Riflessioni di Bill Endicott sulla canoa slalom alle olimpiadi

 Bill William T. Endicott è un allenatore di slalom che nella sua lunga carriera ha portato al successo molti atleti uomini e donne nella canoa slalom e da velocità. Per molti di noi è stato una fonte inesauribile di energia, conoscenza e saggezza è da lui che abbiamo imparato a fare questo mestiere ed è sempre da lui che abbiamo capito che è importante e fondamentale divulgare e condividere idee e pensieri raccontando le gesta degli atleti e che cosa anima la canoa slalom.  Qualche anno addietro Endicott aveva raccolto una serie di osservazioni maturate dopo la visione di un particolare film  ispirato ad una storia vera e cioè  a Richard Jewell. Un personaggio che durante le Olimpiadi di Atlanta 1996 è stato prima considerato un eroe e poi invece colpevolizzato di quanto era successo.  Alla fine  dopo indagini approfondite e sopratutto dopo solo  che il vero colpevole aveva confessato gli è stato riconosciuto il valore del suo gesto. Troppo tardi però per permettergli di godersi la sua gloria visto che poco dopo è mancato per un attacco cardiaco dovuto a problemi di diabete.

Qui segue il testo delle riflessioni di Bill Endicott che ho cercato di  tradurre  mantenendomi  il più possibilmente fedele al testo originario. Sicuramente dalla lettura scaturiranno,  per gli allenatori e per gli atleti,  punti interessanti su cui riflettere oltre al fatto di venire a conoscenza di fatti storici molto importanti e determinanti per lo slalom mondiale. 

Conoscere il passato per costruire  il futuro.

 

con Abbie e Bill Endicott nel 2014 ai mondiali a Deep Creek (USA)

 by Bill W.T. Endicott 

Forse non ci crederete ma una volta sono stato un commentatore per la NBC, mi vestivo adeguatamente, mi toglievo gli occhiali e andavo "on air" !

Non ci avevo pensato molto fino agli ultimi giorni, quando è successo qualcosa di insolito. Infatti durante le recenti vacanze di Natale indossavo la mia giacca verde della NBC con sopra il logo del loro pavone colorato. Diverse persone l'hanno notato e hanno detto: "Hai visto il film 'Richard Jewell'?" Non l'avevo e non sapevo nemmeno che fosse uscito un film con quel nome. La mia reazione iniziale è stata: "No, non ho visto il film, ma l'ho vissuto!" e ho iniziato a ricordare quell’esperienza come commentatore della NBC per i Giochi Olimpici di Atlanta nel 1996 e in particolare come l'attentato e Richard Jewell ha influenzato tutti noi. Solo 24 anni dopo sono tornato a pensare a quell’esperienza.

Ero preso  all'epoca nel  lavoravo per la rielezione di Bill Clinton del partito democratico e poi ho lavorato alla Casa Bianca. Tutto questo  mi ha fatto vivere esperienze indimenticabile,  ma questa storia sarà da raccontare un’altra volta! Oggi però sono interessato a raccontare la mia esperienza con la NBC perchè forse potrebbe interessare a qualcuno. 

C’è una premessa da fare prima è cioè quella che  mi ha visto impegnato a lavorare per  mantenere  lo Slalom alle Olimpiadi.

Come saprete oggi alle Olimpiadi ci sono le gare di canoa da velocità e di slalom. La prima si svolge in bacini di acqua ferma dove gli atleti hanno un testa a testa come è per il canottaggio. Lo Slalom si svolge su acque mosse dove ci sono delle porte appese a dei fili e l’atleta deve passarci dentro senza toccarle altrimenti incorre in penalità che sono secondi che si aggiungono al tempo finale. Lo slalom ha avuto la sua prima edizione alle Olimpiadi nel 1972, poi nulla fino al 1992  e sembrava che dopo questa seconda edizione questa specialità rimanesse fuori dai Giochi nuovamente.

Il paese ospitante poteva scegliere quali sport ammettere alla sua edizione e la canoa da velocità ha fatto la sua prima presenza nel 1936 per essere poi sempre inclusa in tutte le altre edizioni. Io nel 1972 ero riserva della squadra americana di canoa slalom e ho aiutato  e collaborato con l’allenatore per supportare la squadra, visto che alla fine non ho gareggiato. Lo Slalom a  Monaco è stato lo sport più costoso in assoluto visto che era stato costruito un canale artificiale per disputare le prove di questa specialità per poco più di 100 concorrenti. Per questo motivo, che nelle edizioni successive, Montreal, Mosca, Los Angeles e Seul lo slalom non è stato scelto: costi troppo elevati per l'impianto.
Poi, Barcellona l'ha rimesso in gioco per i Giochi del 1992 e 20 anni dopo la mia prima Olimpiade, sono tornato a respirare l'aria olimpica con la canoa slalom e questa volta ho allenato atleti che hanno vinto medaglie d'oro e di bronzo e hanno ottenuto due quarti posti. (Il quarto posto è molto simile al secondo posto: sei molto vicino, ma non proprio sul podio!)

