C2 che bella barca!

Ricevo questa foto da Carlo Alberto Cavedini e pubblico
Oggi in sala video ho ricevuto un lungo applauso dai colleghi tecnici. Il motivo è molto semplice: ho aperto due tendoni laterali permettendo  all'aria di entrare, creando così immediatamente una piacevole sensazione di fresco.  Gesto semplice, ma che presumeva  pure dei rischi partendo però da un presupposto essenziale: avere iniziativa!  Molte volte questo sostantivo femminile è completamente ignorato da molti a discapito di chi viceversa ne ha troppa e che si trova costretto a fare più del dovuto.

Il C2 misto (un uomo e una donna) è la sublime combinazione di forza ed eleganza che porta ad un gesto affascinante  e nello stesso tempo unico.  La barca lunga identifica più di qualsiasi altra specialità  l’identità di  un paese facendoci immedesimare in essa. Il C2 misto fece la sua prima apparizione nel 1955 al mondiale di Tacen e proseguì fino alla prova iridata di  Bala nel 1981, poi un’interruzione di 36 anni per riapparire in Francia nel 2017. Per gli Under23 e per gli Junior viceversa quello di Cracovia in questa specialità sarà la terza edizione dopo Bratislava 2017 e Ivrea 2018. In genere questa accoppiata sportiva tra i due sessi è spinta parecchio dal CIO, tanto che nella sessione esecutiva di ben due anni fa del massimo organismo sportivo internazionale sono state introdotte per Tokyo 2020 gare miste per judo, tiro con l’arco, triathlon, tennistavolo,  ma non solo, infatti anche nell’atletica leggera, regina delle attività olimpiche, ci sarà una 4x400 mista così come per il nuoto con la 4x100. Nello slalom invece sembra andare avanti una linea che ancora una volta si discosta da quella che le altre disciplina stanno portando avanti, infatti l’impressione è che se le medaglie aumenteranno per la canoa saranno quelle dell’Extreme Slalom e non con il C2 misto.  Canoa Slalom quindi fuori dalle righe… come sempre, seguendo una strategia del tutto personale.

Giornata più che positiva per i colori azzurri infatti quasi tutti giovani atleti junior dell’Italia hanno raggiunto l’obiettivo minimo prefissato e cioè quello di entrare in semifinale. Peccato solo per Tommaso Barzon che per un tocco di troppo chiude qui la sua esperienza iridata.

Occhio all’onda! 


Il vero Amore lo si porta in spalle!




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