Combinazioni diverse purchè allenate

Si disquisiva sulla porta in retro, ma non sempre questa è la soluzione vincente in determinate manovre e allora mettiamo sul piatto della bilancia le quattro opportunità che si possono avere quando ci troviamo nella necessità di scegliere tra retro (spin), discesa (front), o risalita (up loop), pagaiata indietro (backferry). Analizziamo oggettivamente quali possono essere i vantaggi o gli svantaggi nel fare in un modo o nell’altro la stessa combinazione che ovviamente può lasciare aperta la scelta tra le diverse opzioni. Ci possiamo riagganciare ad esempio a quanto successo a Praga in Coppa del mondo per le combinazione 3/4 e 18/19. Diverso il caso invece di Pau mondiali per 2/3 e 13/14 in cui non si offriva opportunità di scelta se non retro.

1.  La scelta di un passaggio in discesa (forward) ha il vantaggio di:
a) una visione sempre frontale del passaggio
b) velocità elevata
                                    CONTRO:
 a) giro più largo
 b) pericolo si scarrocciare
 c) alta % di penalità


2. La scelta di una retro (spin) in questi casi ha il vantaggio di:
a) fare meno strada
b) minor rischio
                                    CONTRO:
 a) pericolo di fermarsi


3. La scelta di un passaggio in risalita (up around), cioè entrando in discesa nella porta e poi girarci attorno risalendola da fuori ha il vantaggio di:
a) mantenere la velocità;
b) massima sicurezza specialmente per C2 e C1    

    donne.

                                     CONTRO:
a) giro molto più lungo

b) più  strada percorsa

4. C’è ancora una possibilità e cioè usare la retropagaiata (backferry)  che potrebbe avere i seguenti vantaggi:
a) minor strada;
b) mantenimento della visione frontale del passaggio.

                                     CONTRO:

a) difficilmente utilizzabile per le canadesi monoposto specialmente per chi pagaia dal latoin cui si deve spostare la coda. Meglio e più utilizzabile se si pagaia dal lato opposto di dove bisogna spostare la coda;
b) non sempre da ritenere come opzione possibile.

 
Oltre a tutto ciò, prima di optare per una scelta o per un’altra, dobbiamo prendere in considerazione anche la predisposizione naturale dell’atleta per questa  o per quella soluzione. L’allenatore dovrà pure valutare quanto lo stesso slalomista si è allenato per ogni manovra specificatamente,  dove cioè ha più sicurezza nel risolvere il più velocemente possibile quella combinazione.
Certo è che bisogna comunque in allenamento sperimentare e allenare con costanza ogni soluzione, perché al di là della scelta per cui si opterà prima di scendere in acqua, c’è anche da considerare l’eventualità che non si arrivi come desiderato per fare ciò che si è preventivato. Scatta quindi in questo momento la necessità di risolvere il problema nel miglior modo possibile, ecco quindi che sarà fondamentale ritrovare velocemente nella memoria motoria gesti e sensazioni che ci permettano comunque di soluzionare il momento contingente.

Occhio all’onda! 




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