Francia su tutto e tutti


Vado a memoria e quindi sono soggetto ad errori, ma, se non ricordo male,  nessuna nazione in Coppa del Mondo ha mai  piazzato tre atleti sul podio nella canadese monoposto maschile nella stessa gara.   Era successo agli Europei, lo scorso anno a Tacen con tre sloveni, precedentemente ai mondiali nel 1979 a Jonquiere e nel 1987 a Bourg Saint Maurice con tre statunitensi, ma in Coppa quella di oggi è una prima assoluta.  La Francia dispone in C1, ma vedremo poi anche in K1, di tre elementi che fanno paura ogni volta che indossano un pettorale per gareggiare. Mi permetto di dire anche che meno male che ne possono portare solo tre, perché a casa ne sono rimasti altrettanti bravi e competitivi. Le finali di questo primo sabato estivo sono state fantastiche a partire dal pubblico numerosissimo e competente e sopratutto partecipe su ogni discesa. Poi ci sono loro Daniel Stach e Miroslav Lens che, dall’alto della loro postazione, animano, incitano, intrattengono, spiegano, divertono e danno un senso ad ogni pagaiata messa in acqua dagli oltre 200 atleti che nel primo sabato estivo hanno dato spettacolo sulle acque della Moldava, o forse sarebbe più giusto chiamare Vltava nella sua lingua originale. 

Ci sarebbe molto da raccontare anche sulle qualifiche, ma , concentrandoci sulle finali, possiamo dire sicuramente che la gara della canadese monoposto è stata la più combattuta con distacchi per il podio da far rabbrividire le prove cronometrate della  formula 1. La spunta un gran Nicolas Gestin, pur con un tocco alla 17 in discesa,  su Mewen Debliquy di 0.03 e su Yohann Senechault di 0.08. I tre moschettieri assieme fanno 69 anni quindi una media di 23 anni così distribuita: il vincitore 25, l’argento 21 e il bronzo 23, questo significa che in futuro sentiremo spesso e volentieri suonare e cantare la Marsigliese! Nella finale stratosferica dei pagatori monopala da sottolineare la presenza di Martino Barzon, anche lui 21 enne, che è stato molto bravo ad entrare nei top 12 anche se poi in finale si è perso tra le onde del canale praghese. 

Resto in Francia per dire che i kappa uno uomini non sono stati da meno dei loro colleghi C1, animando una finale da brividi con Titouan Castryck millimetrico su ogni passaggio e con un Anatole Delassus che sembra, in questa Coppa, essere abbonato al secondo posto. Avrebbe completato la festa alla grande Benjamin Reina se non avesse perso la bussola proprio sulle ultime porte: il suo tempo era da podio. Bravo Giovanni De Gennaro a mettersi al collo un bronzo in un momento in cui è un  po’ abbandonato a se stesso e sembra alla ricerca di un riferimento tecnico che lo possa assistere. 

Poi ci sono state le prime volte di Zuzana Pankova e di Eva Leibfarth sul gradino più alto del podio in una gara di Coppa del Mondo. La prima, 20 anni, vince in C1 in una finale priva di Jessica Fox ; la seconda di anni ne ha 21,  ha già una medaglia olimpica al collo nella canadese, ma ieri ha vinto seduta con una discesa che sembrava dover terminare alla risalita 15, quando cioè la statunitense, per entrare nella porta, si sbilancia più del dovuto e finisce quasi con la testa sotto acqua, poi si riprende spingendo a ritmo forsennato su ogni pagaiata e chiude la gara in accelerazione piazzando le avversarie tutte dietro.  Eppure in questa finale c’erano sia  Ricarda Funk che Jessica Fox finite rispettivamente 7^ e 8^. La tedesca prima tocca malamente la 10 e poi, come se non le bastasse, pure la 18, momento in cui si spegne e finisce una discesa che le lascia la consapevolezza di avere un tempo per vincere, ma c’è l’amarezza di quei due tocchi che la lasciano a metà classifica. Per l’australiana le cose non sono andate come tutti si aspettavano, visto il tifo che il pubblico le riserva sia quando cavalca queste onde, ma anche quando cammina per ritornare alle tende atleti, dove è costantemente fermata per selfie e autografi. Jessica in finale non ingrana da subito la marcia giusta e fatica in ogni passaggio, ci prova, ma la sua canoa non fila veloce come sempre, sembra pesante nell’azione, specialmente nelle rotazioni dove da sempre sfoggi la sua arma migliore. Chiude giusto dietro alla rivale di sempre in 8^ posizione. Per dovere di cronaca diciamo che in kayak seconda è arrivata Camil Prigent e terza l’inglese Lois Leaver. Nella canadese femminile a fare compagnia sul podio alla slovacca ci sono Eva Alina Hocevar e Andrea Herzog. Per le prime due la sfida continuerà fra poco più di una settimana con i mondiali a Foix per Under 23. 

Domenica Kayak Cross e poi tutti a casa e di Coppa ne riparleremo fra due mesi.

Occhio all'onda!

il podio del C1 uomini 








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