La storia infinita di una passione

foto by Pepe Gonçalves Da Silva
                   "E ancora mi innamora
                  e mi fa sospirare così. Adesso e per quando tornerà l'incanto." 
                         Vinicio Capossela*
   
 Parigi l’associate alla Torre Eiffel, Londra al Big Ben, Roma al Colosseo, Pisa alla Torre Pendente, New York alla Statua della Libertà, Monaco alla festa della birra e  Ausgsburg, se sei uno slalomista, il primo pensiero che ti verrà in mente è la risalita sotto l’ultimo ponte che puntualmente, inevitabilmente e piacevolmente almeno una volta nella tua vita ti ha posseduto, dominato, strapazzato, umiliato, ma ti ha anche certamente fatto sentire un delfino, un leone, un campione olimpico, un immortale fosse solo per quell’infinito attimo che la vostra canoa è volata su quell’onda bianca

 « come le nuvole di lontano,
    come la notte amara passata invano,
    come la schiuma che sopra il mare spuma
    bianca non è la rosa che porto a te » *


L’incantesimo mi assale ogni volta che ritorno su quell’onda sotto il  ponte perché nel bene e nel male Augsburg per noi slalomisti rappresenta una sorta di Terra Santa,  una Nazaret dove è stato fatto il grande miracolo dell’Annunciazione e dell’Incarnazione: 

                      lo slalom olimpico!

E in questo terzo giovedì lontano da casa e dagli affetti per seguire senza sosta l’amata Coppa, in cui sono stati cancellati gli allenamenti per scarsità d’acqua,  e in attesa della Demo - Run, la nostalgia ha il sopravvento riportando la memoria e il cuore al tempo in cui  i muscoli erano scolpiti, le ore di allenamento infinite e i sogni facevano vedere solo una magica ed infinita realtà: tutto il resto non contava!

Domani si riprenderà con cronometri e penalità, con analisi e consigli, con l’orologio nella mano per rispettare i tempi ristretti e le mille cose da fare per offrire il massimo supporto ai nostri atleti che come noi continuano a portare avanti quel sogno con  cui tutti noi ci siamo alimentati e se il buon Dio ce lo consentirà ci alimenteremo ancora a lungo.  Si tornerà ad interpretare quegli infiniti sguardi che precedono le partenze, quegli infiniti silenzi, con la ricerca spasmodica delle parole giuste per stimolare, ma nello stesso tempo per tranquillizzare magici momenti che rimarranno incisi dentro di noi nella storia infinita di una passione. 

Occhio all’onda! 


A sinistra Stefy Horn con Chiara Sabattini a pranzo

PERCORSO PER LE QUALIFICHE

PERCORSO PER SEMIFINALE E FNALE

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