Weekend ricco di gare così come sarà il prossimo!
Dire che è stato un weekend ricco di avvenimenti di slalom è dire poco, ci sarebbe voluta la famosa trasmissione radiofonica “Tutto il calcio minuto per minuto” per riuscire a restare aggiornati dai campi di gara di Slovenia, Germania, Repubblica Ceca e Slovacchia, Brasile e Australia! E il Problema rimarrà per questo fine settimana: cambieranno le località, ma le gare resteranno. Quindi dalla Slovenia in quel di Tacen si passerà in Italia ad Ivrea; dalla Germania di Augsburg a Makkleberg, dalla Repubblica Ceca di Trnávka a Praga, da Bratislava a Liptovsky. Brasile e Australia verranno rimpiazzate dalla Polonia con le gare a Krakovia, dalla Turchia con Bahar Kupası e si gareggerà pure in Canada a Chilliwack.
Dire come sono andate le gare non è facile considerando la mole di prove da commentare! A Tacen, abbiamo visto qualche bella discesa specialmente per Xabi Ferrazzi che ha navigato su quelle acque al meglio con leggerezza e destrezza. L’ho visto maturato sulle scelte delle linee, non più aggressive e dirette come un tempo; bravo anche a non forzare più del dovuto cosciente che su quelle acque aveva il vantaggio del suo peso e i suoi 63 chili lo hanno messo nella condizione di navigare sopra l’acqua su tracciati, spigolosi, ma non troppo. Quest’anno ha modificato la pagaia, portando la lunghezza a 2,05 e l’angolo a 60 gradi, mentre è rimasto sulla “Caipi fins” come barca. Anche il Campione Olimpico, Giovanni De Gennaro, ha confermato di essere rimasto ad alti livelli centrando il secondo posto, dietro proprio al compagno di squadra dei Carabinieri Ferrazzi, mentre nella seconda giornata di prove è rimasto fuori dalla finale per un salto di porta, la numero 16*, ma con un tempo che gli avrebbe permesso agevolmente di essere al via nella gara per l’assegnazione delle medaglie. Dietro a questi due atleti, nel kayak maschile, si è visto poco, tanto più che il terzo incomodo, che poteva essere Zeno Ivaldi, ha preferito chiudere la sua carriera agonistica con la stagione 2024.
Parlando di canadese donne brava Marta Bertoncelli che in entrambe le gare si è comportata bene. Anche lei è cresciuta sotto diversi punti: tecnicamente è più sicura delle sue scelte, fisicamente sembra tenere sulla distanza e mentalmente ha certamente acquisito una sua identità sopita nel passato da tecnici che non le avevano aperto la mente alla ricerca personale di una sua fisionomia agonistica. Si è difesa Elena Borghi prendendo una percentuale utile in ottica selezioni. Sprecona invece Elena Micozzi che, secondo me, non riesce a esprimere tutto il suo potenziale. La nota negativa in questa categoria è che oltre alle tre citate atlete in Italia non c’è assolutamente nulla!
Tutt’altro si può dire invece per la canadese maschile dove dietro a due colonne come Raffaello Ivaldi e Paolo Ceccon, stanno crescendo buoni atleti a partire dal friulano, ma trapiantato eporediese, Elio Maiutto, con Marino Spagnol e Martino Barzon che esce da un periodo difficile per problemi alla schiena, che sembrano però in parte risolti.
Nel k1 femminile c’è la conferma di Stefanie Horn, che sembra attualmente senza guida tecnica personale, e poi, più lontane, Chiara Sabattini e Francesca Malaguti che sono però fuori dalle percentuali previste per qualificarsi.
Dando uno sguardo fuori confine mi ha fatto pensare quanto dichiarato da Ricarda Funk sui social dopo la prima tornate di gare in quel di Augsburg:
”Ho avuto un buon weekend di gare, ma ho avuto un brutto weekend di sonno e ho vissuto un forte cocktail di emozioni. Non importa da quanto tempo sei in questa corsa per un posto, ma le selezioni hanno sempre un impatto diverso. Tutto ciò per cui hai lavorato, l’intera stagione, forse anche la tua carriera, si riduce a soli due weekend. Due weekend che portano il peso di tutto. La cosa divertente è che l’esperienza non rende le cose più leggere. Incrocio le dita per la seconda parte di gare”
Se vi soffermate un solo secondo a riflettere su quanto ha scritto chi le selezioni le vince con sette, otto secondi di vantaggio sulla seconda e, in quattro discese, nessuna atleta ha fatto meglio di lei, allora vi potrete rendere conto di cosa significhi essere al via nelle gare di selezione per ogni atleta che vi prende parte. Lei che ha vinto titoli iridati, continentali, olimpiadi si trova a non dormire la notte prima degli “esami”. Immaginatevi per tutti gli altri che cosa può essere.
Restando in Germania c’è da segnalare l’assenza dalle gare di Elena Lilik l’argento olimpico nella C1 donne, che qualche mese addietro ha subito un intervento al polso e sembra non aver ancora recuperato. Per la forte tedesca, figlia del tecnico pluridecorato Tomas Apel, sembra esserci una sorte di ripescaggio come terza barca nella canadese femminile.
Chi ha sicuramente dominato nella C1 donne è stata Andrea Herzog che a questo punto, se centra una sola manche nel prossimo weekend, non avrà problemi a indossare la maglia della nazionale tedesca per tutto il 2025. Nella canadese maschile Sideris Tasiadis vince alla grande tre prove; alle sue spalle una rincorsa per i posti di rincalzo con i cognati Timo e Hannes Trummer e, più lontano, Franz Anton. Fra gli uomini in kayak tutto aperto tra Hengst, Aigner, Hegge e inserimento di altri nomi come quelli di Beck e Bremer.
Tutto aperto anche in Repubblica Ceca e sarà solo il weekend di Praga a definire la squadra per il 2025. Possiamo dire che Jiri Prskavec sembra più tranquillo di qualificarsi in C1 che in K1. Vit Prindis, dopo la scampata paura di non poter partecipare alle gare selettive per il brutto incidente avuto durante le selezioni di Kayak Cross, si è ripreso ed è in lotta per conquistare un posto. Tutto incerto nel settore femminile.
Dalla Slovacchia da segnalare una vittoria di Michal Martikan nelle gare disputate a Bratislava. Per il resto si dovrà attendere il prossimo weekend.
Dal Brasile da segnalare il ritorno a gareggiare su un fiume naturale, il rio Paranapanema che è lungo oltre 900 chilometri e si è gareggiato a Piraju, terra natale di Pedro Gonçalves conosciuto come Pepe. Tante emozioni e tante speranze perché si possano rivalorizzare percorsi naturali che ci riportassero a far vivere ai nostri giovani l’esperienza che abbiamo avuto noi “vecchi” nel crescere in mezzo alla natura.
Ed infine in Australia si sono svolti i campionati australiani di Slalom e Kayak Cross. Scontro tra le sorelle Fox che ovviamente hanno dominato la scena e si dividono le vittorie: Jessica vince in K1 slalom e nel testa a testa nel Kayak Cross e Noemi vince in C1 e nel time trial. Se volete tutti i risultati di queste gare cliccate qui e buona visione.
Occhio all'onda!
* se vi interessa approfondire il 50 dato a Giovanni andate sulla pagina Facebook di Giuseppe D'Angelo
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