Previsioni meteo che mettono in forse la quarta prova di Coppa del Mondo



Anche i campioni olimpici non possono dare nulla per scontato e tante volte, spesso ultimamente, devono passare dai recuperi per passare il turno. Oggi è stato il caso di Denis Gargaud Chanut che dopo una prima manche con tante penalità, ma soprattutto con tanti errori di linea, ha dovuto riscendere in acqua prendendosi però la soddisfazione di vincere con 91,36 la seconda prova di qualifica che è stato il terzo tempo assoluto in questa categoria. Fuori il bronzo di Rio 2016 e cioè il giapponese Takuya  Haneda che appena finita la sua manche ho visto transitare con la sua macchinona con la canoa sopra il tetto probabilmente per La Seu d’Urgell direttamente. Il figlio del sole levante quest’anno ha partecipato a due gare di coppa, queste  è la terza, ed è sempre stato costretto a tornare in acqua per il recupero. A Liptovsky  dopo il 31esimo posto in prima manche, ha vinto la seconda per  poi in semifinale finire  28esimo. Ad Augsburg le penalità sono state il grande problema della prima discesa dove finisce 45esimo e in seconda manche conquista la semifinale con l’ottavo tempo. In semifinale, nonostante un percorso pulito chiude in 19esima posizione. Decisamente in calo il campione nipponico che  troviamo molto pesante nei gesti e poco dinamico e se non cambia qualche cosa non lo vedo partire tra i favoriti sul canale olimpico carioca per la prova iridata che ci aspetta a fine settembre.  
Che un vantaggio di gareggiare in casa ci sia lo possiamo capire  guardando la classifica della prima manche della canadese monoposto maschile dove i quattro sloveni occupano dalla  2^ al 5^ piazza con un  Benjamin Savsek che fa registrare uno stratosferico 87,78 segnato però da due penalità alle due risalite e cioè alla 16 e alla 19. Il campione del mondo fino ad oggi ha il 40% di percorsi puliti e il 40% di percorsi con una penalità e il 20% con più di un tocco (dati da slalomstats.com). Ha avuto un inizio di stagione sotto tono mancando le finali agli Europei di Praga e alla prima gara di Coppa a Liptovsky, poi le due finali di  Krakow 5^ con percorso pulito  e Augsburg 8^ con 6 penalità. Ma, come ci raccontava lui stesso, ha preferito fare una preparazione invernale non troppo spinta, infatti non è andato in Australia durante l’inverno, ma ha preferito posticipare i lavori specifici alla primavera ed estate considerando il fatto che la stagione 2018 è particolarmente lunga. Solo il tempo ci farà capire se questa scelta è stata azzeccata oppure no.
Bravo Paolo Ceccon che conquista la semifinale con una seconda manche di carattere.

Nel Kayak femminile mi è piaciuta Stefany Horn che ha pagaiato sui suoi standard  dimostrando di essere in crescita per la seconda metà di stagione. Chi è letteralmente volata è stata la tedesca Ricarda Funk che ha staccato tutte le più agguerrite avversarie di oltre 4 secondi. Il suo 91,73 (11,4% dal miglior K1 uomini, aveva fatto solo meglio nella finale degli Europei di Praga con il 10,92%) la dice lunga sulle potenzialità di questa atleta che ha un rapporto peso/potenza impressionante.

Nel Kayak maschile nessuna sorpresa di rilievo in questa prova di qualifica che ha visto una gran bella prova di Zan Jakse lo sloveno che con 82,33 si impone su un brillante e sempre presente Jiri Prskavec e sul rinato Biazizzo. Italiani in semifinale da subito con Zeno Ivaldi e con la seconda manche  Jakob Weger.

Nel C1 donne sono giusto 30 le atlete al via che quindi ritroveremo tutte nella semifinale di domenica.

Trovare un aggettivo che possa riassumere l’essenza del tracciato per semifinali e finali non è facile, anzi è praticamente impossibile per le mie capacità letterarie. Oserei dire privo di una logica considerando che a Tacen di percorsi belli e divertenti ce ne sono a bizzeffe!
Sabato dedicato alle semifinali e finali per C1 uomini, K1 donne e C2 misto, ma le previsioni del tempo sono di pioggia fino a 9,5 mm di precipitazioni verso le ore 12 che condizioneranno non poco lo stato dell’acqua. Il problema è che fino a certe quantità riescono a controllarla poi sono costretti a rilasciarla con evidenti conseguenze per la gara di Coppa del Mondo.

Occhio all’onda! 




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