Da brividi la discesa di Jessica Fox - Kayak Cross che cosa si vuole fare?

 


Resteranno incise a lungo le unghiate che la campionessa del mondo Andrea Herzog ha lasciato sulla paratia sotto il ponte dei sospiri per cercare di agguantare la porta numero 8. Sforzi immani che non le sono serviti per qualificarsi alla finale a cui penso tenesse più di ogni altra cosa visto che in teoria gareggiava davanti al suo pubblico. Dico in teoria perché di pubblico se n’è visto gran poco sugli spalti verdi del parco di Augsburg immerso nella foresta in una splendida giornata di sole dall’aria però ancora freschina. Su trenta semifinaliste poche atlete sono riuscite a fare bene la combinazione 15 - 16. Solo Pankova e Fox l’hanno fatta bene tutte le altre o hanno toccato la 15 oppure hanno dovuto rimontare la 16. In finale ci arrivano 3 della Repubblica Ceca due di loro con un percorso pulito, le uniche, e poi ci sono una per nazione partendo da Australia, Germania, Spagna, Slovacchia, Italia, Francia e Great Britain. Trionfa con oltre 6 secondi di vantaggio la bionda  Jessica Fox, anche se a detta di Schillo Schillaci bionda non è, ma si sa che le bionde naturali o no acquistano un fascino unico ed esclusivo e lei, parlo di Jess, per gli amici, ne ha da vendere specialmente quando scende in C1 tra i paletti dello slalom e poco importa se bionda non è!  Non aggiungo altro sulla campionessa australiana perché merita un post a lei dedicato che scriverò nei prossimi giorni, perché tanto c’è da dire su di lei! Un altro post bisogna dedicarlo a chi all’esordio in una Coppa del Mondo vince una medaglia,  lui è Jiri Prskavec: un evento storico, mai successo prima, quindi… orgoglioso di essere stato presente per raccontarlo oggi a voi e un domani ai nipoti in qualche serata invernale davanti al caminetto di casa, quando si fermeranno da noi mentre i loro genitori andranno al cinema o a farsi una cenetta!

Sono sconvolto e non riesco a capire che cosa si vuole fare del Kayak Cross. Sembra che i percorsi debbano essere almeno di 80 secondi, ma stiamo scherzando? Facciamo una brutta copia dello slalom, vogliamo arrivare a questo? a Tacen la gara partirà sopra lo scivolo arriverà al ponte per raggiungere una distanza assurda come è quella del minuto e 20?

Mi ero preso l’impegno di scoprire perché Corinna Kuhnle non è qui e quindi questa mattina di buon ora incontrando Janos Peterlin ho chiesto a lui.  Il motivo è semplice e rispecchia la decisione di Mallory Franklin e cioè dopo gli allenamenti a Londra ha preferito prendersi una pausa e preparare al meglio Praga e Tacen. Janos Peterlin è il tecnico degli austriaci, un ex atleta di buon livello che tutti lo ricordano perché in pratica gareggiava con le barche di Peter Kauzer o meglio aveva gli stessi colori e cioè giallo e nero. Lui nel 2013 per amore di Josepha Longa si trasferì dalla sua Slovenia in Francia a Pau dove prima si allenava, mentre oggi fa il tecnico e dall’anno scorso segue la squadra austriaca dopo la rinuncia di Jure Meglic che ora allena le sorelle gemelle Corcoran.

Domani ultima giornata ad Augsburg dedicata al Kayak Cross..ne vedremo delle belle!

Occhio all’onda!

P.S. lo so non ho detto nulla di Tasiadis che ha vinto tra i C1 uomini nella sua Augsburg sul suo Eiskanal, non arrabbiatevi, anche questo lo farò prossimamente - 

 

Dougud guarda le premiazioni della finale del Kayak dopo che aveva vinto la semifinale... chissà cosa sta pensando il povero svizzero. Si rifarà con il secondo posto nel Kayak Cross




con il mio amico Joacken Lettman parlando dei vecchi tempi

 

Commenti

  1. Sarà tuo amico ma si chiama Jochen Lettmann, mentre Gesten si scrive Gestin, Schillaci ha solo due "c" e la Fox è castana! :-D :-D :-D

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