Anche le ultime gare di qualifica di Coppa 2018 sono archiviate

Io non lo so voi, ma se devo fare una cosa tanto per fare non la faccio preferisco soprassedere e passare oltre. Se poi non ci sono i mezzi, la disponibilità economica e mi viene da aggiungere pure le idee, meglio fare finta di nulla e cancellare una «Open Ceremony» che così organizzata porta solo scredito al nostro mondo già deficitario per immagine e promozione. La scusante poi per pioggia e freddo non ci sta quando adiacente c’è una sala magnifica, ma decisamente anonima e soprattutto spoglia e senza i colori della nostra amata canoa. La domanda è: « ma il piano B in caso di pioggia non era stato pensato? »
Vi prego però non facciamo passare una finale di Coppa del Mondo come una finale delle gare della parrocchia del Sacro Cuore che mi fa dire che come partecipazione e idee rimane comunque decisamente superiore!
Temo poi per la cerimonia di chiusura: ho visto dei pennoni fissati sulla terrazza del ristorante, non vorrei  mai che chiudessimo un circuito di cinque gare, costate a tutti i team una barca di soldi (120 euro di iscrizione per non avere molte volte nulla), come normalmente viene fatto per le gare regionali della Catalunia, che se pur in cerca della sua indipendenza, non si possono certo paragonare ad un evento mondiale come quello che stiamo vivendo. Mi dispiacerebbe se fosse così non per me, ovviamente, ma per gli atleti che hanno messo energie, tempo e passione in ogni loro pagaiata. Ricompensarli con un sacchetto giallo mi sembra proprio una presa in giro quando tutti i membri ICF e volontari indossano fiammanti magliette verdi e bordeaux!  Forse però l’organizzazione ha pensato a questo «cadeau» per gli atleti che andranno a Rio così lo potranno utilizzare per metterci le infradito da portare sulle spiagge di Copacabana tra un allenamento e l’altro!

Venerdì di passione come sempre quello di Coppa del Mondo dove si concentrano tutte le gare di qualifica. Nella canadese uomini rimane ancora fuori dalla semifinale Haneda, che conferma quanto avevo già scritto in alcuni post precedenti. Rimarrà sulla riva pure Tomas Rak che dopo il bronzo agli europei in casa non ha più preso finali restando fuori dalla semifinale anche a Krakow. Il suo miglior risultato in Coppa rimane quindi il 14esimo posto in semifinale ad Augsburg.
Savsek è costretto a passare per la seconda manche di qualifica che vince e fa registrare il miglior tempo assoluto  in questa categoria con 100,50. Italiani bravi che prima con Cipressi passano il turno e poi Ivaldi e Colazingari metto in scena una gran manche con tempi fantastici: il primo a 1,25 e il secondo a 0,82 dal campione del mondo.  Una punto tecnico con David Florence che alla 18 e cioè prima del salto finale cambia lato di pagaiata passando quindi a sinistra fino dopo la porta 20, Qui ritorna sul suo lato nativo e finisce la prova con un 100,55 che significa primo posto e passaggio in semifinale diretto.
Donne dominate da Ana Satila il suo 8,4% dal miglior K1 uomini ci offre la dimensione della sua prova. Alle sue spalle una sempre strepitosa Jessica Fox e con la beniamina di casa Maialen Chourraut in terza posizione: tre atlete nello stesso secondo e distanziate di 0,05 e 0,70.  Fuori in maniera inaspettata Marta Martinez: la spagnola che a fine luglio aveva battuto ai campionati spagnoli la campionessa olimpica, e che qui sul canale l’anno scorso era finita quinta in semifinale e decima in finale.
Corinna Kuhnle, che solo sei giorni fa a Tacen aveva vinto alla grande la finale nel kayak femminile e qui  passa il turno con l’ultimo posto utile, ci offre l’opportunità di fare una riflessione considerando pure  le prove di Franklin e  Horn. Riflessione che mi porta a dire che anche atlete di altissimo livello come loro si trovano in qualifica a lottare per passare nella fase successiva. Questo significa che il livello generale sta crescendo notevolmente e tutte le prove devono essere preparate e affrontate come se si trattasse ormai di finali.  Il gap di distacco tra la prima e la 20esima  è di 7,94 rispetto ai  4,79 della canadese monoposto maschile, che in % significa il 7,6 e il 4,76.
Il ragionamento è confermato a poche ore di distanza per il Kayak uomini dove il campione olimpico è costretto a mettersi alla prova anche nella seconda manche. Prova in cui rimango fuori personaggi come il campione del mondo Tunka, l’americano Smolen (bronzo mondiali 2015) che in prima manche è stato squalificato per barca sotto peso, Tim Maxeiner.
Bene Giovanni De Gennaro che con 94,69 fa registrare il miglior tempo di gara, peccato per il tocco alla prima porta. Seconda semifinale conquistata dopo il rientro alle gare anche per Zeno Ivaldi che in prima manche ha un 50 alla porta 2, ma con tempo da semifinale e poi in seconda manche si ripete, ma senza il salto di porta che gli regala il passaggio del turno.

Serata conclusa con la demo-run per semifinale e finale e poi da domani semifinali e finali  per C1 uomini e K1 donne con il C2 misto direttamente in semifinale. Quindi ancora poche ore e conosceremo i nomi di chi si  porterà a casa le tanto agognate Coppe del Mondo 2018.

Occhio all’onda!

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