Dove nasce l'errore?
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E' impensabile discendere su un tracciato di slalom con l'idea di non commettere mai errori. In realtà una prova tra i pali è una correzione anticipata di possibili errori successivi. Quindi... dove inizia tutto ciò? Anzitutto, in un atleta evoluto, nasce nella sua mente ancora prima di essere messo in atto, quindi nella sua strategia nell'affrontare una determinata manovra che può toccare l'apice in gara. Infatti l'atleta messo nella stessa condizione in allenamento difficilmente commetterebbe questo sbaglio ancora. Per risolvere questo eterno dilemma, nonché problema, dobbiamo affrontare il tutto dal punto di vista tecnico e cioè allontanandoci dai pali delle porte per mettere in essere quelle manovre di rotazione o cambio di direzione che invece devono essere fatte prima o dopo il passaggio della porta. In sostanza dobbiamo passare la porta pensando in anticipo alla manovra e alla porta successiva usando tutti quegli spazi che stanno prima o dopo il palo. Questo concetto è chiarissimo in una disciplina come lo slalom speciale nello sci alpino, ma lo è altrettanto nella discesa libera. Immaginatevi arrivare in un cambio di direzione a 120 km. all'ora diretti sul palo e pensare di girare. Nello sci, dove non ci sono penalità si va sul palo, ma già con la direzione della porta successiva.
In canoa slalom, se è pur vero che la velocità è inferiore viceversa dobbiamo tenere conto della potenza dell'acqua che ovviamente condiziona il nostro approccio alla manovra successiva.
Proseguiremo a parlare del riferimento visivo che ovviamente anche in slalom assume un aspetto molto importante
Occhio all'onda!
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