Ciao Paola

                                         "le grandi opere rimangono, 

                        i fiume continuano a scorrere  

                                       a noi rimangono i ricordi" 

                                                         (Cecilia)

 



già… i ricordi! Ricordi  che si fanno ora più lucidi, come se la morte avesse la forza e la capacità di darci viceversa vita. Così ti vedo con la "ucia" tra le labbra che sulla tavola della cucina mi dici: "sta fermo dai che ti sistemo sti pantaloni, faccio l’orlo". Ho fatto fino a tutte le medie con i pantaloni corti cuciti da Te con quelle tasche grandi che ti chiedevo di farmi per metterci tutto quello che un ragazzino vuole tenere con sè. I tessuti poi erano un programma, dipendeva da due cose: la prima dai cappotti o dalle gonne pesanti dismessi dalla Gelinda o da qualche scampolo che andavamo a prendere Montorio, ma non ho mai capito perché mi portavate con voi, forse perché poi ci allungavamo allo spaccio Carrera di Stallavena e mi vestivate da capo a piedi, perché poi era tempo di andare alle superiori e certo non potevo presentarmi con  i  bermuda. Un capo però che mi veste da sempre, vista la vita che ho la fortuna di vivere,  destino.  Poi c’è quel viaggio per andare a prendere i motorini nella bassa veronese, già un viaggio, perché per noi, 80 chilometri erano veramente tanti con il papà e la mamma. Alla fine all’Intramoto Gloria abbiamo preso due Blanchi:  il mio blu il tuo bianco con la riduzione per la montagna, visto che eri intenzionata ad andare fino a San Rocco di Piegare a lavorare con quel mezzo nel tuo primo impiego da maestra . Un giorno dalle  montagna sei scese con Olivia, la cohcherina che ci  ha accompagnato per molti anni e che è  entrata con affetto a far parte della nostra famiglia.   
Non siamo mai stati avvezzi a motorini, macchine e similari. Il papà certo non era un gran pilota e l’auto si prendeva proprio in casi estremi come per andare a Ferrara di Monte Baldo:  ecco! qui i ricordi sono forti e appassionati, abbiamo trascorso molto tempo in quella cassetta in mezzo al nulla a fare passeggiate su quel Baldo che è diventato parte di noi. Che dormite che ti facevi, anche se con la mamma era dura superare le otto della mattina visto che bisognava alzarsi per essere operativi. Il trucco era andare a letto presto se si voleva sognare a lungo. Poi ci sono  quei sabati a mettere sotto sopra un appartamento già pulito che non avrebbe avuto bisogno di nulla, eppure tutti all’opera. Il mio compito era quello di sbattere i tappeti visto che stavo crescendo e la canoa mi metteva su muscoli. Tu a lucidare ogni cosa come se dovesse arrivare la regina Elisabetta.
Un altro forte ricordo è quello che ti vedevo passare tante ore a preparare mega scenografie su cartoni  immensi per la tua scuola. Quanta energia  e tempo hai messo nel tuo lavoro che hai amato e quanto amore e passione hai dato a generazioni di alunni e tanti ancora ti ricordano con affetto.
Poi c’erano quelle nostre infinite discussione su tanti argomenti. Ti lasciavo parlare, ascoltavamo, la mamma ed io, poi i casi erano due:  se io iniziamo a dire: "partiamo dalle radici" era fatta! La Gelinda affermava: "o madonna mia ci siamo qui un’altra storia infinita" ed effettivamente  non si finiva più se non dopo molto tempo quando abbandonavi la discussione e mi dicevi: "tanto no te capisi un … te si come to mama". La seconda ipotesi era che intervenisse da subito la Gelinda : "Butei so straca e po ghe da prepara da magnar" . Erano bei tempi si parlava di tutto, poi sono arrivate le morose e via i commenti e i suggerimenti su ogni cosa. 


Mi hai fatto da mamma per molto tempo più che da sorella forse, anzi sicuramente, perché hai iniziato presto ad avere cura di me. Gli otto anni che ci separano sono tanti e la mamma lavorava quindi quel ruolo lo hai preso da subito. Sono convinto, anche se non ce lo siamo mai detti, che in fondo in fondo fino alla fine sei stata tu la vera mamma e la Gelinda una sorella, se pur ben maggiore, ma sempre una sorella!  
Poi siamo cresciuti e abbiamo vissuto diverse esperienze Abbiamo iniziato ad allontanarci come normale che sia, ma sempre legati da un sentimento profondo per la famiglia in  cui hai sempre creduto. Legati per  quell’amore infinito che abbiamo sempre avuto per il papà, una figura per noi importante e sempre presente anche se troppo presto se n’è  andato.
Mi sono sposato e ci hai pensato tu alle tende di casa, al vestito, alle scarpe comprate da nostro cugino Massimo. Le ho ancora quelle scarpe e ho ancora il vestito di un giorno indimenticabile, meraviglioso grazie a Marina che ha condiviso con me ogni scelta e ha cresciuto Zeno e Raffy. 


E’ entrato Stefano nella tua vita e solo il buon Gesù sa quando ha fatto per te e quanto ti ha amato, non eri un personaggio facile, con idee chiare e assolutistiche, ma nello stesso tempo generosa con la vita. Severa e molto critica e dura anche con te stessa. Poi ci sono tanti mille ricordi che si intrecciano con la sofferenza che ti ha portato la malattia. Da voi ci vengo sempre  volentieri perché è sempre un tuffo nel passato con tanti ricordi che legano la nostra infanzia, tra soprammobili, quadri, libri e antichi mobili.  Poi c’è sempre nel corridoio quel vassoio con cioccolatini di ogni genere… che buoni! poi la frutta sulla cesta in sala e se ero passato per un caffè si finiva con krapfen o con lo strudel che il Picchio prepara in modo sublime e molto molto ricco: un tripudio di mele, uvetta e pinoli.   L’ultima volta che ci siamo visti eri seduta sul tuo divano in sala e con le lacrime agli occhi hai sussurrato: sono stanca speriamo solo che qualcuno guardi qui giù! Poi quasi per sdrammatizzare mi hai chiesto quando Marina fa la prossima pizza. Eh sì perché la pizza della Marina è qualche cosa di indescrivibile!

Che la terra ti sia lieve e che mamma e papà ti accolgano con l’infinito amore che ci hanno sempre dato e che condivideremo tutti di nuovo un giorno. 

Ciao Paola

Commenti

  1. Ciao Ettore , ti sono vicino in questo doloroso momento con affetto .Gengis

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  2. Ciao Ettore caro ti siamo idealmente vicini, un grande abbraccio. Dory e Gae

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  3. Condoglianze Ettore, ho appena perdo anch'io una sorella.Capisco tutto il dolore che si prova, pero la vita va avanti e un giorno le rincontreremo.

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  4. Sentite Condoglianze Ettore

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  5. Sentite Condoglianze Ettore 🙏

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