Europei Junior e U23 protagonisti di questa settimana di luglio



Il  canale intitolato alla memoria del suo inventore nonché progettista Ondrej Cibak quando si veste a  festa, e cioè durante le gare di slalom,  ha un elemento inconfondibile  molto particolare che tra le altre cose mi riporta indietro nel tempo quando giovinetto venivo da queste parti per allenarmi e per gareggiare. Eravamo intorno alla fine degli anni ’70 e per passare la frontiera ci volevano parecchie ore perché ti facevano tirare fuori tutto dal pulmino oltre al fatto di scaricare  canoe  per controllare ogni minimo particolare trasportato. Si doveva dichiarare dove si sarebbe andati, a molte volte serviva la lettera di invito della federazione stessa per quella gara che ti faceva evitare qualche lungaggine, ma non era detto. Si dovevano comperare i buoni benzina alla frontiera e certo non potevi sgarrare perché rischiavi di restare a piedi se per caso sbagliavi strada e facevi più chilometri di quelli programmati. Eravamo nella Cecoslovacchia comunista che aveva subito tra il 20 e 21 agosto del 1968 l’invasione delle truppe del Patto di Varsavia, mandando in fumo il tentativo di Alexander Dubček per fare uno stato socialista dal volto umano. Poi sappiamo tutti com’è andata  a finire la storia moderna: oggi la Repubblica Slovacca è una grande e bella nazione e la canoa  slalom è sport d'orgoglio nazionale,  un vero e proprio simbolo grazie ai risultati che dal 1996  ottengono con costanza impressionante.  
Dicevo di cosa caratterizza questa gara in maniera decisamente unica e sono le bandiere che puntualmente vengono fissate sui due ponti che attraversano il canale slovacco. Sul primo ce ne sono 7 e sul secondo 6 e tutte riportano il logo del "Kanoe Tatra Klub" di Liptovsky Mikulas che ha una tradizione nata nel 1946 mentre le prime gare di slalom sono datate 1956. Un tuffo nella storia del nostro sport che inevitabilmente per noi vecchi e attenti alle tradizioni ci fa ancora più apprezzare le gesta di questi nuovi eroi della pagaia. Tanta bella gioventù che con il sorriso e con la spensieratezza dei loro pochi anni di vita ci regalano momenti magici e  indimenticabili. L’esperienza che si vive con loro è unica e ha la capacità di dare vigore e forza non solo a noi, ma a tutto il movimento dello slalom.

Le classifiche certamente sono importanti perché premiano il lavoro di un’Italia più che mai attiva e di una nazione che unita sa portare questi ragazzi a realizzare i loro sogni, ma il sorriso dei nostri giovani atleti uniti ai momenti assieme sono la vera linfa per vedere il futuro in maniera molto positiva.

Occhio all’onda! 



 
Raffy @photo


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