “black september” al villaggio olimpico,  dove furono ammazzati prima due e poi nove membri della squadra di Israele, dall’altro canto sono indelebili i grandi risultati sportivi ottenuti da Mark Spitz, sette medaglie d’oro e  le evoluzioni di Olga Korbut tanto per citare quelli rimasti nella memoria della   gente. Ovviamente per noi slalomisti i Giochi in Germania hanno rappresentato una tappa fondamentale, anche se, per la verità, hanno creato per il futuro un grande ostacolo. Infatti Montreal, che avrebbe ospitato l’edizione successiva, si trovò nell’incapacità di realizzare una struttura al passo di quella di Augsburg e così lo slalom rimase fuori dalla rosa degli sport olimpici per molto tempo,  fino al 1992. Questa però è un’altra storia che ho già raccontato in passato. 

Ieri abbiamo avuto la possibilità di allenarci per la prima volta sul canale di gara con un livello di acqua leggermente più basso. Solo 45 minuti, ma ci sono serviti per ritornare sull’acqua corrente in questo budello che non lascia spazio ad errori. Oggi ultima sessione di allenamento e poi nel tardo pomeriggio conosceremo il tracciato di gara che resterà immutato per ogni fase e cioè per la manche di qualifica, semifinale e finale. 

Rimane un po' di tempo e allora aggiorniamoci sulla situazione attuale in Coppa nella specialità delle canoe di plastica. Nel Testa a Testa  il leader di Coppa é Jan Roher che non ha vinto nessuna prova, ma è sempre stato molto costante. Alle sue spalle un Mathurin Madore in assoluta crescita: il baffuto transalpino, che sembra pure aver trovato amore in quel di Andorra, è secondo a 14 punti dalla vetta. In terza posizione lo spagnolo Manuel Ochoa. Nella prova contro il tempo è Jakub Krejci a guidare la classifica seguito da Sam Leaver e in terza posizione Benjamin Renian. 

Nel settore femminile Tereza Knebelova su Camille Prigent e terza Kimberly Woods,  per  i Time Trial guida Prigent seguita da Leibfarth e terza Ricarda Funk.

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Occhio all'onda ! 










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