Prove per le Olimpiadi

 


 I Giochi Europei dovrebbero essere una sorta di mini olimpiadi Continentali e  l’altra sera,  tra una tanda e l’altra, parlando con alcune fanciulle locali ho indagato su come  vedono questa manifestazione: la mia anima giornalistica non si ferma mai! Le risposte sono state più o meno positive, anche se qualche critica è arrivata come di aver bloccato la piazza principale di Cracovia per ospitare alcune discipline sportive. E’ quello che si dice portare lo sport tra la gente in piazza, ma evidentemente, questa città, già di per sé molto visitata, non aveva necessità di aumentare il caos nel centro cittadino. Voglio ricordare comunque che per questa edizione non è stato speso un euro, pardon uno  zloty per costruire nuovi impianti, si sono utilizzati quelli esistenti e al massimo sono state portate delle migliorie.  Capisci poi che si tratta delle prove generali per il 2024 quando sul campo di gara vedi arrivare dirigenti e funzionari dei vari comitati olimpici che, viceversa, non vedi mai in un Europeo o in un Campionato del Mondo. Poi ci sono le divise che vestono tutti uguali anche se di differenti sport.  Alcune nazioni hanno vietato ai propri atleti di  gareggiare con sponsor sulle canoe o sui caschi, l’unica discrepanza è data dal fatto che non tutti i paesi hanno adottato le stesse regole.  Ci sono poi le mascotte ufficiali, Salamandra e il Drago, c’è la musichetta ufficiale per far ballare il pubblico, per la verità veramente esiguo: se non fosse per i genitori degli atleti, gli spalti resterebbero vuoti. Ci sono poi i colori che arredano gli stadi e cioè il blu, l’azzurro e il violetto che accomunano tutti i campi di gara, c’è anche il motto che è: "we are unity", noi siamo unità, forse più un invito ad esserlo vista la situazione che l’Europa sta vivendo con questo conflitto che rende incerto il futuro per tutti.
Qui non sono presenti Bielorussia e Russia perché paesi non graditi alla Polonia. A parte tutto ciò il clima è quello di festa e le persone comunicano facilmente; così seduti sulle tribune conversi con il papà di Joe Clarke o con la mamma di Titouan Castryck e  ti bevi una birra con la famiglia Hocevar. Poi sono arrivati gli italiani, non molti per la verità e cioè Giorgia, mamma di Marta Bertoncelli, poi c’è il gruppo di Subiaco e noi che abbiamo vinto il premio di big fan!

E’ tempo però di parlare delle gare di oggi visto che ci sono cose interessanti da annotare sul taccuino del cronista e dell’allenatore.  Qualche C1 sembra non aver  dormito bene questa notte o forse ha avuto un risveglio lento considerando che personaggi del calibro di Benus, Gestin, Rohan, Bernardet hanno dovuto tornare in acqua per la seconda manche e con loro pure gli italiani Paolo Ceccon e Flavio Micozzi. Le cose poi si sono risolte bene e tutti questi passano nella semifinale prevista per domenica mattina. Addormentate però anche alcune donne come la britannica Woods, la spagnola Lazkano e l’italiana Borghi anche loro costrette alla seconda discesa. Sono rimasto impressionato da una manovra  di Tasiadis alla porta 19 per risolvere una situazione molto critica. Infatti, dopo essere uscito strettissimo dalla risalita 18,  si è trovato in pratica  sul palo interno della successiva discesa e così ha piantato praticamente sul fondo del canale un debordè  che non ha avuto modo di schiodarsi da lì fino a quando la sua canoa è entrata  nella porta. A quel punto lui si è letteramente sdraito sulla coda entrando nella discesa per il rotto della cufia. Io per la verità, guardando sul lato opposto il tecnico spagnolo Peri, e vedendolo levare le braccia al cielo nel momento in cui i giudici hanno dato lo zero, qualche dubbio mi è venuto! Un'altra manovra da incorniciare è quella di Franz Anton tra la 10 e la 11, il tedesco che ha vinto la qualifica di oggi, ha cavalcato l'onda del ricciolo fino al suo apice per arrivare sulla successiva porta in discesa con una velocità strepitosa, tanto da fargli girare la canoa con una leggerezza ed una efficacia incredibile.   

Gare a squadre nel pomeriggio. Festeggiano tra gli uomini tedeschi, slovacchi e inglesi rispettivamente primi, secondi e terzi. Italiani ad un soffio dal podio, peccato per la penalità di Paolo Ceccon alla 4, sfiorata, e per quella di Raffaello Ivaldi alla 11, costretto a rallentare nel buco per lasciar uscire dalla porta il  "capovoga" Micozzi. Tra le donne vincono le atlete della Repubblica Ceca seguite da Gran Bretagna e Germania. Italia chiude il gruppo di 9 partenti per un 50 alla porta 5 che comunque non ha tolto nulla considerando che le ragazze avrebbero comunque fatto registrare il quarto tempo. 

 

Occhio all'onda! 

 

PER LE FOTO IN AZIONE DI OGGI CLICCARE QUI

PER LE FOTO DI COLORE DI OGGI CLICCARE QUI 

Commenti

Post più popolari