...Aspettando i Mondiali di Canoa Slalom - 4


C’è bisogno del pile alla mattina presto per seguire le prime due sessioni di allenamento sul canale. Ci si sveglia con quel frigido che ci ricorda che l’estate sta finendo, siamo agli sgoccioli e ogni raggio di sole in più è regalato. Speriamo, si dice in questi casi, in un bell’autunno! Quindi anche per gli atleti le maniche lunghe sono d’obbligo per evitare sorprese fisiche dell’ultimo minuto. C’è anche chi rinuncia ad allenarsi sul tracciato iridato quando la sessione è troppo mattutina. E’ stato così oggi per Sthephana Hilgertova che ha preferito pagaiare sull’acqua piatta riscaldata a metà mattina da un sole viceversa estivo.
Ieri, a la tarde, ho seguito dietro le quinte la presentazione di “Kayakart” opere artistiche ispirate al mondo della canoa. So che farò contenta Tatiana Cappucci parlando di Armengol Tolsà Badia, nome d’arte Ermengol. Un artista che nasce in Argentina 51 anni fa e solo nel 1985, seguendo le origini paterne, si trasferisce in Catalunya dove trova lavoro e gloria come vignettista umoristico. La sua passione per l’arte è evidente e così , partendo dal presupposto che nulla si distrugge tutto si trasforma… basta avere fantasia… una semplice canoa può prendere vita in tutt'altra dimensione. Un K1 da velocità si trasforma e prende le sembianze di una penna stilografica; certo basta aggiungere il pennino alla punta e il tappo di chiusura sulla coda ed il gioco è fatto. Oppure la lampada di Aladino ben si adatta con le forme sinuose di una canoa da turismo. Una canoa indiana aperta può svolgere anche la funzione di vasca da bagno: quattro piedini e un rubinetto e vi sembrerà un oggetto piuttosto ricercato. Una canoa da discesa dipinta di rosso e con due specchietti retrovisore vi riporterà su una pista di F1. Dipingete di giallo il vecchio Dancer-Perception e sbucciatelo vi sembrerà una gigantesca banana. Se poi unite due canoe da turismo e fate loro indossare uno slip vi riporterà all’essere perfetto che Dio creò, comunemente chiamata Donna! Sempre con il Dancer tagliatelo in due e su un piedistallo prenderà la sembianza di due giganteschi bonghi. Tutte queste opere e altre ancora arredano il Parc del Segre e Seu dando sempre più colore e particolarità a questo mondiale che ormai è alle porte.
Mentre i campioni si allenano, a Ponts, ad una cinquantina di chilometri a sud di qui, i giovanissimi hanno animato un sabato di gare. Tornati alla base sembrano essere ancora più partecipi alle competizioni iridate e soprattutto ancora più orgogliosi di mettersi a disposizione come volontari. Ad un mondiale le cose da fare sono sempre tante e di manodopera c’è sempre bisogno. Sempre ieri distribuzione delle divise, precise informazioni e prove generali per la cerimonia di apertura. A noi non rimane che aspettare fiduciosi.

Occhio all’onda! Ettore Ivaldi - Seu d’Urgell 5 settembre ... a 4 giorni dal Mondiale e a 1.055 da Londra!

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