Curiosità in attesa delle gare di fine settimana

 


In attesa del week-end, dove ci saranno gli "Australian Open" e le gare di selezione a Rio de Janeiro, riprendiamo in mano le gare degli "Oceania Championships" per vedere qualche curiosità. 

La prima è quella che l’Australia ha conquistato la quota olimpica nella canadese monoposto maschile, l’unica qualificazione che ancora mancava a questa nazione. Mentre se c’è già il nome di chi rappresenterà l’Australia ai Giochi Olimpici di Parigi nel kayak e nella canadese femminile e cioè Jessica Fox, anche se di dubbi comunque non ce n’erano, viceversa ancora da definire i nomi per il kayak e per la canadese maschile. Nel kayak  Timothy Anderson è in vantaggio su Lucien Delfour considerando che il primo ha centrato la finale, mentre il secondo è finito nelle retrovie, 15esimo, nella semifinale. Inoltre Anderson aveva chiuso in quinta posizione il mondiale londinese dello scorso anno che è valso come prima qualifica olimpica assoluta. L’australiano di anni ne farà 30 il 26 giugno prossimo, mentre il suo diretto avversario per un posto ai Giochi e cioè Delfour di anni ne farà 36 il prossimo 22 dicembre. Per avere il nome definitivo però si dovranno aspettare le gare del prossimo fine settimana, così come per conoscere il nome dell’atleta irlandese della canadese monoposto che parteciperà a Parigi. La sfida ora è rimasta aperta tra Liam Jegou e Robert Hendrik visto che Jake Cochrane non ha più possibilità di qualificarsi considerando che quest’ultimo, nel weekend passato, è uscito di scena nelle qualifiche, mentre i suoi compagni se la sono giocata fino alla semifinale per Hendrik, mentre per Jegou, la gara lo ha visto in finale chiudere al 5^ posto. 

 

In Brasile, dove sono numerosi pure gli europei ad allenarsi e altri stanno arrivando compresa la squadra della Marina Militare al completo, il week-end servirà per definire la squadra che parteciperà prima ai Campionati Panamericani di marzo, qualifica olimpica e poi alle gare di Coppa e alla qualifica olimpica per il Kayak Cross fissata a Praga nel secondo fine settimana di giugno. Saranno tre i giorni di gara, sul canale olimpico di Rio,  a partire da giovedì primo febbraio con due manche con la migliore che varrà da classifica finale. Il venerdì la selezione si disputa su manche secca, mentre il sabato si passerà dalla semifinale per accedere alla finale. Domenica 4 dedicata alla selezione per il Kayak Cross. Alle gare non parteciperà Ana Satila, già qualificata per i Giochi grazie ai due quinti posti ai mondiali dello scorso anno. La forte atleta, che ormai ha preso casa e residenza a Rio, esce da due brutte settimane di influenza con una passata a curarsi in ospedale. Per lei un lento recupero alla normalità e agli allenamenti, prima a secco e poi in acqua. 

Dall’ECA (European Canoe Association) arrivano novità sui regolamenti che si differenziano da quelli dell'ICF (International Canoe Federation). 

Partiamo dalla prima novità e cioè quella che ai campionati continentali si assegneranno le medaglie per il Kayak Cross anche per i Time Trial. 

La seconda novità è che i campioni europei in carica potranno partecipare alla gara Continentale difendendo così il loro titolo conquistato nel 2023. Ci saranno quindi nazioni che parteciperanno con 4 atleti in alcune specialità, queste saranno: 

- la Repubblica Ceca nel k1 uomini visto che hanno il campione europeo 2023 Jiri Prskavec e pure nel Kayak Cross con Ondrej Tunka;

- la Gran Bretagna nel C1 uomini grazie al titolo di Ryan Westley, che tra le altre cose nel 2024 non ha preso squadra, quindi viene ripescato per il suo titolo vinto nel 2023

- la Germania con Elena Lilik campionessa europea C1 donne, sempre la Germania con Ricarda Funk campionessa europea k1 donne 

- l'Ucraina con Vittoria Us nel Kayak Cross femminile. 

La terza interessante novità che tutte le finali in tutte le categorie saranno a 12, precedentemente i K1M si giocavano le medaglie con 15 finalisti e le altre categorie con i classici 10. 

La quarta novità è che le porte da slalom dovranno avere tutte una larghezza di 1 metro e 40 centimetri. Per l'ICF la larghezza può andare da un minimo di 1 metro e 20 ad un massimo di 4 metri.

 Speriamo che prima o poi anche l’ICF prenda esempio dall’ECA per dare valore alle prove a cronometro offrendo pure più suspense e senso a delle prove che fino a questo momento di senso non ne hanno! 

 

Occhio all’onda!

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