Padre della Patria o Salvatore della Patria



Il rituale di: inchino, bicipite, testa, canoa per Super Cali si è ripetuto magicamente ancora. In Spagna ha messo assieme una serie di azioni che hanno avuto come elemento portante la semplicità e forse è stata la vittoria più bella ed emozionante di sempre. Vittorio Emanuele II di Savoia aveva l’appellativo di “Padre della Patria”, mentre il nuovo re dei K1 è il “salvatore della Patria” e tanti ci gongolano sopra: lui porta a casa le medaglie e così al resto non ci pensiamo più, anzi...va tutto bene, alla faccia di chi ci critica.
Sul podio canta fratelli d’Italia a voce alta e quando si arriva al “Si” finale alza il tono e il pugno si eleva al cielo. Bravo Super Cali continua così per la tua strada che si sta dimostrando vincente: tu e il tuo tecnico di società a tue spese in Australia e in giro per il mondo, il resto non conta.
Un’altra vittoria annunciata è quella di Maialen Chourraut nel kayak femminile. Poco prima della semifinale mi ha confidato che si sentiva nervosa come sempre. Le ho detto che era un buon segno, importante è utilizzare quell’energia in senso positivo. Mentre scendeva, tra le urla della gente e i compagni che le correvano appresso, pensavo alle mille discese che le ho visto fare nell’assoluto silenzio di un canale ghiacciato, innevato, ventoso, soleggiato, piovoso, tenebroso, primaverile, estivo, autunnale, ma sempre e comunque con il sorriso. Belle anche le parole del suo papà, un tipo piccoletto, con gli occhiali che parla basco e di lavoro fa il libraio e di tempo per meditare ne ha molto: “pensare quanto bisogna lavorare per salire su quel podio e quanta convinzione ci vuole, mi fa ora un certo che”. E in effetti, quel saggio uomo, ha proprio ragione, ma la fatica dei primi porta gloria, la fatica degli ultimi solo sudore. La convinzione è un sogno che tutti noi ci portiamo dentro, bisogna crederci per concretizzarla.
Guardando in modo particolare le donne non riesco a capire perché alcune di loro cercano a tutti i costi il contatto con il palo per fare la rotazione o per cambiare direzione. Il percorso aveva 15 porte singole e solo 6 doppie. Finalmente ci si sta adeguando alle nuove regole, ma la gran parte degli atleti devono ancora adattarsi bene.
Grandissima prova del ceco Stanislav Jezek nella canadese monoposto. Leggero e abile come un gatto, ha 34 anni è sposato e ha due figli, un mago dell’informatica, ha vinto sei medaglie ai campionati del mondo, ma qui ci ha deliziato con gesti eleganti e una grande interpretazione del tracciato che lo ha visto in costante accelerazione. Non arriva a 70 chili tutto compreso e supera il metro e ottanta, ma quando ti stringe la mano devi stare attento perché te la stritola con estrema facilità. Il suo tempo in semifinale gli avrebbe regalato il settimo posto nel kayak uomini. Alle sue spalle Tony Estanguet a 4,24 e questo ci fa capire il valore della prova del ceko che da sempre vedo pagaiare su una canoa di colore viola.
Skantar/Skantar salgono sul gradino più alto del podio della canadese doppia con un gesto di rabbia nel giorno dell’abdicazione dei gemelli Hochschorner
La ragazzina dagli occhi di ghiaccio ha vinto nella canadese monoposto dopo aver sfiorato l’accesso in finale nel kayak, il futuro è nella sua pagaia e nel suo sorriso.

Domani si vola Munich, poi si va ad Augsburg dove ci sarà la mia casa mobile ad aspettarmi con annessi e connessi, così potrò complimentarmi di persona con Raffy che a Bratislava ha fatto un gran bene tra onde, bagni, eskimi, amici e tanti sogni.

Occhio all'onda!


tutti i risultati su:http://www.123result.com/LiveSeu.aspx?EventId=151&User=siwidata&Season=CS_2010

___________________________________________________________________________________
nelle foto - Le ombre di Maialen e Ettore
Il podio della canadese monoposto femminile: a sinistra Dana Dukatova, Jessica Fox e Leanne Guinea

Commenti

Post più popolari