Qualifiche senza grosse sorprese nella seconda tappa di Coppa


La mattina di qualifiche per C1 uomini e K1 donne è stata segnata da un tracciato con paline troppo alte rispetto a quanto previsto dal regolamento. Purtroppo è successo che sono state regolate le altezze quando funzionavano tutte le pompe che deviano l’acqua sul canale di gara, mentre al momento della partenza l’acqua è calata vistosamente per  una pompa che sembra aver fatto le bizze. E pensare che siamo tornati a gareggiare su questo canale perché l’organizzazione aveva tranquillizzato l’ICF che tutto era sotto controllo dopo tutte le problematiche che erano nate durante gli ultimi campionati mondiali Junior e U23 di due anni fa: ultimo fattaccio di una lunga serie di irregolarità nella regolazione dell’acqua che chiaramente diventa determinante in una gara di slalom.  La mattinata quindi per C1 uomini e K1 donne si è conclusa con qualche perplessità, ma tutto sembrava essere rientrato quando a metà qualifica del pomeriggio, momento in cui  in acqua  c’erano le donne in ginocchio,  l’acqua è tornata a creare problemi con la decisone, tardiva secondo me, di sospendere momentaneamente le partenze per capire che cosa stava succedendo: 30 minuti di pausa e la decisione di far concludere prima le atleta che non erano ancora scese e poi rifar fare la manche dal numero 30 al numero 20 perchè a detta del Giudice Arbitro principale erano state penalizzate per questo cambio d'acqua solamente dieci atlete.

Nel kayak femminile l’unico nome importante che rimane fuori è quello di Veronica Vojtova che a Liptovsky era arrivata ad un passo dalla finale. Mentre la  serie negativa della transalpina Marie-Zelia La Font sembra non aver fine dopo e il cambio tra il vecchio allenatore  Baylaq e  l’allenatore federale Pierre Deveaux, non ha portato fino a questo  momento gli effetti sperati.

Nella canadese monoposto in rosa è stata brava la campionessa europea Viky Wolffhardt su tutto il tracciato e il suo 94,27 (20% dal miglior K1 men) è la testimonianza del suo valore.  Nessuna top 10 eliminata quindi gara tutta da gustare domenica con grandi opportunità per queste atlete che ci hanno abituato ai grandi  sconvolgimenti di classifica ad ogni discesa.

Nel kayak maschile fuori il finalista del mondiale di  Pau Mike Dawson che all’arrivo ha distrutto la sua pagaia dalla rabbia per aver mancato il passaggio del turno per una sola posizione e cioè per 0,60 dal Vid Kuder Marusic il decimo classificato della seconda manche.  Fuori pure lo statunitense  Michal Smolen anche lui al termine della gara si è lasciato andare a scene di disperazione, ma per fortuna senza danno per sé e per i materiali! 
Da sottolineare l’intelligenza agonistica di alcuni atleti di altissimo livello come Jessica Fox, Peter Kauzer e Jíri Prskavec che in qualifica passano il turno senza forzare. Così facendo ottengono due risultati: il primo è quello di passare il turno con il minimo sforzo e il secondo è quello di prendere contatto con il tracciato in visione semifinale e finale.
Se poi siete amanti di illusionismo e di escapologia  allora riguardatevi la gara del bronzo olimpico di Rio e vi renderete conto che il grande mago Harry Houdini era un pivello visti i giochi che oggi Prskavec è riuscito a fare durante tutta la sua discesa tra le 22 porte del canale di Cracovia.





Domani C1 uomini e K1 donne per semifinali e finali.


Occhio all’onda!




Roberto Colazingari e il nuovo look!

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