Ready? Go!

Ho mangiato una discreta paella  mente aspettavo la connessione da Lisbona a Frankfurt, certo nulla a che vedere con quella che preparo io sotto l’attento sguardo di Amur e seguendo minuziosamente le indicazioni ricevute dall’amico fraterno Albertone Tonello, maestro in cucina, raffinato sommelier, sapiente narratore di prelibatezze culinarie e diciamo anche appassionato pagaiatore di un tempo felice sull’Adige. Mi diletto a preparare quel  riso colorato di giallo e dai mille colori, profumi e sapori  nel  giardino di casa per la delizia dei miei commensali... spero! Avevo acquistato tutta l’attrezzatura quando allenavo la squadra iberica. A La Seu d’Urgell c’è un negozio che vende solo pentole di ogni dimensione e oggetti vari per preparare al meglio questa “comida” popolare che si degusta con la “sangria” seduti attorno ad un tavolo e dove la vita prende il gusto della storia, i racconti si colorano e si fissano nell’immaginario di chi in quel momento vuole condividere esperienze ed emozioni. A volte semplici aneddoti di quotidianità o divertenti racconti, a volte tragedie amorose, drammi famigliari o, il più delle volte, solo per idealizzare un futuro fatto di amicizia, viaggi e speranze.
Si arriva, qualche volta, a vedere le luci dell’alba, prima di bere l’ultimo bicchiere e magari prima di finire l’ultima cozza che se pur fredda con un po’ di limone si mangia ancora volentieri.  Certo è che alla fine ci si alza contenti, sereni e se pur distrutti da sì tante leccornie e col risveglio della luce si andrà ad affrontare la vita di domani con tanta energia. 

Arrivati a San Paulo,  dopo peripezie dell’ultimo minuto e  alcuni giorni in attesa per la partenza, attraversiamo la città con il bus per trasferirci  dall’aeroporto di Campinas a Guarulios. Questa città l’ho sempre vissuta di passaggio tra un volo e l’altro tra una attesa e una partenza, però ogni volta mi sconvolge pensare che tanta gente possa viverci. Le case sono grattacieli  che ti rubano la vista e l’aria, le strade, autostrade, la gente che non cammina, corre da un mezzo all’altro per andare non so dove per trovare non so cosa.  Io sono convinto che, se per non so quale balorda causa dovessi mai finirci a vivere,  inizierei a correre per arrivare il più lontano possibile.  A San Paulo mi prende sempre l’angoscia. 
Per fortuna per il momento è solo una meta di passaggio per cambiare mezzo o direzione così cinque ore più tardi con Ana siamo in volo per l’Europa: destinazione XXXesima Olimpiade con annessi e connessi!

In Brasile ho lasciato un gruppo di ragazzi che stanno lavorando duro e che ora sono nelle mani di Guillermo Diez Canedo, il tecnico che ho voluto con me in questa avventura. Io sono partito con Ana Satila Veira poco più che sedicenne che a metà marzo aveva sorpreso tutto e tutti vincendo i campionati Pan-americani, vittoria che ha significato la qualificazione olimpica. Insomma tutto questo giro di parole per dire che ormai ci siamo, l’avventura a cinque cerchi 2012 è arrivata nella sua ultima tappa finale. Ci pensavo ieri mentre salivo al volo sull’aereo, ahahhaha salire al volo sull’aereo bella questa!  e mi dicevo caro Ettore ormai quello che è stato fatto è fatto e in un battito di ciglia mi rivedo scendere dall’aereo che mi riporterà qui. Tutto correrà velocemente, lo so perché l’ho già provato, e non sembrerà di aver vissuto quello che andremo a vivere da oggi in avanti. Saremo presi dalle mille cose da fare, saremo presi dalle gare e dagli allenamenti. Rincorreremo il tempo per battere il tempo, poi fisseremo tutto nella nostra mente e cercheremo di condividerlo perché penso sia importante per crescere, per migliorare, per godere di emozioni forti che se solo trasmesse si trasformeranno da vita vissuta in storie che forse un giorno racconteremo ai nostri nipoti. Oggi ci accontentiamo di scriverle poi ai posteri il piacere di leggere  e fantasticare. Che si dia inizio quindi  all’avventura, signore e signori benvenuti a Londra 2012 e se mai vi ponete domane noi saremo qui a cercare di rispondere e se invece vorrete condividere l’avventura allora fatevi avanti con qualche scritto, vanno bene anche i segnali di fumo!

Occhio all'onda!


Commenti

  1. ¿Los Juegos Olímpicos son dentro de dos meses? No... son mañana!

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