Poi era arrivata la notizia che Atlanta tagliava  di nuovo lo Slalom.

Non ricordo come sia successo, ma per qualche motivo sono stato scelto per andare  ad Atlanta per  incontrare Billy Payne, l'organizzatore delle Olimpiadi di Atlanta, per vedere se c'era un modo in cui si potesse convincere a contemplare ancora lo Slalom alle Olimpiadi. In poche parole, mi ha detto che se trovavamo chi pagava i costi non avrebbe avuto problema a far disputare le gare di Slalom. Chi avrebbe potuto aiutare la causa era il governatore Ned McWhorter e così siamo andati a Nashville, nel Tennessee, per convincere l'allora governatore a pagare per ospitare lo slalom olimpico del 1996 sul fiume Ocoee nel Tennessee orientale, dove avevamo disputato molte gare nel passato. Abbiamo avuto successo e il Governatore ha annunciato al mondo che lo avrebbe fatto. McWhorter lasciò  l'incarico e affidò al senatore americano del Tennessee Jim Sasser il nostro progetto purché io fossi il loro consulente per fare da intermediario con il servizio forestale degli Stati Uniti e con le Autorità del Tennessee Valley.  Quindi lo Stato del Tennessee pagherebbe per costruire una sede olimpica, sottolineando che se non avessi dato la mia disponibilità loro non avrebbero portato avanti il progetto: inutile dire che ho accettato dopo il tanto lavoro fatto per questo sport!
Poi è arrivato l'accordo con la NBC. Avrei dovuto fare quello che nelle trasmissioni sportive si chiama la voce tecnica. Infatti molto spesso la NBC accoppia un giornalista professionista, che generalmente gestisce la trasmissione,  con   chi ha esperienza di olimpiadi e conosce le regole dello sport e gli atleti.
Per avere questo lavoro avrei dovuto però superare una audizione anche se già nel 1975 avevo avuto questo ruolo ai Campionati del Mondo ed ero con Adrian Metcalf (1941 -  2021) lui si era laureato ad Oxford e aveva vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964 nella staffetta 4x400 di corsa. Nel ’75 però non avevo dovuto sostenere una prova e i mondiali non sono come le Olimpiadi.

Quindi, sapevo che questa volta avevo bisogno di fare allenamento per prepararmi a quella audizione  che era fissata uno o due giorni prima del giorno del Ringraziamento al 30 di  Rockefeller Plaza che era il quartiere generale della NBC fin dal 1933 . Sapevo che mia moglie Abbie e nostro figlio Sam ed io saremmo stati in Connecticut per le vacanze, quindi  il piano era di partecipare all'audizione lungo la strada e poi proseguire .

Fortunatamente mi è stato comunicato che ero sulla lista per essere preso in considerazione con largo anticipo rispetto all'audizione, quindi ho avuto molto tempo per prepararmi. A quel ruolo non ero solo ed erano in molti che aspiravano a quella posizione,  io sapevo che potevo contare su fatto che avevo già esperienza come commentatore, poi ero il direttore tecnico della squadra Olimpica degli Stati Uniti nel 1992 e in più ero io che avevo lavorato per mantenere lo slalom ai Giochi. Sapevo anche che altri candidati però avevano più esperienze specifiche in questo campo.

