Test Canoe - Compromesso o scelta drastica?


Un’altra bella e produttiva giornata di TEST qui a Bratislava sul canale di Cunovo. Il sole è sempre cosa piacevole per un canoista e il freddo si è fatto sentire decisamente meno: condizioni ideali quindi per provare al meglio i numerosi kayak a nostra disposizione.

La mattina è stata dedicata a testare e comparare due modelli: la “Toro EVOlution” di Galasport e la “Ego” di Vajda.

La prima è, come dice la parola stessa, l’evoluzione della Toro. Forse è giusto ricordare che con la “Toro” il tedesco Alexander Grimm ha vinto i Giochi Olimpici di Bejing 2008 e l’australiana Jacqui Lawrence, sempre in Cina, si è portata a casa l’argento fra le donne e subito dopo ha appeso la canoa al chiodo, sapendo che forse meglio di così non avrebbe più potuto andare. Sempre con la “Toro” Andrea Romeo ha vinto l’Europeo Under 23 nel 2008 a Solkan (Slovenia) ed è sicuramente una barca usata da molti top paddlers in the world! Con la versione successiva “Evolution” il transalpino Boris Neveu quest’anno a La Seu d’Urgell è arrivato secondo. Quindi possiamo dire che i natali hanno fatto storia e la figliolanza ha credenziali di tutto rispetto.
La prima sensazione che si ha pagaiando su questa barca è l’estrema stabilità. Il volume è stato aumentato sul fondo dello scafo e permette così un miglior galleggiamento. Tutto ciò avvantaggia nella prima parte di una risalita, ma perde in fase di rotazione. Maggior stabilità e maggior equilibrio portano ad una conduzione sicura e senza sorprese inaspettate. Si adatta bene a condizioni di acqua molto impegnativi e la sua galleggiabilità sicuramente si fa decisamente sentire. Vladislav Galuska, il titolare dell’azienda Galasport, ci ha spiegato così la sua filosofia di base per questo modello:”parto dall’idea che su un percorso di slalom è importante avere su ogni zona un buon tempo, non il migliore in assoluto. Questa canoa, non ti permetterà di avere il miglior intermedio, ma sommandoli ti accorgerai che il risultato complessivo sarà eccezionale. Per fare questo devi avere uno scafo che ti dia la massima sicurezza e confort”. Ovvio che tutti cercano di tirare l’acqua al proprio mulino, anche perché non ho mai sentito dire da un produttore o da un disegnatore di canoe che quel modello, l’ultimo, va male. Tutte le evoluzioni girano meglio e sono più veloci! Purtroppo non è sempre così.
Della “Toro Evo” esiste anche la versione specifica per pesi leggeri la “Toro Piko”, anche se Galasport in relazione al peso offre la possibilità di specifici adattamenti. Sono cinque le scelte di costruzione. Per tutte la resina utilizzata è epoxi. Si parte dalla più economica: Diolen ottimo rapporto prezzo-qualità per un giovane. Quindi la Mixt, seguita dalla Flexible, tutte e due ottime per allenamento. Mentre la “Profi” è già una versione gara anche se per competizioni d’alto livello è consigliata la costruzione “Carbolight”.

Della “Ego” abbiamo già parlato in parte ieri, l’unico elemento emerso in più nei test di oggi è la duttilità nel passaggio da zone di acqua facile a zone di acqua difficile senza particolari difficoltà. Lo scafo offre una buona stabilità, ma decisamente inferiore se paragonato alla “Toro Evo”, superiore rispetto alla Kapsl. Tutto dalla vita non si può avere, la “Ego” potrebbe essere un buon compromesso anche se non sempre questa opzione lascia soddisfatti i palati più esigenti. Forse nella canoa come nella vita i compromessi non portano lontano, lasciano l’uomo tranquillo sollevandolo dal peso di una scelta drastica che però può rivelarsi a volte l’arma vincente.

Occhio all’onda! Ettore Ivaldi

fine 3^ parte … prosegue

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