Campionati del Mondo Slalom Junior&U23: lasciamo parlare i numeri
Cala il sipario sui Campionati del Mondo di Foix in Francia Junior, giunti alla loro 26esima edizione e Under 23, che di edizioni ne ha disputate 13. Dalla Francia arrivano alcune note positive, come l’alto numero di partecipanti e alcuni aspetti negativi come la tassa di iscrizione molto elevata, la scarsità d’acqua e tracciati assurdi. È quindi tempo di tirare le somme e dare uno sguardo alle statistiche. Per questo ho chiesto aiuto al mio amico, nonché collega di lavoro, se pur per un altro Team, Guille Diez Canedo, che sappiamo tutti esperto e appassionato di numeri.
Lasciamo quindi parlare i numeri…
- 54 le nazioni al via, incremento rispetto il 2024 di 9 nazioni,
-18 le nazioni che hanno preso almeno una finale,
-12 le nazioni che hanno conquistato almeno una medaglia,
-252 atleti Junior nelle gare di slalom; incremento rispetto l’anno precedente di 46 atleti,
-254 atleti Under 23 nelle gare di slalom; incremento rispetto l’anno precedente di 30 atleti,
-132 atleti Junior nelle gare di Kayak Cross
-135 atleti Under 23 nelle gare di Kayak Cross
- 445 la somma di tutti gli atleti al via
- 173 gli accrediti per allenatori e staff delle squadre
- 168.345 euro incasso per accrediti
- 20 i titoli iridati assegnati nelle gare individuali
- 8 i titoli iridati assegnati nelle gare a squadre
- 48 le medaglie individuali
- 24 le medaglie a squadre
- 72 le medaglie assegnate
- 83,8% gli atleti che sono tornati a casa senza medaglie
- 80,6% gli atleti che non hanno preso finali
- 46,0% gli atleti che non ha passato il primo turno
- 54,0% gli atleti che sono entrati in semifinale di questi il 60% non ha preso finale
- 4 le nazioni che hanno vinto il titolo iridato tra gli U23 e sono: CZE, USA, FRA, SLO. Anche nel 2024 furono 4 le nazioni vincitrici di un titolo iridato: ARG, CZE, FRA, GB
- 3 le nazione che hanno vinto il titolo iridato tra gli Junior: 2 per CZE, POL e ESP anche nel 2024 furono 3 le nazioni vincitrici di un titolo iridato: SLO, CHN, CZE;
- 17 le medaglie vinte dalla Repubblica Ceca tra under e junior, 12 per la Francia, 10 per la Spagna, Inghilterra con 8, Slovenia con 7, Germania con 7, Stati Uniti 3, Italia 2, New Zealand 2, Polonia e Svizzera 1.
- 14 le finali per CZE, seguita da GER 13, FRA a quota 12, ESP e ITA con 9, Inghilterra con 7, SLO e SVK 6, USA 4, ARG e POL 2, quindi SUI, GRE, CHN, BEL, UCK e AUS 1 finale.
Una serie di numeri che ci permettono di fare delle considerazioni e che ci possono dare la dimensione di ogni nazione in vista del futuro. Salta all’occhio vedere che l’Australia ha partecipato a questo mondiale in massa: 18 Under e altrettanti Junior. Con tutti questi atleti il paese dei canguri ha preso una sola finale con Sebastian Montalto, che il prossimo 4 agosto compierà 21 anni ed è allenato da Titouan Dupras. Dalla parte opposta c’è la Cina che si è presentata con un solo atleta tra gli Junior e uno negli Under e ha conquistato una finale. Qualche domanda sulla Cina bisognerebbe porsela, visto che questo paese è in pratica da poco prima del 2008 che ha iniziato ad investire molto, ma fino ad oggi con pochi risultati. Eppure la Cina ha più di dieci canali per la pratica dello slalom ed è addirittura parte integrante dell’ICF a cui ha messo a disposizione personale, uffici e pure diversi dollari. La Cina periodicamente attinge allenatori dall’estero per formare i propri atleti e ha avuto fino ad oggi solo 26 atleti tra gli Under e 61 tra gli Junior ai campionati del mondo di categoria. A livello assoluto i cinesi al via ad un mondiale sono stati 89, per darvi un termine di paragone l’Italia ne ha schierati 98 e la Francia, che guida questa classifica di partecipanti, ne ha avuti 275.
Entrando nei particolari e facendo i dovuti confronti con il passato l’Italia esce da questo mondiale sotto tono rispetto alle edizioni precedenti, decisamente con meno medaglie e meno finali. Nel 2024 e 2023 gli azzurrini conquistarono 5 medaglie in ogni edizione e l’anno precedente 4. Il record assoluto fu nel 2018 ai mondiali di Ivrea con 7 medaglie. Mi viene da pensare che forse questo mondiale non è stato preparato adeguatamente dal team azzurro, c’è stato un solo raduno precedentemente fatto in loco con Lucia Pistoni, Caterina Pignat e Elena Micozzi. Alla base e in buona sostanza si può dire che non ci si dedica alla crescita dei giovani si va avanti con i talenti che portano gloria, voti e costano poco. Organizzare un programma per le categorie giovanili con tecnici a tempo pieno, gli attuali di mestiere fanno altro, strutture e trasferte costa: i soldi ci sono bisogna solo spenderli nella giusta direzione. Io ho lasciato la Federazione perché sia l’attuale direttore tecnico, da casa, che il presidente, uscente, non hanno accettato la mia proposta di investire sui tecnici di Società… ed ecco il risultato! C’è attualmente sull’organigramma un “Responsabile Tecnico Federale Referente Categorie Junior” e sarebbe interessante da lui ricevere un feedback di questi mondiali. Sarebbe interessante e costruttivo capire i motivi perché un'atleta convocata ha preferito rinunciare e tornare a casa oppure perché un'atleta Junior che aveva preso la finale non è partita. Dubbi che ci rimangono su una gestione poco professionale dei nostri giovani del nostro futuro.
A guidare la classifica nel medagliere assoluto, cioè da quando i mondiali Junior sono nati nel 1986 a oggi e il mondiale under dal 2012, c’è la Repubblica Ceca con 211 medaglie seguita da Francia con 154 e poi c’è la Germania con 112. L’Italia di medaglie accumulate ad oggi sono 44.
Occhio all'onda !
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