Francia e Repubblica Ceca dominano le gare a squadre
Giornata particolarmente calda sulla “Fox Island” per le gare di qualificazione della canadese maschile e femminile. Il sole e le gare hanno tenuto alta la temperatura corporea ed emotiva; comunque vada si soffre sempre ad ogni discesa, ad ogni passaggio di porta, ad ogni pagaiata che i tuoi atleti immergono nell’acqua che a volte è amica ed altre volte ti fa disperare. Poi ci sono le penalità e la prima cosa che passa per la mente, mentre corri lungo quella sponda che hai percorso migliaia di volte e dove ci sono incise le impronte di tutti noi è: "un tocco metterà in dubbio il passaggio in semifinale?" E la seconda penalità… ti fa tremare, poi continui a correre, fino a quando la fotocellula si blocca su un tempo che non lascia dubbi: si va avanti e allora sarà un’altra storia!
All’organizzazione vanno fatti i complimenti per come hanno impostato questo mondiale, tante finezze, tanti particolari che ci fanno vivere bene, ma soprattutto sono di prestigio per il nostro sport. Poi magari ci si perde in un bicchiere d’acqua per cose che dovrebbero essere viceversa la prima cosa a cui pensare. Mi riferisco all’assenza di bevande nell’area riservata agli atleti e i distributori d’acqua sono veramente posizionati male nella venue e forse troppo pochi, per non parlare poi che devi viaggiare sempre con la tua borraccia. Poi c’è il problema di scaricare i video tecnici, non c’è rete e quindi il dropbox non si può usare, la conseguenza è che siamo tutti nella tenda video collegati con il classico cavo Ethernet e che in teoria si dovrebbe usare solo in caso di emergenza! Un tuffo nel passato per quanto riguarda il TVS, ma dove sei finito caro e rimpianto Jean Michel?
Momenti di vero imbarazzo alla cerimonia di premiazione delle gara a squadre, per ben due volte sono stati chiamati nomi e nazioni sbagliate, questo succede quando non si contattano professionisti che conoscono quello che commentano. Vi regalo un suggerimento per il canale Youtube di Planet Canoa: contattate Daniel Stach, lui parla un inglese comprensibile anche a chi non è madre lingua, conosce la materia e ha anche la capacitá di coinvolgere chi sta guardando e questa direi che non è una brutta cosa!
Veniamo alle gare di qualifiche delle canadesi che hanno mietuto qualche vittima dai nomi risonanti. Escono di scena Mewen Debliquy che poche ore dopo contribuirà in maniera importante nella gara a squadra; fuori anche Liam Jogou il franco irlandese che quest’anno sembra sotto tono; colpo di scena anche in casa slovena dove il giovanissimo Ziga Lin Hocevar resta al palo per un 50 alla risalita 11; a tutti loro faranno compagnia pure Flavio Micozzi, erroraccio di valutazione nella combinazione 7/10, e Matija Marinic il croato che quest’anno aveva preso due finali in Coppa a Tacen e precedentemente a La Seu. Per l’Italia passano bene Martino Barzon, 16^, e Paolo Ceccon, 21^. I tre azzurri poi nella gara a squadre chiudono in 5^ posizione, nella gara vinta dalla Francia, davanti a Great Britain e terza la Slovenia. Io però sinceramente non avrei messo Micozzi in mezzo che sappiamo che fa fatica a contenersi. L'Italia nella C1 a squadre usciva da due bronzi nei due ultimi mondiali, Londra '23 e Augsburg '22, di quella magica squadra è rimasto solo Paolo Ceccon, perché Roberto Colazingari ha appeso la pagaia al fatidico chiodo e Raffaello Ivaldi, pur vincendo le selezioni, è stato lasciato a casa in maniera incomprensibile.
Piccola soddisfazione per il Brasile: Charles Correa è l’unico delle Americhe a passare in semifinale nel C1 uomini: fuori Stati Uniti, Canada e Argentina.
La vittoria in qualifica va a Adam Kral il 22enne artefice quest’anno già di due finali in Coppa, Praga 9^ e Tacen 8^. A poco più di mezzo secondo c’è il polacco Kacper Sztuba che di anni ne ha 26 ed è originario di Lesna, una piccola città tra il confine ceco e tedesco, ma trasferito a Cracovia per studio e per allenarsi. Il polacco vanta dalla sua un titolo iridato junior conquistato a Bratislava nel 2017 ed è al suo quinto mondiale assoluto e nel 2022 ad Augsburg in finale chiuse in decima posizione. Terzo in qualifica Miquel Trave che ha messo in essere una discesa molto regolare: quanto basta per una qualifica. Mi ha fatto specie Nicolas Gestin, artefice di una 93.70, terzo tempo di gara, con un tocco alla 12 effettuata in retro, fatto in assoluta scioltezza. Non ha avuto grandi cambi di ritmo, non ha tagliato nessuna risalita, non si è mai scomposto. Dall’entrata alla 2 in risalita fino all’uscita della 4 non ha mai tolto il debordè dall’acqua… impressionante come la sua bianca canoa corra sull’acqua sfruttando alla perfezione i suoi movimenti.
La canadese in rosa ha ritrovato la 33enne Nuria Vilarrubla capace di fare una prova di qualifica finalmente al suo livello; al suo settimo mondiale, con tre finali conquistate e una medaglia di bronzo nel 2015 ai mondiali di Londra, la catalana, madre di una bella bimba che porta quasi sempre al seguito, è scesa facendo 6 cambi di mano. Ha preso un rischio solo alla risalita 15: in entrata l’ha tagliata molto, poi ha perso tempo all’ultima risalita, dove dalla sponda è uscita lunga. Per il resto tutto molto lineare. Tra le donne di prestigio rimangono fuori: Sona Stanovska, quest’anno due finali Pau e Praga; Lucie Prioux, che si è persa tra le onde del canale, fuori anche la spagnola Klara Olazabal, che oggi sembrava non avere equilibrio in barca. Peccato perché prometteva bene, ma le statistiche ci dicono che negli ultimi anni non ha avuto il miglioramento che ci aspettavamo. La sua giornata no ha inciso non poco nella prova a squadre dove la Spagna sembrava, fino all'ultima risalita, in grado di prendere una medaglia.
Si passava il turno nel C1 uomini con il 6.1% dal primo e nelle donne con il 7.3% dalla prima classificata.
Le gare a squadre sono sempre prove a sé stanti, interessanti e coinvolgenti: tre atleti della stessa nazione che scendono assieme. Francesi, se pur di poco, vincono su inglesi e sloveni. Sul podio poi sembrano tutti della stessa squadra visto che le loro uniformi sono tutte di un blu notte! Tra le donne le ceche sono imbattibili grazie alle due sorelle Satkova che fanno da battistrada ad una brava Morenova che le segue, pagaiata dopo pagaiata. Tedesche seconde e inglesi terze.
Mercoledì entrano in scena i kayak femminili e maschili per le qualifiche.
Occhio all'onda!
foto di John Grimage
il podio gara a squadre C1 donne |
il podio gara a squadre C1 uomini |
Ana Satila in gara nella prova di qualifica C1 donne, ha chiuso al 13esimo posto con il terzo tempo ma con due tocchi |
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