Praga un esempio da prendere come modello

Le squadre lasciano Praga dopo la terza tappa di Coppa e prendono strade diverse. C’è chi corre a Foix per i campionati del mondo di categoria e chi si concede una pausa prima di riprendere l’attività per la seconda parte di stagione, che sarà comunque lunga e dispendiosa. Una cosa però è certa, che tutti lasciano la capitale ceca con il sorriso e con la consapevolezza che la settimana passata qui e in modo particolare il lungo week-end di gare, ha fatto un gran bene alla canoa mondiale. I particolari, i dettagli, l’impegno e il coinvolgimento sono sotto gli occhi di tutti,  da qui parte un messaggio chiaro a chi non ha voluto essere presente: così ha senso la Coppa, così si organizzano le gare per dare la giusta gloria ad uno sport che ha voglia e ha il desiderio di imporsi all’attenzione pubblica e non solo in terra Ceca! C’è necessità di cambiare, c’è bisogno di dare ossigeno, c’è bisogno di avere gare con il pubblico, con sponsor che usano questi eventi per farsi promozione in modo diverso, perché solo la canoa può offrire questa cosa!!!

Dobbiamo inserire urgentemente lo slalom short il venerdì, il sabato dedicarlo tutto allo slalom e la domenica al kayak cross. Ridurre i tempi morti nelle finali, aprire i canali YouTube in modo tale che si possano seguire le gare senza costi. Ci vogliono tracciatori capaci di disegnare percorsi come quelli visti qui, perché possono cambiare letteralmente le sorti di una gara. Come fare tutto ciò è semplice: ci vuole una regia unica che gestisca tutte e 5 le tappe di Coppa, che offra una show itinerante unico. Offrire cioè un prodotto di alto livello che abbia una logica precisa, degli obiettivi comuni. I comitati organizzatori devono mettere a disposizione solo gli spazi e la collaborazione in loco, ma la macchina deve essere unica, testata e professionale. Quando si segue la Coppa del Mondo di sci quasi non ci si rende conto di dove si svolgono le gare, c’è un format unico, un main sponsor, uno show che si ripete ovunque esso sia. Questo dobbiamo fare e non lasciare solo ai poveri organizzatori il  compito di provvedere a quanto ICF richiede, che, il più delle volte, è assurdo e non porta a nulla.  Parlando con Meritxell Rodríguez, che è responsabile dell’organizzazione a La Seu d’Urgell oltre ad essere membro ICF Slalom Boarding, è emerso il fatto che non ci sono località che vogliono organizzare queste gare e per chi si offre è molto difficile ed oneroso farlo. La cosa è comprensibile, ma se invece al posto di fare richieste si offre un prodotto che possa portare dei frutti, allora ci si renderà conto che si farà fatica a contenere le richieste per organizzare gare. Praga lavora molto per questo evento perché é fonte di entrata per far girare un anno di attività con le squadre. Ci riesce grazie al fatto di una loro capacità organizzativa interna impressionante e non aspetta certo ICF per avere spunti o idee. Loro creano, lavorano e guadagnano. In questi giorni hanno sfilato sul percorso politici, ministri, personaggi pubblici, sono andati spot pubblicitari, la televisione ha seguito in diretta l’evento. Guille Diez Canedo, che stava rientrando a casa prima della fine delle gare, ha seguito le finali di kayak cross aspettando l’aereo sui mega schermi delle sale di attesa. Questo significa avere una rete di divulgazione fenomenale, cosa che invece purtroppo non si ha nel resto d’Europa e del Mondo. Ci vuole la volontà di prendere in mano la situazione e ripartire in pratica da zero. Per assistere alle gare si pagava il biglietto che potevi comprare giorni prima ad un prezzo scontato oppure sul campo a 15 euro. C’era anche la possibilità di comprare il biglietto Vip per una cifra di poco più di 100 euro che ti dava la possibilità di accedere ad una zona riservata sulle tribune, avevi la possibilità di pranzare al ristorante della tenda Vip e ovviamente in contemporanea potevi assistere alle gare con  libero accesso alle bevande. Questo è pensare alla grande, offrendo servizi e spettacolo a chi vuole vedere e vivere da vicino una gara di livello mondiale con tutti i confort e con la possibilità  di conoscere i campioni di questo sport che, ogni tanto, quando  liberi da impegni di gara, facevano la loro apparizione per firmare autografi e per scattare fotografie. Grandi campioni come Prskavec, Prindis, Rohan, Chaloupka, Satkova, oltre ad essere stati impegnati nell'organizzazione, erano a turno a disposizione in specifici corner dedicati per stare a contatto con la gente. La settimana prima le sorelle Fox con Prskavec erano state invitate a Brandys, pochi chilometri da Praga, per fare da testimonial e assistere alle gare giovanili che si stavano svolgendo su quello che è stato il primo canale artificiale nell'allora Repubblica Cecoslovacca. Giusto per la cronaca a quella gara, riservata ai giovani tra i 12 e i 14 anni, c'erano al via più di 200 bimbi e vi posso assicurare che il livello è già alto.  Mi viene da chiedere chi ha mai invitato Giovanni De Gennaro a qualche gara? 


Occhio all'onda! 

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