Clarke e Fox gli ultimi due ori degli Australian Open 2019

Il podio del K1 men da sinistra Delfour, Clarke e Schubert
Raffy per cena ha preparato un delizioso risotto agli spinaci e gamberetti: una abbinata vincente, forse inusuale, ma molto deliziosa. Peccato solo che ad accompagnare il tutto non ci fosse del rosè fresco  oppure un buon bicchiere di prosecco. Tutto non si può avere nella vita, ma accontentiamoci comunque perché le cose certo da queste parti non vanno male.

L’altra abbinata vincente sicuramente l’hanno fatta gli inglesi che dopo la vittoria di ieri con David Florence in C1 sono riusciti oggi  a strapparne un’altra con Joeph Clarke nel K1 uomini. Ci sarebbe però più da parlare della semifinale che della finale del britannico campione olimpico visto che  ha staccato  tutti di diversi secondi: 3.01 a Kauzer (che ha passato la 14 con un forte dubbio di massima penalità - foto 1), 3.40 a Tunka, 3.59 a Watkins, per arrivare fino ai 5.11 di Martin Dougoud, lo svizzero che ha preso l’ultimo posto disponibile per la lotta alle medaglie.
La chiave del successo è tutta da ricercare tra la porta 13 in risalita  alla successiva risalita 16. Qui Clarke riesce a far correre la canoa come nessun altro e piombare dentro la penultima risalita del percorso come una fulminata. Cosa che non gli riesce però in finale, infatti tra le sue due prove c’è una differenza di ben 2.90. Poco importa perché alla fine risulterà lui il vincitore davanti a Delfour e a un ritrovato Schubert. Con 90,16 Giovanni De Gennaro passa prima in finale con il nono tempo poi in finale si migliora di 16 decimi e finisce settimo. Zeno Ivaldi fa registrare un 90,06 più una penalità con il caschetto alla risalita 16 che gli cancella la possibilità di scendere in acqua per l’ultima e più importante manche di giornata. Prove da considerare più che positivamente per i due k1 italiani perché hanno dimostrato di essere competitivi. 

L’avevo scritto che Jessica Fox soffre a gareggiare in casa e oggi ha rischiato di non vincere in C1 considerando che ha trovato una Ana Satila impressionante per modo di pagaiare e per determinazione specialmente dopo che in un primo momento sembrava che la brasiliana fosse finita 11esima in semifinale. Solo dopo oltre 15 minuti le è stata tolta una penalità che l’ha rimessa in corsa. L’occasione si è fatta ghiotta per lei e non se l’è fatta scappare finendo a 33 decimi dalla regina e padrona di casa, che saluta, ringrazia per il pericolo scampato e da appuntamento a tutti alla prossima settimana per gli "Oceania Championships".  Gare che si disputeranno sullo stesso canale e con le stesse modalità seguite per questo week-end.

Occhio all’onda! 


Il 50 di Kauzer in finale alla porta numero 20.

Il passaggio giudicato pulito alla porta 14 di Peter Kauzer in semifinale. Qualche dubbio però da queste immagini e sul percorso il campione sloveno ce l'ha posto.



Il podio C1 donne da sinistra Ana Satila (BRA) al centro Jessica Fox AUS) e destra Noemi Fox (AUS)

Daniel Watkins al termine della gara pedinato per l'antidoping!

Io con il mio amico Timmy Walker cresciuto canoisticamente al  mitico CCVR ora vive qui in Australia per amore! 

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