Francia: chiamata alle... SELEZIONI !
Sono in corso di svolgimento le selezioni per la squadra francese a Vaire sur Marne sul canale che ha ospitato lo scorso anno le gare olimpiche. Cinque giorni di gare per selezionare gli atleti che rappresenteranno questo paese nei prossimi eventi internazionali. Chi è già selezionato per aver vinto una medaglia ai Giochi Olimpici, comunque parteciperà alla cinque giorni di competizioni, non fosse altro per verificare la propria preparazione. Quindi Nicolas Gestin, Titouan Castryck e Angèl Hug possono dire di avere già un posto in nazionale i primi due rispettivamente nel C1 slalom e K1 slalom uomini, mentre la bella Angelina nel Kayak Cross.
Bello il tracciato per il primo giorno di gare disegnato da due tecnici che mettono insieme uno l’esperienza e l’altro la freschezza della nuova generazione; un bravo quindi a Vincent Redon e a Jonas Turmeau.
La prima giornata ha visto impegnate le canadesi uomini e donne alla mattina e i kayak al pomeriggio e già si sono visti i valori in campo.
Il campione olimpico, che lo scorso 30 marzo ha compiuto 25 anni, ha fatto due discese, qualifica e finale, di gran valore vincendole entrambe. In finale non è riuscito a rifare però al volo la 22 finendo lungo per la successiva risalita 23. Errore che gli è costato più di tre secondi, ma, nonostante ciò, è riuscito a vincere agevolmente pure l’atto finale. Nell’osservarlo impressiona la spinta che riesce a dare allo scafo ad ogni pagaiata, oltre al fatto che ha una grandissima abilità ad assecondare, a suo favore, l’acqua, cosa evidente nei passaggi clou, che in questo caso sono stati le combinazioni 8/9/10 - 17/18/19 e quella finale 21/22/23. Nel primo passaggio, che in sostanza riproduceva, in maniera ancora più angolata, quello che già che si era visto per la finale dei Giochi Olimpici, ha modellato con il suo scafo il fluire dell’acqua laddove forma un’onda; arrivato fluido sul cambio di pendenza, ha inclinato la sua canoa verso l’interno e salendo in cima a quella montagna d’acqua ha ruotato il suo C1 dalla livrea bianca rossa e azzurra di 180 gradi per infilarsi sull’onda di ritorno che lo ha portato in carrozza dentro la risalita 10 quella che alle Olimpiadi era nello stesso punto, ma portava il numero 8, e che è costata la gara a Peter Kauzer, divorandola con un solo colpo. Del campione olimpico c’è da ammirare ogni gesto e in modo particolare quando scende su queste acque, dove sembra che nessuno possa competere al suo livello. Per dover di cronaca bisogna anche ricordare che gareggiare senza l’incubo di qualificarsi aiuta parecchio e, osservando le discese dei suoi avversari, si è capito chiaramente che aleggiava una forte tensione. Certi errori sono stati dovuti proprio dal fattore “selezione”. All’arrivo in tanti hanno manifestato il loro disappunto imprecando sulla canoa o prendendosela con la pagaia. Chiari ed evidenti segni di un certo stress agonistico che, ovviamente, ci sta tutto vista la posta in palio.
Nel Kayak maschile Titouan Castryck, dopo aver vinto la qualifica con un tocco alla 24, nella manche delle medaglie ha fatto lo stesso errore di Gestin alla porta 22 che ha voluto ripetere in discesa, visto che in qualifica l’aveva fatta in maniera magistrale. Qui, per anticipare la rotazione su questo passaggio, ha toccato con la coda la 21, quindi si è trovato leggermente sbilanciato ed è finito lungo sulla risalita successiva. Chiude comunque in seconda posizione dietro ad un Anatole Delassus che non ha sbagliato nulla, rischiando non poco nei passaggi 12/13/14.
C’è da dire che il Bretone di Cesson, con un errore finale molto importante, una perdita di almeno 1 secondo e mezzo, è riuscito a migliorare di 1.43 sulla prima discesa.
Bella prova d Mathieu Biazizzo che il prossimo 11 luglio festeggerà le 34 candeline sulla torta del compleanno. Il campione francese, che è stato fidanzato a lungo con Jessica Fox, in coppa del mondo è salito sul podio tra il 2013 e il 2021 sette volte, con cinque bronzi, un argento e un oro, quando cioè a Liptovsky Mikuláš nel 2015 aveva vinto la gara su Hradilek e Kauzer. L’anno successivo Biazizzo si portò a casa la Coppa con una finale a Tacen da cardiopalma. Dopo alcuni anni bui dove non è riuscito a qualificarsi per entrare in squadra, quest’anno sembra rinato. Lo avevamo seguito in Australia dove aveva vinto gli Oceania Championships a gennaio, poi, rientrato in Europa, alla Pyrenees Cup era finito 19esimo e aveva preferito non partire nella finale B. Oggi lo ritroviamo in ottima forma per giocarsi, forse, l’ultima chance per ritornare in squadra.
L’atleta di Epinal ha da recriminarsi solo un banalissimo errore alla porta numero 1 per un tocco impercettibile che gli è costato la vittoria e punti importanti ai fini selettivi. Per il resto la sua discesa è stata un compendio di tecnica ed espressione agonistica.
Due parole bisogna pur spenderle per tutta una nuova generazione di giovanissimi che stanno emergendo, che attirano attenzione su di loro e che hanno il merito di dare uno scossone a tutto il movimento, soprattutto sotto l’aspetto tecnico. Parliamo dei vari Estanguet, Cornu, e Debliquy. Tutti loro hanno in comune che pagaiano in tutte e due le specialità con ottimi risultati. Titouan Estanguet quest’anno gareggerà ancora tra gli junior, ma già mette pressione a tutti i senior.
Nel settore femminile abbiamo assistito ad una bella finale nella canadese con le sorelle Majorie e Doriane Delassus, che praticamente hanno fatto il vuoto alle loro spalle. Nel kayak si conferma Camille Prigent che ha curato la preparazione invernale in Australia, dove aveva ottenuto un terzo posto agli Oceania Championships e un quarto posto agli Australian Open. Camille quindi vince agevolmente, con una discesa pulita e lineare, su Emma Vuitton di oltre tre secondi. Angele Hug, impegnata ovunque, finisce terza a poco più di 7 secondi. Tutte le altre lontane dalla leader.
Complicato il sistema selettivo francese che sommerà i risultati dello slalom con quelli del kayak cross, poi, attraverso una serie di punteggi, si assegneranno i posti in squadra. Ciò che accadrà in slalom potrà essere stravolto dalle gare che partiranno dalla piattaforma, quindi, per il momento, è tutto ancora in gioco e non ci rimane che goderci la giornata di oggi cliccando qui per seguire video e per i risultai un altro click qui! La formula di oggi non prevede qualifica e finale, ma ogni manche vale come gara a sé.
Occhio all'onda !
credit photos to Yves Le Pennec
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