In quei giorni, stavo lavorando con Jon Christopher Bua, un ex insegnante di recitazione, al Comitato Nazionale Democratico (DNC), per preparare le persone a partecipare ai   talk show radiofonici per sostenere la rielezione di Bill Clinton.  Insegnavamo a loro come comportarsi in quelle occasioni e come essere dei buoni oratori e Jon mi ha aiutato parecchio su questo. Infatti lui mi ha portato nello studio multimediale DNC e ci siamo esercitati a parlare . La prima cosa che mi disse fu che dovevo avere sempre tanta energia: quando vai in onda, devi essere molto più entusiasta di quanto potresti essere normalmente e bisogna essere  solo ottimisti  e coinvolgenti. Quindi mi sono esercitato molto a sorridere, fare battute, usare più animazione e parlare un po' più velocemente, un po' più forte e con molta intonazione ed entusiasmo. Ho anche chiesto alla NBC in cosa consisterebbe l'audizione e hanno detto: "Ti faremo sedere con uno dei nostri giornalisti  e mostreremo una clip di una passata gara olimpica di slalom  e giudicheremo quanto bene gestisci il commento!" Questo mi ha spaventato a morte perché non importa quanto bene conoscessi lo sport - non importa quanto bene qualcuno conoscesse lo sport - ci sarebbe voluto un momento per capire chi c'era nella clip, dove si trovavano su quale percorso, e quindi raccogli i tuoi pensieri al riguardo prima di iniziare a chiacchierare. Temevo che l'intera clip sarebbe finita prima di sapere cosa dire! Poi, incredibilmente sono riuscito a trovare uno dei tecnici della NBC che mi ha detto quale sarebbe stata la clip che avrei dovuto commentare, inutile dire che mi sono preparato su ogni dettaglio.

Abbie e io siamo andati a New York e  Sam ci ha raggiunto lì. Loro, mentre facevo l’audizione erano fuori ad aspettarmi in trepidazione e alla fine… ho ottenuto il lavoro!

Uno o due anni dopo mi è capitato di parlare con alcuni degli altri candidati e mi hanno detto che sicuramente, dal momento che non sapevano cosa avrebbero visto, c'erano molte lacune in quello che dicevano e molti "tempi morti" tra le varie discese. Evidentemente  quello che avevano escogitato non è stato poi così eccezionale, visto che non hanno preso il lavoro!

Qualche tempo prima che iniziassero le Olimpiadi, abbiamo avuto diversi incontri alla NBC ad Atlanta per tutti i commentatori tecnici. Ricordo che eravamo in questa stanza gigante e poi dall'altoparlante è arrivato il rullo di tamburi per il tema di apertura della NBC: “Dum, da da, dum da. Dum, da da, dum da!" seguito dalle trombe e da un'intera sezione di ottoni:  la cosa fu molto sentita e mi emozionai.

Questi i punti chiave da sapere per i commentatori:

* Avevano intervistato 10.000 spettatori delle Olimpiadi e scoperto che mentre "gli uomini guarderanno tutto ciò che mostriamo loro, le donne no".

* Le donne, hanno spiegato, volevano "storie di interesse umano" e il nostro compito era fornirle e non parlare troppo degli aspetti tecnici del nostro sport - che è quello di cui mi piaceva di più parlare!

* Ci è stato spiegato che lo Slalom sarebbe stato un "evento ponte", tra gli eventi più popolari come la  ginnastica femminile e l'atletica leggera, e il nostro compito era impedire alle donne di cambiare canale durante questo periodo. Perché se le donne avessero cambiato il  canale si sarebbe perso lo  share minimo   che avevano garantito agli sponsor e se ciò fosse accaduto la NBC doveva offrire  la pubblicità gratis.

* Quindi il nostro compito era fare molte ricerche e inventare storie di interesse umano che dovevamo integrare fortemente i nostri commenti. Ho saputo in seguito che la NBC è riuscita nella sua missione di mantenere alto lo share, quindi immagino che abbiamo fatto bene il nostro lavoro.  Non era certo  il tipo di commento che più mi piaceva fare perché non sembrava reale, non si  catturava ciò che questi atleti stavano facendo dal loro punto di vista e non si spiegava  al pubblico perché certe azioni tecniche fossero cosìfosse  speciali.

C’è  differenza tra ciò che sta realmente accadendo e ciò di cui si parla in TV i punti principali sono questi:

* La maggior parte degli atleti olimpici, in particolare i medagliati, hanno iniziato il loro sport molto presto, rinunciando a molte altre cose che i bambini fanno normalmente. I motivi possono essere molteplici.

* I migliori atleti hanno quasi sempre un incredibile talento. La maggior parte delle medaglie olimpiche è dotata di qualità speciali, come molte fibre muscolari Fast Twitch (per velocisti e atleti di potenza) o fibra a contrazione lenta (sport di resistenza a lunga distanza) o una coordinazione  oculo-manuale  eccezionale  o una maggior  capacità di concentrarsi sotto pressione. Il duro lavoro può compensare molto se non si hanno queste qualità, ma se le hai e sei disposto a lavorare sodo sarai  difficile da battere! Riuscire a individuare esempi di grande talento atletico al lavoro e spiegare perché funziona mi ha sempre incuriosito.

