I colori del XLIV Campionato del Mondo di Canoa Slalom - 4



Il  percorso di slalom  che nel 2000 ospitò le gare olimpiche si sta vestendo di nuovo per le prove iridate che inizieranno fra 4 giorni. L’arancione, il rosa-fucsia e il giallo saranno i colori di questo Campionato del Mondo: di questi colori sono vestiti i volontari, di questi colori sono i poster e manifesti vari, colori che ritroviamo anche sulle sponde del canale e sicuramente farà pendant anche il merchandise che sarà in vendita nei giorni di gara.  Un tocco di colore molto carino che offre una bella immagine alla canoa. C’è da dire che a capo dell’organizzazione c’è Richard Fox con la mano operativa di Sue Natoli e una serie di validi collaboratori a partire da Alena Maskova. Un gruppo che sembra aver pensato a tutto e che sta arrivando al momento topico, con quei dettagli che fanno la differenza.  Oggi, ad esempio,  sono stati invitati dei nativi che, nell’area tenda atleti, hanno presentato la loro arte, invitando tutti a contribuire a decorare una sorta di quadro collettivo, che probabilmente verrà esposto da qualche parte, magari proprio durante la cerimonia di apertura. Non si sono limitati ad illustrare  solo la loro arte e cioè quella degli aborigeni australiani, ma hanno anche mostrato come va usato il boomerang, oppure le varie utensilerie in legno che venivano adoperate un tempo. Quindi si sono visti un Nicolas Gestin in versione aborigena a tentare di far tornare alla base il boomerang o Vuitton, vestita con le pelli, a lottare con lo scudo in mano contro Delassus. 



Ci sono poi tante altre  proposte come il “Paddle Connect Program”, una iniziativa di Paddle  Australia, che offre esperienze e vantaggi per gli appassionati e i partecipanti agli sport di pagaia e partirà proprio con i Campionati del Mondo di Penrith. Ci sarà poi il 3 ottobre il “Canoe Slalom Reunin , una sorta di Amarcord della canoa. 


Insomma , come avrete capito, la canoa locale cerca, giustamente, di usare questa manifestazione per dare al nostro sport la massima visibilità e, nello stesso tempo, offrire a chi sarà presente un servizio utile e capace di assistere e dare opportunità a tutti per vivere alla grande questo mondiali nella Land Down Under.


Oggi, dopo l’allenamento della mattina sul canale di gara, ho parlato agli atleti con il cuore in mano e con tutta quell’energia che loro ogni giorno mi regalano quando pagaiano.  Una certa tensione inizia a farsi sentire e la sto vedendo crescere  in molti di loro durante i percorsi che volevano simulare la gara.  Man mano  che ci avviciniamo all’evento la strada fin qui percorsa può prendere due direzioni: una porta ad essere protagonisti di se stessi e l’altra invece porta a subire le negatività che sono fatte di dubbi, di paure, di  tensioni. Io ho chiesto ai miei atleti di affrontare le gare con la fame e con la voglia di mettere in acqua ad ogni pagaiata tutto quello che loro hanno fatto in questi lunghi mesi di preparazione, senza inventare nulla, senza sperare nei miracoli, senza cambiare quello che sanno fare, che è tanto, ma provarci perché solo così, per me, hanno già vinto il mondiale, indipendentemente da quello che sarà il risultato finale. La bellezza dello sport è proprio questa: la possibilità di esprimere quello che ognuno di loro ha dentro di sé per condividerlo con il mondo intero e colui che riuscirà a farlo al meglio salirà sul gradino più alto del podio, sapendo che, dal giorno successivo, per tornare su quel luogo, dovrà riprendere a combattere ogni giorno ancora più duramente di prima!


Occhio all'onda!



                                                                                                                         foto by John Grimage



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