Franklin bissa il successo del K1 anche in C1 e Clarke vince sbagliando


foto by ICFMEDIA
Prendete la classifica del kayak femminile e lasciate la Franklin e la Fox dove sono, togliete la Funk  e fate fare un salto di due posizione alla   Woods, aggiungete alla prima 7 secondi e 39, alla seconda 8,23 e alla terza 1 secondo e 58 e alla fine avrete pure il podio del Kayak femminile con tanto di tempi e distacchi. Quindi per chi si è perso la sintesi C1 donne  è: 1^ Franklin, 2^ Woods, 3^ Fox.   La gara è dominata dalla britannica dalle lunghe leve, che in casa ha decisamente trionfato con due ori al collo e tante aspettative in questo anno pre-olimpico. Finalmente i successi le regalano pure un sorriso che comunque rimane nei confini… British!
10 i motivi per cui i sudditi di sua Maestà la Regina possono andare orgogliosi considerato che è  il numero delle  finali conquistate. A questo magico e perfetto numero aggiungete  6 che sono le medaglie vinte: 3 ori, 1 argento e 2 bronzi. Insomma come diceva il buon Orazio nella prima delle Epistole, tanto per fare pure contento il mio amico Pino Scarpellino profondo conoscitore della lingua dei nostri famosi avi: "Dimidium facti, qui coepit, habet" che per le nuove generazioni a cui è stato tolto il privilegio di studiare il latino  sta a significare che chi inizia bene è a metà dell’opera! 


Joe Clarke ha dominato la discesa nel K1 uomini in una finale con qualche inaspettata new entry come quella del kiwi Gilbert al quale prima in semifinale è stata assegnata una penalità e poi tolta.  Clarke si è permesso pure di fare un  grave errore  nella sponda che lo portava dalla discesa 19 alla 20, sembrava tutto perduto e già Prskavec se la rideva sotto i baffi, ma una condotta di gara perfetta nel resto del tracciato gli ha permesso di assorbire l’erroraccio e di mettere ancora la punta davanti al ceco neo papà.  Clarke ha giocato per tutti i 90 secondo sul  filo del millimetro, sfidando i palini verdi e rossi con la maestria di chi sa il fatto suo.

Bravo al campione olimpico che dopo l’Europeo mancato si è preso una bella soddisfazione davanti al numeroso e festante pubblico nonostante un tempo atmosferico orribile.
E sulle note di "God save the Queen" si caricano i mezzi, si saluta prima che tutta la carovana  si trasferisca a Bratislava per nuove puntate di questa 32esima edizione di Slalom World Cup.

Occhio all’onda! 


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Pierpa ed io con  il nostro Amico e nonchè guru di noi allenatori Jurgen Goetz

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