 Esprimere le tue potenzialità:  questo è un altro aspetto psicologico delle gare che è affascinante da esplorare perché è applicabile ad altri aspetti della vita. In qualità di allenatore, ero solito dire ai miei atleti che tutto ciò che dovevano fare nel grande giorno era esprimere le proprie potenzialità, come quando si fa in una buona giornata di allenamento. Non dovevano fare di più, non dovevano fare meglio di quanto avessero già fatto in una buona sessione di allenamento. Si pensa invece che  molti atleti debbano fare di più nel grande giorno, ma in realtà è proprio questo  che  fa saltare in aria nel momento in cui conta esprimersi.

Mettere in campo il proprio  livello di abilità massima in quel giorno, potrebbe essere sufficiente per fare un’ottima prestazione. Questo perché la maggior parte degli atleti  non si esprimono all'altezza del loro livello di abilità perché si preoccupano invece di chi avrebbe vinto la gara e quindi  fuori dal loro controllo.

Ma esprimere il proprio potenziale fino al massimo  livello di abilità era qualcosa che i miei atleti potevano fare  e questo ha fatto la differenza a livello psicologico.

Abbiamo anche pensato che quando  hanno espresso il loro livello di abilità massima e sono stati comunque battuti  è stato perché gli altri ragazzi erano semplicemente migliori in  quel giorno.

Abbiamo scoperto che preoccuparsi solo di esprimere tutta la propria  abilità, che abbiamo allenato migliaia di volte in allenamento, era il segreto per essere alle Olimpiadi e dominare lo stress.

Il segreto, ovviamente, era avere un gran numero di buone giornate di allenamento, ma cosa che abbiamo fatto per arrivare a questo?

L’idea finale doveva essere indipendente dal risultato della gara:  se esprimevano tutto quello che avevano,  come l'avevano già fatto molte volte in allenamento in una buona giornata di prove, allora saremo stati comunque  i veri vincitori.

*  Fortuna. Se nel giorno delle Olimpiadi stai male o ha un problema di materiali e tutti sanno che tu sei il migliore difficilmente ti ricorderanno a meno che tu non vinca.  La gente  e gli sponsor fingono di  conoscerti! Al contrario, puoi vincere le Olimpiadi e non aver fatto nulla prima o dopo e diventerai un eroe  per anni.

* È il viaggio che è affascinante. Ad esempio, per me, sono stato in grado di visitare 73 paesi principalmente grazie al mio sport e grazie a Internet, ora,  sono in grado di comunicare con amici in luoghi come Australia, Iran, Sud Africa, Ucraina, Cina e Russia, senza citare i soliti paesi dell'Europa occidentale. Vedere persone di tutti questi posti e parlare con loro mi ha dato nuove prospettive sulla vita. Mi rendo conto che non tutte le migliori idee del mondo vengono dall'America e non tutte sono in inglese. D'altra parte, quando penso alle imperfezioni in America, penso tra me e me: "Rispetto a cosa?" E mi rendo conto che rispetto alla perfezione, potremmo non fare così bene, ma rispetto ad altri paesi delle nostre dimensioni e popolazione eterogenea, facciamo davvero molto bene!

Ma la NBC non voleva che parlassi di tutto questo, era troppo complicato. Volevano solo che parlassi di relazioni umane meno complicate. Come se Joe Blow avesse sbattuto l'alluce una settimana prima della grande gara ed è un miracolo che possa davvero essere qui  oppure di  Freddy che  ha una ragazza di un altro paese e poiché non parlano la stessa lingua devono parlare nella lingua dei segni... roba del genere per capirci!

Tuttavia, mi è piaciuto lavorare per la NBC perché mi ha aperto gli occhi su come funziona il "mondo reale" della copertura mediatica dei grandi eventi: il pubblico potrebbe non essere interessato a qualcosa fino a quando non può essere rapidamente espresso in un modo che gli è familiare e che gli può piacere.
 

Atlanta 1996

Fondamentalmente sono dovuto sgattaiolare fuori dal DNC per fare le Olimpiadi e non ho nemmeno detto a nessuno tranne Bua che le avrei fatte. Questo perché la rielezione di Clinton stava andando così forte e tutti gli altri erano sicuri che fosse la cosa più importante al mondo.  Bua e io eravamo preoccupati che se sapessero che se anche solo per un momento pensassi che qualcos'altro fosse più importante, ci sarebbe caduto il mondo! Quindi non l'abbiamo mai detto a nessuno e non credo che se ne siano mai accorti - pensavano solo che fossi "fuori sul campo" a fare una campagna o qualcosa del genere.

