Coppa a Prskavec k1 men, Slafkovsky c1 men e Fiserova/Jane C2 misto

E’ Jiri Prskavec il vincitore della Coppa del Mondo 2018  nel K1 uomini e per lui costituisce un altro successo da inserire nella sua bacheca dei grandi trionfi dopo 3 europei,  un mondiale e un bronzo olimpico. Il 25enne praghese, allenato dal papà,  è stato il protagonista sempre presente in finale e per ben 4 su 5 sul podio anche se non è mai riuscito a portare a casa una vittoria pur andandoci spesso e volentieri molto vicino. Solo le penalità lo hanno tenuto giù dal gradino più alto del podio, ma comunque non gli hanno tolto le medaglie dal collo. Vince la Coppa grazie quindi alla sua costanza, cosa che non è riuscita ai cinque diversi vincitori delle diverse tappe di Coppa. L’atleta ceco ha dalla sua una grande abilità tra le porte e uno stato fisico eccezionale capace di grandi prestazioni per tutta la stagione, grazie ad un sistema consolidato e aggiustato di volta in volta in base alle necessità del momento.
Schubert, Clarke, Kauzer, Jakse e De Gennaro, rispettivamente vincitori a Liptovsky, Krakow, Augsburg, Tacen (qualifica valida come classifica di coppa per piena fiume) e La Seu non sono riusciti a restare costanti per tutte le prove. Unica eccezione probabilmente per il britannico che non partecipando alla quarta gara di Coppa ha visto penalizzato il suo punteggio complessivo. Il campione olimpico ha preso 3 finali su 4 gare a cui ha partecipato e in Spagna, arrivando 11esimo in semifinale a 0.04 dal decimo (Delfour),  si è limitato a guardare l’atto finale da    «bordo campo».  Interessante questa cosa che ci insegna che per portare a casa l’importante Trofeo mondiale bisogna puntare più alla costanza che al grande risultato in una singola prova. Fatto strano che Mathieus Biazizzo, che è il quarto atleta  nella squadra francese e che quindi non parteciperà al mondiale in Brasile, prendendo solo tre finali (Liptovsky, Augsburg e Seu) e rimanendo  fuori a Krakow riesce ad classificarsi al secondo posto nella over all finale. Addirittura il fidanzato di Jessica Fox per bene due volte deve passare dalla seconda manche di qualifica per accedere alla semifinale e il suo miglior risultato è il 5^ posto della prima prova in Slovacchia. Terzi finiranno a pari punteggio Vit Prindis e Joseph Clarke.

Nel settore canadese i quattro secondi posti di Alexander Slafkovsky sono il marchio di garanzia che gli consegnano la sua terza coppa del mondo dopo quelle del 2012 e 2016. Per raggiungere il suo avversario di sempre, nonché compagno di squadra,  Michal Martikan al bravo e simpatico slovacco mancano ancora però due Trofei.
Drammatica l’ultima gara per Slafkovsky che in un un primo momento sembrava dovesse rimanere fuori dalla finale con l’aggravante che sarebbe entrato Sideris Tasiadis. Infatti nella prova di semifinale dello slovacco gli viene assegnato una penalità alla porta 14 in risalita. Pronta la reazione del Team del campione che contesta il tocco e che alla fine gli viene giustamente tolto: dal video è chiaro che la palina interna viene mossa dallo spruzzo d’acqua e non c’è nessun contatto da parte dell’atleta.  Slafkovsky entra in finale con la Coppa praticamente già nelle sue mani  sfilandola a Sideris  Tasiad che a malincuore deve cederla dopo averla conquistata con tanta fatica l’anno scorso. A lui rimarrà l’amara consolazione di finire terzo nella classifica finale preceduto anche dallo sloveno Lukas Bozic.  
Una nota di merito va proprio al secondo classificato nella classifica finale, Luka Bozic che vince alla grande l’ultima prova in Spagna. Lo sloveno è un eclettico della mono pagaia,  infatti nasce come  C2 e con il suo compagno Saso Taljat conquistano il titolo iridato nel 2014 e ai Giochi Olimpici di Rio arrivano settimi. Considerando poi che il C2 non avrà più seguito l’equipaggio della Slovenia  si ritira ufficialmente congedandosi dal loro pubblico proprio a Tacen in occasione della finale di Coppa del Mondo. Grandi applausi e commoventi ricordi di una carriera lunga e redditizia che ha spaziato pure nel settore discesa dove vincono l’iride nella prova sprint. Bozic però non ci sta ad appendere la pagaia al chiodo e prosegue nella barca singola che per la verità ha sempre coltivato e allenato.  L’anno scorso aveva chiuso in quinta posizione la Coppa del Mondo, mentre ai mondiali in Francia a Pau era uscito in qualifica in malo modo.  Decisamente dotato fisicamente ha saputo in poco tempo inserirsi nel gota degli specialisti della canadese monoposto dando del filo da torcere proprio al suo compagno di squadra nonché campione del mondo Savsek. La lotta tra i due è soprattutto in chiave olimpica, ma per questo c’è ancora del tempo.  Certo è che la Slovenia nella canadese monoposto è cresciuta molto in questi ultimi anni anche  perché oltre ai due campioni ci sono anche elementi come Lukas Bercic, Jure Lenarcic e altri ancora.

Nel C2 misto vincono la prima Coppa ufficiale in questa specialità l’equipaggio della Repubblica Ceca Fiserova/Jane seguiti dai francesi campioni del mondo Prigent/Henry e bronzo va ai cechi Vojtova/Masek. 19 gli equipaggi entrati in classifica in rappresentanza di 9 nazioni. 


Dei premi in euro che sono stati elargiti ho già detto nel post precedente  e non voglio aggiungere nulla, lascio al lettore la libera interpretazione di questo impegno finanziario che è quantificabile in poco meno poco più di 30.000 euro così ognuno potrà tirare le proprie conclusioni. 
Una considerazione però la voglio fare invece sul Trofeo che è stato dato ai vincitori della Coppa e cioè i vincitori sono stati premiati con un "vaso" di cristallo. Io capisco le ristrettezze a cui tutti noi siamo sottoposti, capisco le difficoltà dei comitati organizzatori, capisco meno le esigenze imposte dal Boarding, ma le possiamo accettare, ma non capisco assolutamente la mancanza di sensibilità nel dare ai vincitori un vaso in cristallo che nulla richiama l'oggetto della manistazione vinta. Ora se voi vincete la Coppa del Mondo, traguardo certo non facile da raggiungere, vi piaccerebbe farvi fotografare con una sorta di Trofeo che richiami, anche in minima parte, il mondo che rappresentate e che avete appena conquistato e invece cosa ricevete: un anonimo vaso di cristallo per cacciarci dentro quattro fiori da ornare il tavolo della salone degli ospiti!  


A parte tutto ciò si archivia anche la 31esima Coppa del Mondo che nel bene e nel male  sempre e sempre lo sarà una manifestazione a cui gli slalomosti ci tengono assai, nonostante le tante difficoltà per chi vi partecipa e per chi l'organizza.  

Occhio all’onda! 




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