USA: HERE WE ARE!
Se sei negli States due cose non puoi non fare! La prima è farti una colazione con peanbutter spalmato sul pane tostato e la seconda renderti conto che qui, nel profondo sud, l’America non è tutta rosa e fiori come ce la vogliono far passare.
Siamo in Alabama, nello Stato dove la gente di colore ha iniziato a lottare per i diritti civili degli afroamericani durante gli anni ’50 e ’60. Tutto iniziò quando Rosa Parks si rifiutò di lasciare il suo posto ad un uomo bianco sull’autobus. “We dare defend our Rights in the heart of Dixie State” è il motto da queste parti dove il protestantesimo è la religione più seguita. Camminando nei parcheggi che fanno da contorno a fast food, shopping e outlet, ti rendi conto di quanta povertà regna da queste parti, velata da una nazione che nasconde la sua vera anima, e il ricordo e la presenza di Martin Luther King è negli sguardi della gente ferma ai semafori a chiedere la carità o a chi con il dollaro ricevuto corre dentro un wine-shopping per una birra. Un’America che ha strade a otto corsie per auto che potrebbero viaggiare da sole da tanto sono automatizzate. Auto che ti portano al drive-Pharmacy, al drive-Mac e se vuoi pure ai drive-food di ogni genere. Sali da casa guidando e torni senza mai essere sceso dalla tua autovettura che ora è piena di cibo, medicine, indumenti. Le venue fuori dalle home, tutte uguali, non passeggia nessuno, neppure per accompagnare fuori il proprio dog. Gli scoiattoli, nei giardini, la fanno da padrona e guardando dentro le finestre, si chiedendo dove sono finiti gli umanoidi.
Qui è stato costruito, due anni fa, un parco per gli sport fluviali costato più di 90 milioni di dollari e che funziona da marzo a novembre. È stato Scott Shipley a progettare e a realizzare questo impianto che piano piano inizia a funzionare a dovere. Molte le attività proposte viste anche la dimensione del parco che offre un canale specifico per lo slalom e il Rafting e un altro per le canoa da gioco, più lungo e con onde divertenti che offrono molti spunti di gioco.
Scott è stato un grande protagonista internazionale in kayak dal 1998 al 2004 con 3 argenti ai campionati del mondo (’95/’97/’99) e tre coppe del mondo vinte; poi, archiviata la stagione da atleta, ha intrapreso la carriera di ingegnere idraulico fondando la “S2O” una sorta di impresa per la progettazione e costruzione di canali artificiali per la canoa e il rafting. Unendo la sua esperienza di atleta con quella di ingegnere, ha progettato molte strutture di questo tipo nel mondo. Per quella di Montgomery si deve essere ispirato ai canali di Augsburg e di Penrith. Infatti nella prima parte sembra di stare al “Ponte dei Sospiri” ad Augsburg, mentre nella parte centrale è riprodotta la “Main Wave” di Penrith. Il resto è il compendio di varie realtà con riccioli, ritorni d’acqua, morte ben definite e filanti.
Noi siamo qui per partecipare venerdì alla prova di slalom ICF Ranking e poi sabato al Kayak Cross, mentre domenica gareggeremo per i Campionati Pan-Americani. Al via ci saranno poco più di 130 atleti in rappresentanza di sei nazioni. Per i padroni di casa saranno pure gare di selezione per fare le varie squadre nazionali. Poi ci trasferiremo a Oklahoma dove la settimana prossima si disputerà una gara slalom ICF Ranking. Come ormai tutti sanno il canale di questa città ospiterà le gare di canoa slalom e kayak cross per le Olimpiadi del 2028 che avranno la base a Los Angeles ad oltre 2.000 chilometri da Oklahoma City, quindi inizierà fra pochi giorni il nostro approccio alla XXXIV edizione delle gare a cinque cerchi e staremo a vedere come andrà a finire!
Occhio all’onda!
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