La prima cosa che ricordo è quella di essere stato ad Atlanta in un "villaggio olimpico" della NBC tutto nostro. Avevano rilevato un grande albergo e la maggior parte dei giornalisti  e dei tecnici della NBC erano riuniti tutti lì. Abbiamo fatto tutto come fanno gli atleti ai Giochi e cioè restare uniti in una sorta di area speciale solo per noi.

E come gli atleti avevamo la nostra divisa Eddie Bauer poi una maglietta NBC a maniche corte diversa da indossare ogni giorno, un blazer blu con il logo NBC sopra e l'impermeabile verde, anch'esso con logo, che indosso ancora oggi quando c’è l'occasione.

Ad Abbie e Sam non è stato permesso di stare con me in questo hotel, ma ad Abbie è stato permesso di entrare come "ospite" per una notte. Sam non era ancora arrivato ad Atlanta.

In qualità di voce tecnica della canoa  ho dovuto commentare sia la  canoa sprint e sia lo  slalom. Dato che avevo avuto un campione olimpico nello sprint, conoscevo quello sport anche se la mia specialità era lo slalom.  [Norman Bellingam campione olimpico in K2  1.000 con Greg Barton a Seoul 1988 e ha partecipato a 3 olimpiadi. Ha partecipato anche nel 1982 alla Coppa Europa di slalom - n.d.r.]

Gli eventi in acque bianche erano i più popolari, quindi venivano trasmessi durante la prima serata serale, mentre gli eventi Sprint sarebbero stati trasmessi al mattino. Ma la trasmissione dello Slalom sarebbe andata in onda solo per circa 45 minuti, mentre gli eventi Sprint sarebbero durati molto più a lungo.

Per lo slalom c’è stata una post produzione quindi siamo andati  in differita mentre la canoa velocità  era in diretta. Quindi erano eventi fatti in due modi diversi e in realtà mi sono divertito di più a fare il commento per le gare Sprint che per lo Slalom, anche se lo Slalom era quello che conoscevo meglio.

Prima settimana delle Olimpiadi: canoa velocità.  Le Olimpiadi del 1996 sono durate circa due settimane dal 19 luglio al 4 agosto e le gare Sprint si sono svolte nella prima settimana, lo Slalom nella seconda.
Per gli eventi sprint, sono stato accoppiato con Charlie Jones (1930-2008), tra i migliori 20 telecronisti  della National Football League di tutti i tempi, a partire dagli anni '60. Aveva una folta massa di capelli bianchi e occhiali dalla montatura nera e aveva così tanta esperienza che poteva annunciare qualsiasi cosa.
La NBC mi ha fornito un briefing book su entrambi gli eventi Sprint e Slalom con le biografie di tutti gli atleti, che ho studiato attentamente in aggiunta a ciò che già sapevo sugli sport. Ho quindi avuto un paio di sessioni di briefing Sprint con Charlie e ho iniziato a esaminare i dettagli chiave con lui.
Dopo un po' Charlie mi fermò e disse: “Senti, devi solo assicurarti che mi diverta. E se mi diverto, allora si divertiranno anche gli spettatori!" Quindi mi sono concentrato principalmente sull'assicurarmi che Charlie si stesse divertendo mentre eravamo in onda! Così mi ha spiegato la formula che avremmo usato. Lui iniziava il commento quando gli atleti si mettevano sulla  linea di partenza e venivamo presentati velocemente con nome e paese.  E quando partiva la gara lui diceva qualcosa del tipo: … "È un ottimo inizio!" Poi mi guardava, e io commentavo tecnicamente il suo imput e inserivamo una storia interessante per arrivare alla fine della gara alternandoci con  la voce. Importante che Charlie si divertisse perchè era garanzia di successo e dovevo lasciarli la voce sul finire della prova per enunciare i risultati.

Sono stato coinvolto in una preparazione molto maggiore per lo Slalom che per le gare Sprint, in gran parte a causa del fatto che gli Stati Uniti avevano diversi contendenti per la medaglia nello Slalom e per la spettacolarità dell’evento.

Ricordo di aver fatto un pezzo che spiegava lo Slalom mentre ero seduto in kayak sulla riva. Alla fine, mi è stato chiesto di dire qualcosa del tipo: “Ecco fatto, tutto ciò di cui abbiamo bisogno ora è l’acqua"  e qualcuno fuori di scena  mi lanciava un secchio d'acqua!

