Seguiamo le migliori atlete al mondo e scopriamo come si stanno preparando per la stagione 2023

 


  L’inverno è monotono per gli atleti, per gli addetti ai lavori e soprattutto per gli appassionati.  Sicuramene potrebbe essere ravvivato allungando la stagione di gare, partendo da Gennaio e finendo a  Novembre, iniziando dal Continente Australe, per passare nel Sud America, poi Nord America, quindi Europa e finendo in Asia, seguendo l’estate! Un circuito ad hoc che coinvolga tutti o quasi i Continenti.  Invece ci troviamo a perdere il contatto con i campioni che passano molti mesi in sordina e  nell’ombra a preparare una stagione di gare che, se va bene, prevede 5 prove di Coppa, un mondiale e una prova Continentale.
Forse sono solo sogni che puntualmente vengono castrati da chi dovrebbe cambiare veramente le cose! Invece andiamo avanti con il solito tram-tram!

La gara che aprirà ufficialmente la stagione 2023 sarà quella che si disputerà ad Auckland (New Zeland) a fine Gennaio e si parte alla grande con i Campionati Oceanici. La settimana successiva e cioè nel weekend dal 3 al 5 Febbraio di scena invece la prima prova ICF Ranking a Ile de la Reunion sull’isola omonima dove saranno presenti anche gli atleti italiani.  Avremo così le prime gare da commentare, ma in attesa scopriamo che cosa hanno fatto, dalla fine della stagione scorsa ad oggi, i vari campioni che sicuramente saranno protagonisti anche nell’anno Pre-Olimpico.

Iniziamo con il settore femminile.

