Alle porte la 39esima edizione iridata per la canoa slalom

Verso le 5 della sera una luce speciale  si impadronisce  del canale olimpico  di Deodoro. Il sole, nel suo scendere dietro la montagna, colora di rosso tutto ciò che incontra e lentamente sparisce inghiottito dall'infinita storia dei cicli della vita. Lascia dietro di sé una magica serenità negli animi di chi chiude la giornata sugli ultimi flutti di corrente che vengono fermati all’imbrunire. Anche i rumori si colorano di un rosso intenso e caldo come gli animi degli atleti che ripongono con cura i loro oggetti di culto. Sul profilo all’orizzonte la favela Muquico che ci regala, con una immagine sola e pulita,  l’essenza e il cuore di un paese trascinato nell’oblio di un tempo statico e primordiale. In questa zona, un tempo,  si coltivava lo zucchero che veniva caricato su uno dei primi treni di Rio. Il bario è dedicato a Manuel Deodoro da Fonseca un generale dell’impero di Pietro II che però nel 1889 gli si rivoltò contro perché oramai era tempo che il Brasile si allontanasse dagli  invasori portoghesi  che tanto e troppo lo avevano sfruttato e derubato. Si arriva all’indipendenza e quel generale  divenne  il primo presidente del Brasile repubblicano.  Oggi, grazie alle opere fatte per le Olimpiadi del 2016, l’area è collegata con il centro di Rio con una superstrada ribattezzata con il nome di Transolimpica, ma sostanzialmente la gente, le case e i pochi negozi sono rimasti quelli di sempre e l'illusione che questa zona potesse traformarsi in una sorta di grande centro sportivo sembra essersi vanificata. 

Il Brasile ospiterà quindi per la terza volta i Campionati del Mondo assoluti dopo l’edizione del 1997 a Tres Coroas e quella del 2007 a Foz do Iguaçu. Quindi, con cadenza praticamente decennale, la prova iridata sbarca nuovamente in Sud America. Un programma intenso che vedrà l’apertura martedì  25 settembre con le gare a squadre, una manche e si assegnano le medaglie,  per poi proseguire fino a domenica 30.  Questo canale aveva ospitato due anni fa i Giochi Olimpici e le attese perché si trasformasse  in un vero e proprio centro di alta specializzazione  per tutta l’America sono naufragate con i tanti debiti rimasti da pagare dopo le gare a cinque cerchi. Anche il budget iniziale per questo prova, che doveva essere di 4 milioni di reals e cioè poco meno di 800 mila euro, è stato ridotto a 1 milione e mezzo e cioè a circa 300 mila euro.  Probabilmente appena sufficienti per garantire i servizi essenziali perché il mondiale si possa disputare.





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Occhio all’onda!

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