Per l'annuncio dello Slalom sono stato affiancato da Al Trautwig, un altro presentatore della NBC di grande esperienza. Ma non l'ho mai incontrato in anticipo come avevo fatto con Charlie per esaminare cosa avremmo detto e come avremmo interagito. E questo mi ha davvero infastidito. È arrivato alla mattina presto, alle 6:30, il giorno dell'evento, il 27 luglio, quando ero in macchina con Al e altre persone della NBC, e speravo di ripassare con lui allora. Successe però che  verso l'1:20 di quella mattina, una bomba era esplosa in centro  al  Centennial Olympic Park, un’area di intrattenimento aperta a tutti e senza particolari controlli di sicurezza. La conseguenza fu che due persone morirono (Alice Hawthorne, 44 anni, di Albany, Georgia, e Melih Uzunyol, 40 anni, un cameraman turco)  e più di 100 persone  rimasero ferite.

Richard Jewell lavorava come guardia di sicurezza per AT&T durante le Olimpiadi e poco prima dell'esplosione della bomba aveva scoperto uno zaino sospetto.  Ha subito  allertato la polizia e ha aiutato a evacuare l'area prima che la bomba esplodesse, salvando così probabilmente molte persone dalla morte o dal ferimento. Quindi, per il resto delle Olimpiadi, è stato presentato dai media come un eroe.

Tutti nella nostra macchina della NBC sapevano di questo attentato, tranne Al che non lo sapeva finché non gliel'abbiamo detto.

Anche se stavo cercando di convincerlo a concentrarsi sul nostro evento, tutto quello di cui voleva parlare era l'attentato. Alla fine, lui, o qualche altro membro della troupe della NBC, mi ha detto che ci sarebbe stata  una differita e quindi una post produzione. Lì si  aggiustava tutto  quello che non sarebbe andato bene in diretta  per poi mostrarlo più tardi nella notte.

Nel costruire la nostra copertura mediatica, quando la NBC ha preparato i suoi pezzi sugli atleti, avevo avvertito la NBC che Dana Chladek probabilmente aveva buone possibilità per gli Stati Uniti di vincere una medaglia. Questo perché quando ho allenato Dana, aveva vinto già la coppa del mondo,  due medaglie d'argento ai campionati mondiali e una medaglia di bronzo alle Olimpiadi del 1992 e  sapevo che cosa poteva fare.

Ma la NBC aveva deciso molto prima dei Giochi che i due Hearn, Davey e Cathy, entrambi ex campioni del mondo che avevo allenato, un fratello e una sorella alle stesse Olimpiadi, erano la "storia di interesse"  e su questo avrebbero spinto e presentato al pubblico. Quindi avevano preparato materiale sui fratelli  Hearn.

Ho detto loro che avrebbero dovuto farne uno anche su Dana, per ogni evenienza, ma non l'hanno fatto.

Le cose sono andato come ho previsto e Dana ha vinto la medaglia d’argento mentre  Cathy [finì 7^ n.d.r.] e Davey  [9^ n.d.r.] sono finiti più indietro. Mi sono precipitato lungo la riva e ho fatto un'intervista con Dana sulla sua gara per cercare di rimediare alla mancanza di materiale, ma poi  la NBC non l’ha utilizzata. La giustificazione è stata che non era stato Trautwig a farla e quindi, per strane regole sindacali, non potevano mandarla in onda. Questa fu un'altra lezione appresa sulla copertura mediatica dei grandi eventi: non è importante ottenere la storia, basta che tu abbia una storia!

Il 30 luglio, io e Abbie eravamo insieme all'hotel della NBC, a guardare il resto delle Olimpiadi. Ricordo che stavamo guardando  Bela Karolyi [un famoso allenatore americano della ginnastica artistica n.d.r.] che avevo conosciuto nel 1992 e che ora portava sul podio l'infortunata Kerri Strugg, in una memorabile posa da “guerriera ferita”.

