Schubert, Fox, Tasiadis con un Martikan ritrovato
Per fare un uomo ci vogliono vent’anni, dice la canzone dei Nomadi, e per fare uno slalomista di alto livello? Forse molto di più di un quinto di secolo lavorando duramente per 12 mesi all’anno senza interruzioni e credendoci fermamente, lasciando da parte paure e rimpianti. Ogni giorno diventa importante, quasi fondamentale per la crescita, come per ogni colpo tirato in acqua. C’è un’altra condizione quella cioè di aver iniziato a pagaiare presto perché ormai il livello raggiunto dalla maggior parte degli atleti in gara è molto elevato e l’underground di ognuno di loro è impressionante. E’ facile cadere nella depressione quando le cose non vanno come si vorrebbe, ma bisogna prendere i segnali positivi, che ci sono e sono parecchi, per proseguire ad impegnarsi senza risparmio di energie. Programmare il futuro da oggi considerando il fatto che è già iniziata una nuova epoca.
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Martikan in azione nella gara di finale |
La coppa però alla fine di cinque gare è stata vinta da Tasiadis con due punti di vantaggio su Benus. Terzo lo sloveno Bercic.
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Prima classificata nella classifica di coppa del mondo 2013
Jessica Fox, seconda la ceca Katerina Hoskova
e terza Rosalyn Lawrence
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Domani ultimo epilogo con C2 e donne sedute.
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