meno 1 - Venerdì si inizia



Gli inglesi sono proprio precisi e pignoli. Sul campo di gara ci sono due grossi contenitori che servono per il primo soccorso, poi tre rossi bottoni in bella vista  che devono essere schiacciati  in caso di necessità per bloccare il flusso dell’acqua sul canale. Gli allenatori per accedere nella parte interna del percorso devono indossare il salvagente. Manca solo che ci facciano mettere anche il casco e  coltello ad estrazione rapida con corda da lancio a mo’ di guida rafting, così Davide Alemanni sarà contento che mi tengo esercitato e sarò pronto per l’aggiornamento guide V livello.
Altra particolarità è l’acqua di un intenso color verde. I sudditi di sua maestà,   ci mettono degli additivi per tenere lontano le alghe. A proposito l’avete vista l‘87enne regina guidare personalmente la sua Jaguar? Spettacolo! 

da sinistra Böckelman, Aigner, Schubert, Dorfler e Grimm
Ieri ho seguito l’allenamento dei k1 tedeschi. Hanno fatto tecnica scendendo con l’allenatore Thomas Apel che li riprendeva. E’ un gruppo molto unito e sul social network per antonomasia hanno creato una pagina “Kajak Herren Team Deutschland” il loro motto è: Wir sind das Kajak Herren Team im Kanuslalom. Unser gemeinsames Ziel ist es, bei den Olympischen Spielen in Rio 2016 die Goldmedaille zu gewinnen!” che tradotto in italiano dice praticamente che sono una squadra di kayak e il loro obiettivo comune è vincere la medaglia d’oro alle  Olimpiadi di Rio 2016. Per la verità di medaglie questo gruppetto formato da Alexander Grimm, Sebastian Schubert, Fabien Doerfler, Hannes Aigner e Paul Böckelmann, ne hanno già vinte parecchie. Partiamo dal primo che è Campione Olimpico a Bejing 2008, nato ad Augsburg nel 1986 ed è innamorato di Elena Ganter una bionda dagli occhi azzurri. Grimm non è presente a Cardiff perché i tedeschi possono mettere in acqua solo, si fa per dire, 4 kayak uomini onore che spetta ad altre poche nazioni tra le quali l’Italia, Repubblica Ceca, Slovenia. Schubert è una certezza nel senso che è quasi sempre piazzato, anche agli ultimi europei si è messo al collo il bronzo. Lui è nato ad Hamm e lo scorso anno si è sposato con Heike la sua fidanzata storica. Ultimamente l’ho visto molto tirato speriamo solo che regga tutta la stagione che quest’anno è assai lunga e impegnativa. L’anno scorso era stato proprio Sebastian a vincere l’esordio di Coppa qui a Cardiff con una gara perfetta sotto ogni punto di vista nonostante un ventaccio che l’aveva penalizzato non poco. Aigner lo conosciamo tutti, bronzo a Londra, anche se non ha iniziato bene la stagione con i campionati continentali finendo al 18esimo posto quindi fuori dalla finale. L’anno prima era stato terzo nella gara vinta da Molmenti a casa sua e cioè ad Augsburg. Ieri però l’ho visto pagaiare molto bene. Di lui mi piace il suo stile essenziale e la fluidità nell’azione di propulsione. E’ sicuramente uno scivolatore sull’acqua grazie alla sua mantenuta centralità  in ogni azione dello slalom. Il più giovane tra loro è Paul Böckelmann dal nome di battesimo inglese più che tedesco, classe 1987 e domani compie 26 anni.  Nato a Dresden ed è uno studente impiegato nell’esercito. Tre anni fa fu terzo in coppa del mondo ad Augsburg e terzo qui l’anno scorso. Il suo risultato più prestigioso è sicuramente l’argento agli europei 2012. Anche lui come Grimm e Dorfler è un appassionato free rider con il kayak. Nel 2010 al WM Sickline Ötztalf finì nono, fece meglio l’anno successivo vincendo il bronzo nella gara che ha visto il trionfo di Grimm.
Non ha uno stile da imitare nel senso che è molto particolare scattoso e molto ritto quanto pagaia. E’ un tipo comunque simpatico dal sorriso accattivante. Ho tenuto per ultimo Fabian Dorfler, campione del mondo 2005 in Australia. Lui è la fusione tra  canoa e ogni sua forma praticabile. Tanto per restare in tema anche la fidanza se l’è presa, passatemi questo termine maschilista al mille per mille, ma sapete bene che non lo sono,  tra le canoiste. E’ andato in Australia per trovare la sua Rosalyn... la sua fotocopia. Innamorati come due piccioncini su una canoa!  A parte tutto ciò a guardare Dorfler si impara sempre: un mago con la barchetta da slalom, sembra un ballerino di danza classica, con i suoi brisé e ou  pas de bourrée e alla fine della prova da uomo di gran classe ci fa impazzire con le sue spettacolari réverénce!  

Occhio all'onda! 

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