L'Atlanta Journal-Constitution  rivelò che l'FBI stava ora considerando Jewell un sospettato nell'attentato di Atlanta, in gran parte sulla base di un profilo criminale da « attentatore solitario ». Per parecchie settimane successive, dopo che sono tornato a casa, i media hanno fritto Jewell come presunto colpevole, definendolo una "persona problematica", setacciando la sua vita cercando di abbinarla al profilo di "attentatore  solitario" che aveva l'FBI. I media  disegnavano  Jewell come un poliziotto fallito e  che potrebbe aver piazzato la bomba in modo da poterla "trovare" ed essere un eroe. Un'indagine del Dipartimento di Giustizia sulla condotta dell'FBI ha rilevato che l'FBI aveva cercato di manipolare Jewell affinché rinunciasse ai suoi diritti costituzionali dicendogli che stava prendendo parte a un film di addestramento sull'individuazione di bombe, sebbene il rapporto concludesse che "nessuna violazione intenzionale dei diritti civili del signor Jewell diritti e nessuna cattiva condotta criminale" aveva avuto luogo. Jewell non è mai stato accusato ufficialmente, ma l'FBI ha perquisito a fondo e pubblicamente la sua casa due volte, ha interrogato i suoi soci, ha indagato sul suo passato e lo ha sorvegliato 24 ore su 24. La pressione ha iniziato ad allentarsi solo dopo che gli avvocati di Jewell hanno assunto un ex agente dell'FBI per fare un test calligrafico, che Jewell  ha superato.
Alla fine, dopo la fine dei Giochi, il 26 ottobre 1996, il procuratore degli Stati Uniti inquirente inviò a Jewell una lettera che lo scagionava formalmente, affermando che "sulla base delle prove sviluppate fino ad oggi ... Richard Jewell non è considerato un obiettivo dell'indagine penale federale nell'attentato del 27 luglio 1996 al Centennial Olympic Park di Atlanta ».

Solo molti anni dopo, nel 2003, Eric Rudolph è stato catturato mentre guardava in un cassonetto dietro un negozio,  è si dichiarato colpevole dell’attentato.  Dal 2005 sta scontando in prigione  due ergastoli.
L'anno successivo, nel 2006, il governatore della Georgia Sonny Perdue ha ringraziato pubblicamente Jewell a nome dello Stato della Georgia per aver salvato la vita delle persone alle Olimpiadi.
Era tutto troppo tardi: Jewell è morto il 29 agosto 2007, all'età di 44 anni per insufficienza cardiaca dovuta a complicanze del diabete.


Un'altra lezione appresa lavorando per i media: non affrettarsi mai a giudicare.

Avevo maturato sentimenti contrastanti riguardo alla mia esperienza con la NBC, ma quando nel 2008 mi chiamarono per le Olimpiadi cinesi non seppi resistere.

Sono stato consulente tecnico per i cinesi per un paio di anni aiutandoli a preparare le Olimpiadi di slalom in casa a Pechino ed era stata un’esperienza fantastica.    

Non avevo intenzione di andare a quelle Olimpiadi anche perché avevo allenato atleti che hanno vinto i Giochi, poi sono stato Head Coach per la squadra di Barcellona 1992, dove avevamo vinto un oro e un bronzo [nel C2 oro con Strausbaugh/Jacobi e bronzo con Dana Chadlek n.d.r.]. Nel 2004 ero Team Leader e Manager della squadra di Atene per lo slalom dove vincemmo un argento [con Rebecca Giddens n.d.r] e a questo si somma la mia esperienza con la NBC. Pensavo di aver fatto e dato tutto per le Olimpiadi.

Pochi mesi prima delle Olimpiadi di Pechino la NBC mi contattò e mi disse che avevano un nuovo progetto questa volta solo per lo slalom. Infatti oltre alle dirette c’era l’idea di creare un blog per presentare e seguire lo slalom. Questo si sarebbe svolto in un grattacielo negli uffici a Stamford nel Connecticut dove la NBC aveva preso un intero piano, quindi non sarei dovuto tornare in Cina.  Nel 2012 la NBC Sports Group, una divisione della NBCUinversal, responsabile della NBC Sports, con le reti via cavo sullo sport con sport Radio iniziava a trasferirsi a Stamford.  Saremmo stati collegati in diretta con Pechino durante la gara e io avrei avuto il compito di scrivere velocemente che cosa stava succedendo sul blog e rispondere alle domande che arrivavano e circa una dozzina di blogger lavoravano contemporaneamente per diversi sport per coprire gli eventi. Unico problema che il tutto iniziava alle 3 del mattino visto il differenza di orario tra  la costa Orientale degli Stati Uniti e Pechino. Così Abbie ed io andavamo a dormire per le 20/21, ci alzavamo alle 2 della mattina e ancora nella notte raggiungevamo gli uffici della NBC:  per fortuna che il nostro hotel, il Marriott,  era a pochi passi dal lavoro.
Per fare tutto ciò sapevo che dovevo scrivere molto velocemente quindi non mi rimaneva che allenarmi! Nello stesso tempo dovevo inserire aspetti umani interessanti intervallandole dalle informazioni sugli atleti in gara. Fondamentale l’aiuto di Abbie, che ha una grossa esperienza nello slalom, lei mi teneva informato sui tempi e su tutti i dati e io battevo avidamente la mia tastiera. Le domande arrivavano a raffica specialmente dalla California che aveva poche ore di differenza con la Cina:  solo tre. Coprivamo le competizioni e organizzavamo, con gli altri blogger, i racconti di «guerra » sulle tutte le prove olimpiche.

