Semplicità disarmante



Secondo qualcuno di voi c'è  la possibilità di avvicinarsi un giorno o l'altro a nazioni come Francia, Germania o Repubblica Ceca in fatto di attività in fiume con canoe e pagaie?
Sarà che sono un tipo sensibile e probabilmente debole di cuore, l'età avanza, ma ogni volta che scendo dalla stanza, giusto sopra la struttura canoistica di Troja, mi emoziono nel vedere in acqua 50/60 ragazzini intenti ad apprendere l'arte di cavalcare le onde su un guscio. Mi entusiasmo seguire le loro  danze in quella selva di paletti da slalom seminati sul canale che ti obbligano a non mollare mai la presa sulla pagaia.  In acqua con loro ex-atleti dello slalom che mostrano cosa fare: a questa età tante parole e tanta teoria non servono! Per i giovani  la miglior cosa è provare a simulare e riprodurre ciò che vedono, poi se qualcuno magari  mette loro pure la pulce nell'orecchio per quanto riguarda la capacità di percepire segnali e stimoli direttamente dall'acqua tanto di guadagnato.  Altro elemento fondamentale per una crescita sportiva è la costanza oltre alla capacità di saper aspettare coltivando pazienza e coraggio.  


La semplicità di tutto ciò è disarmante. Ritengo che non servano proclami, e non si debba neppure disturbare i senatori della Repubblica, come qualcuno vorrebbe fare: l'attività giovanile, che porta ad  arrivare all'alto livello, deve passare prima per la strada dei fatti e del lavoro personale specifico. Non basta essere stati grandi atleti e neppure campioni, tanto più se in canoa non si prova neppure a metterci i propri figli!

Bisogna avere programmi facili e gente che lavora da professionista e non nel tempo  ritagliato da un altro lavoro. I giovani sono il nostro futuro non si possono prendere in giro se veramente crediamo nel nostro sport. Bisogna avere il coraggio di creare o dare lavoro prima a queste professionalità e poi riparleremo di obiettivi e sogni olimpici.

Occhio all'onda!


P.S. bravi a Zeno e Raffy che passano in semifinale agli Europei Junior e U23  in svolgimento a Cracovia. Sabato ne riparleremo. Bravi anche a tutti gli altri azzurrini che passano le qualifiche agli altri l'invito a non mollare e a chi non è qui un abbraccio per continuare a crederci  e un grazie comunque per l'impegno che non sempre è fatto di solo sport
 


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