ICF Canoe Slalom Coaches Symposium – 3rd day


Dopo una piacevole serata in ottima compagnia degustando le specialità culinarie del posto servite con ottimo cabernet, si riprendono i lavori e la mattinata si fa interessante perchè ci si rende conto che la spada di Damocle che pende sullo slalom è sempre incombente: cosa si può fare per spingere fuori dal tunnel il nostro sport o meglio come richiamare l’attenzione di grossi sponsor?
Dal punto di vista dei regolamenti non ci sono grandi cambiamenti da fare, visto che, a detta di molti e constatando gli alti numeri di gradimenti televisivi alle olimpiadi, lo slalom è decisamente già interessante ed emozionante con questo format. Si cercano allora soluzioni sulle quote numeriche di partecipazione alla Coppa del Mondo e sulle opportunità che questo evento può offire. Arricchire il numero di gare di Coppa da 3 a 5 sembra un aspetto interessante. Guardando al passato, per la verità, avevamo già sperimentato questa formula che aveva messo in luce, però, diversi buchi sul numero di atleti che potevano partecipare a tutte le gare in quanto le spese da sostenere per una Federazione diventavano troppo onerose.
Si cerca anche la soluzione nel programma gare per i campionati del mondo, che ora è lasciato alla discrezionalità dei vari comitati organizzatori. Su questo punto però si sottolinea l’importanza di riportare la gare a squadre all’ultima giornata su un percorso che esalti questa affascinante prova e che rimane, malgrado tutto, purtroppo ancora inesorabilmente fuori dal panorama olimpico.
La tendenza e la richiesta è decisamente orientata sulla professionalità delle figure che operano nel settore ecco quindi che, nel giro di pochi anni, si vorrebbe arrivare ad un “Comitato tracciatori gare”. Attualmente la situazione è molto complessa, infatti per disegnare un percorso in gare di Coppa del Mondo bisogna essere allenatori e contemporanemanete giudici internazionali. Mentre per i Campionati del Mondo la commissione è il Bording ICF dello slalom.
L’attenzione poi va sulle quote atleti ammessi a partecipare alla Coppa del Mondo. Si deve trovare un compromesso per gli organizzatori e per mantenere alto il livello della competizione.
Tante idee che si intecciano, proposte, suggerimenti, analisi di dati statistici, calendari gare che possano venire incontro alle diverse esigenze, ma che devono sempre fare il conto con una realtà politica internazionale molto complessa.
Si pensi che l’ICF congloba cinque discipline diverse di cui due olimpiche: lo slalom e la velocità. E’ indubbio che ci sia un occhio di riguardo per quest’utlima specialità che alla Olimpiadi c’è dal 1936.
L’ICF però, secondo il mio modestissimo avviso, dovrebbe rendersi conto effettivamete che le due specialità a cinque cerchi vanno su binari diversi per una infinità di motivi. Non bisogna pensare che una possa essere di limite all’altra, anzi dovrebbero rafforzarsi a vicenda.

I saluti sono sempre accolti con duplicità di sentimento: il piacere e la voglia di tornare a casa che si unisce all’amarezza di andare via consapevoli che forse tre giorni di lavoro non possono portare a miracoli, possono però essere di stimolo e di riflessione per tutti, con la speranza che step by step le esperienze portate possano essere di forte contributo al movimento.

Occhio all’onda! Ettore Ivaldi

Bratislava, 29 novembre 2009
ICF Canoe Slalom Coaches Symposium – 3rd day

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