Mi ricordo di piacevoli chiacchierate con Lones Wigger (1937 - 2017) ufficiale dell’esercito e due volte campione olimpico nel tiro a segno (1964  e ’72), nonché il tiratore più decorato al mondo.
Nella stanza dove lavoravamo eravamo tutti molto concentrati e in silenzio, ma qualche vota succedeva che qualcuno di noi avesse delle esplosioni di gioia per quello che stava succedendo. Attiravano la mia attenzione e così scoprì molte cose interessant per altre attività  come ad esempio sugli  sport equestri. Una olimpiade diversa, ma che cosa ho imparato da tutto questo? Immaginino che prima di tutto scrivere velocemente! Poi ho capito che quando sei ai campionati del mondo sei con gente del tuo mondo e con persone interessate a quello sport e pensavo fosse così anche per le Olimpiadi, ma non è così! Le Olimpiadi sono per il pubblico e hanno nuovi e strani personaggi: sponsor, funzionari olimpici, la gente insomma hai una pressione decisamente diversa. L’altra cosa che è diversa è che se vinci puoi fare fortuna, prima però devi rischiare e partecipare a eventi gratis dai vari sponsor anche se questo può interferire sulla tua preparazione. Gli atleti lo sanno, rischiano di compromettere la preparazione, ma ci provano lo stesso perché sanno che se vincono una medaglie e la cosa era stata preparata per tempo le cose possono cambiare parecchio.
Ci sono dinamiche ben precise per questo e io lo so perché avevo già ricoperto questo ruolo come manager di un team.  Sono chiari gli obiettivi della NBC che fa principalmente intrattenimento e non sui fatti concreti o meglio su che cosa sta accadendo sugli atleti e sugli allenatori. Per questo ho avuto delle critiche da parte di persone del nostro settore perchè sembrava che banalizzassi le prestazioni e le presentassi in modo superficiale, ma l’obiettivo del network è stato raggiungo e questo è il prezzo che noi paghiamo per avere lo slalom in televisione. La NBC è importante perché ha pubblico, sponsor come la Coca Cola e parte degli introiti ricevuti vanno a sponsorizzare i nostri atleti. La quantità di denaro è enorme, ho letto che la NBC ha pagato al CIO 3,8 miliardi di dollari per i diritti di trasmissione televisvia delle Olimpiadi  estive ed invernali dal 2002 al 2020 e poi nel 2014 la NBC ha firmato l’estensione del contratto a 7,75 miliardi per avere i Giochi fino al 2032.
Non sorprende il fatto che il denaro domina su tutto. Il CIO ha rinegoziato con la NBC per avere più soldi per lui sui diritti e meno il Comitato Olimpico degli Stati Uniti. Visto che le Olimpiadi in casa rendono molto si è disposti a tutto per averle e così Los Angeles ha avuto la conferma per i Giochi nel 2028.
Lavorando al Congresso e poi alla Casa Bianca mi sono reso conto che si spendono tantissimi soldi per molte cause. I contribuenti come Te e come me dovrebbero pagare per gli aletti che fanno una cosa per loro e se vogliamo egoisticamente oppure consideriamo che ciò fa bella e grande l’America? Tirando le somme e a malincuore  dico che è giusto che il governo non paghi per gli atleti, ma che sia la NBC a farlo riuscendo a realizzare storie per intrattenere e per attirare il pubblico e di conseguenza gli sponsor.
Il sistema di finanziamento che abbiamo ora negli States non lo permette e lo stesso vinciamo spesso il medagliere assoluto. Se il governo pagasse gli atleti a quanti servizi pubblici bisognerebbe tagliare e quanto il debito pubblico aumenterebbe? Comunque ora facciamo la parte del leone alle Olimpiadi  con sport come nuoto ed atletica leggera grazie alle Università.  Chi ci rimette però sono sport come lo slalom che non hanno aiuti dalle scuole.
Da un lato sono grado alla NBC che usa una parte dei soldi per aiutare gli atleti, dall’altro lato sono deluso che non si possa parlare dello sport come si dovrebbe fare e cioè entrando  nel dettaglio degli atleti e degli allenatori.

Mi rendo conto però che se non avessi visto il film « Richard Jewell » non avrei neppure scritto queste considerazioni! 

 

 













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