Jessica Fox, dopo un’altra stagione agonistica da protagonista, è ritornata  in "the land down under" ed è stata impegnata in vari eventi per celebrare le sue vittorie e le sue medaglie. A metà dicembre  ritorna nel Vecchio Continente, o meglio, a Losanna, per impegni nella commissione atleti del CIO e per accompagnare la mamma-allenatrice,  Myriam Jerusalmi Fox, che  viene premiata di persona da Serhij  Bubka con il prestigioso riconoscimento "IOC Coaches Lifetime Achievement Award". Un premio per la sua prestigiosa carriera da allenatrice, ma soprattutto come mentore per la canoa slalom e capace di contribuire ad arrivare ad un "gender equality" anche nella canoa slalom. Jess, la campionessa per antonomasia, sta  curando la sua preparazione, in vista degli eventi più importanti,  a casa sul canale di Penrith dividendosi tra allenamenti in palestra, acqua piatta e canale olimpico. Anche quest’anno la vedremo partire con il numero 1 alle gare internazionali visto che si conferma in testa al ranking mondiali ICF in tutte e due le specialità.
Riccarda Funk, che quest’anno ad aprile compierà 31 anni, quindi due anni più vecchia della grande rivale Fox, è attualmente negli Emirati Arabi con Stefan Hengst e Anna Faber.  Diciamo pure che la campionessa olimpica e mondiale ha iniziata presto la preparazione dopo solo un breve stacco dalla stagione precedente, dividendosi tra sessioni in canoa e impegni per presenziare ad eventi e per ricevere premi per i suoi successi. C’è stata anche l’esperienza di lanciarsi con il paracadute, probabilmente per mantenere alta la sua adrenalina o forse per qualche sfida personale!  La tedesca, che ultimamente è molto social, è precisa e  attenta anche ai lavori fuori dall’acqua e ha una passione per le trazioni alla sbarra con sovraccarico! I tedeschi fino ad oggi hanno lavorato individualmente, molti a casa ad Augsburg, ma andranno presto a La Reunion per tre settimane e poi chiuderanno la preparazione prima delle selezioni con un raduno a Londra sul canale che a settembre ospiterà la prova iridata.
Elena Appel, dallo scorso anno signora Lilik, quarta nel ranking ICF in canadese e 8^ nel kayak, ha usato l’autunno per sistemare alcuni problemi alla spalla. Oggi è ritornata in forma e ha iniziato il cammino verso le selezioni.
Altro infortunio da segnalare è quello in casa inglese per Mallory Franklin (5^ in ranking in kayak e 2^ in C1). La forte britannica qualche settimana fa  durante un allenamento ha avuto un contrattempo (mishap come l’ha definito lei su instagram) che le ha procurato una frattura alla mano destra, costringendola ad una operazione e ad un periodo di forzato riposo.
La Francia, da sempre protagonista anche in questo settore, deve fare i conti con l’infortunio ad un ginocchio per Marjorie Delassus (8^ nel ranking in C1), sembra sciando,  e si sa che questa articolazione, per chi pagaia in ginocchio,  è una cosa molto seria. Restiamo al di là delle Alpi con Camille Prigent (6^ ICF Ranking) che, finita la stagione scorsa è scappata per un mese con il suo grande amore, Michael Smolen, negli States in North Carolina a camminare sulla catena montuosa più antica delle intere Americhe e cioè sui monti Appalachi.  Rigenerata e motivata è rientrata nella sua Patria a Parigi e con Marjorie Delassus ha condiviso intensi allenamenti fino a Natale. Quindi si è trasferita in Nuova Zelanda sul canale di Aukland per restare vicino a Smolen, oggi tecnico della squadra dei "Kiwis", dopo che Campbell Walsh aveva lasciato per rientrare in Inghilterra ad allenare i suoi compatrioti nella terra natia. Lo scozzese, di sangue e di spirito, dopo aver chiuso la grande avventura d’amore su quelle terre, è rientrato vincendo il concorso che la British Canoe Union aveva bandito per sostituire Mark Proctor. Quest’ultimo aveva lasciato il ruolo di allenatore delle squadre  per restare più vicino alla famiglia in espansione ed è entrato a lavorare per Peak. Restiamo in terra australe dicendo che Luuka Jones (7^ ICF Ranking) dopo un 2022 da dimenticare,  problemi con Covid che l’ha debilitata non poco, ha ripreso ad allenarsi e sembra in corsa per Parigi 2024.
Corinna Kuhlne, 9^ nel Ranking, finita la stagione ha completato un ciclo di studi e ha ripreso gli allenamenti ad Ottobre, ma a Parigi, nel corso di un training camp, ha avuto un trauma alla schiena ed è rientrata solamente da una settimana in barca. Sembra tutto ritornato al meglio e presto salirà sull’areo per andare negli Emirati Arabi allenata da Mark Delaney che, dopo lo scorso anno di prova, è diventato il tecnico del settore femminile per l’Austria.
Maialen Chourraut, 10^ nel ICF Ranking,  è alla ricerca della sua 5^ partecipazione olimpica e alla sua 4^ medaglia a cinque cerchi. Dopo tre edizioni da grande protagonista con un bronzo 2012, un oro 2016  e un argento 2020(1), sta curando la preparazione invernale tra le onde del mare di casa. Infatti la fortissima atleta spagnola, sarebbe più corretto dire basca, è tornata a San Sebastian lo scorso anno, dopo molti anni a La Seu d’Urgell,  e alterna allenamenti in mare ad allenamenti sui due fiumi che ha vicino a casa con qualche uscita a Pau per curare la tecnica specifica. Tutto dividendosi tra il suo ruolo di atleta di altissimo livello a quello di mamma molto presente per la piccola Anè. Dopo diverse sperimentazioni Maialen ha deciso che la canoa per il 2023 sarà la « Caipi fins »  di Galasport, mentre ancora qualche incertezza sulla pagaia. Ne sta sperimentando di diverse dimensioni e lunghezze, ma la decisione finale arriverà al termine del ciclo di preparazioni generale di gennaio: da Febbraio i ferri del mestiere saranno decisi dice e  assicura il suo allenatore e compagno di vita Xavier  Etxaniz!
Stefanie Horn, che quest’anno prenderà il via con il pettorale numero 4, guadagnandone 2 rispetto al 2022,  testimonia il grande salto di qualità che ha fatto vincendo l’Europeo 2022, dopo le ultime gare di Coppa  si è presa un periodo abbastanza lungo di riposo attivo tornando dai genitori nella nativa Germania. Allenamenti aerobici in barca da discesa, sugli sci e camminando sulle sue amate montagne hanno caratterizzato il periodo autunnale. Rientrata in barca ad Ivrea da pochi giorni, partirà per la Reunion verso fine gennaio per restarci  4 settimane. Preparazione che si concluderà con una settimana a Londra prima delle prove di selezione, anche se lei, con il suo ranking internazionale ha già il posto in maglia azzurra come sembra sia per Giovanni De Gennaro (4^ ICF Ranking) e per Raffaello Ivaldi (12^ ICF Ranking) -

Guardando l’ICF Ranking salta all’occhio che nel Kayak femminile tra le prime 20 atlete c’è una sola Under 23 che è Eliska Mintalova, 15esima,  della Repubblica Slovacca che con Stefanie Horn ha condiviso il podio agli ultimi europei. Nelle prime 30 sono in 6. Se facciamo il confronto con i K1 uomini nelle prime 30 posizioni ne troviamo 4. Nella canadese uomini 7 e nelle donne 11.

                           … prosegue con il settore maschile

Occhio all’onda! 

Premiazioni a Lousanna nella sede del CIO dove Myriam Jerusalmi Fox è stata premiata da Serhij Bubka con il prestigioso premio: IOC Coaches Lifetime Achievement Award.

 




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