Coppa del mondo Slalom 2009


Giugno 29, 2009

Oggi la coppa del mondo ci ha regalato un'altra importante pagina di storia. Leggende che avremo modo di raccontare a lungo e che sicuramente riempiranno le serate invernali davanti al fuoco di casa. Fabien Lefevre ha mantenuto la promessa che aveva fatto subito dopo le olimpiadi e così, solo per questione di minuti, è il primo atleta al mondo che conquista due medaglie in due specialità diverse nella stessa finale di coppa del mondo. Infatti prima con il compagno Gargaud sfiora la vittoria nella canadese doppia e si mette al collo un argento non facile e a distanza di poco più di mezz'ora sale sul gradino più basso del podio nel K1 nella gara vinta con estrema facilità e supremazia da Peter Kauzer. Grandissima gara dello sloveno che stacca tutti di ben 4 secondi e vince pur toccando la porta 11. Tocco che ha fatto tremare il papà sulla riva che da sempre lo segue. Anche lui Peter di nome, anche lui un campione nel Kayak maschile sotto la bandiera di Tito. Fu infatti quinto ai mondiali di Spittal in Austria nel 1977 nella gara vinta dall’inglese Albert Kerr. Di quest’ultimo si racconta che faceva le risalite senza agganciare utilizzando il colpo largo per entrare, una sorta di precursore ante litteram dello stile moderno di una disciplina che non finisce mai di entusiasmare. Lo ricordo alcuni ani più tardi a Merano all’ultima risalita al “buco Costantin” dove si infilò sfruttando la corrente e usci per l’appunto spingendosi con la pala sinistra… allora era proprio vero!

La stessa impresa del bianco di Francia riesce al “suddito di sua maestà” David Florence che e' bronzo sia in C2 che in C1.

Altro fatto eccezionale i ben due ex-equo nei K1 uomini. Infatti sul terzo gradino del podio del kayak maschile troviamo Lefevre e Dejan Kralj. I due atleti infatti fanno registrare entrambi un 100,77 + 2 … incredibile? No visto che anche il sesto posto viene diviso fra altri due atleti Molmenti e Walsh entrambi con 104,48! Il nuovo regolamento prevede in caso di stesso tempo l’assegnazione dell’ex-equo, cosa che non era mai successa prima.

Ci hanno fatto vibrare i fratelli Hochschorner che arrivati lunghi alla risalita numero 4 si sono letteralmente incravattati sui sassi per aver fatto la porta precedente in discesa, cosa che neppure i K1 si sono minimamente sognati di fare. Nove lunghissimi secondi piantati su quelle rocce senza un minimo tentennamento di cedere e farsi trasportare a valle. Peter (dietro sinistro) con la pala piantata in acqua a sostenere la barca, ma praticamente sommerso dall’acqua. Pavol neppure ci ha pensato a cambiare lato di pagaiata per venire in aiuto a suo fratello ed è rimasto in equilibrio a cercare un “ecar” praticamente impossibile. Alla fine è la spinta dell’acqua e la loro determinazione a non mollare che permettono loro di uscire da quel brutto inghippo! Ditemi voi se queste non sono grandissime emozioni.

Tutto ciò sarebbe potuto bastare, ma la domenica ci riservava anche l’impensabile eliminazione dalla finale della canadese monoposto del suo l'indiscusso re: Michal Martikan. Il due volte campione olimpico ha sbagliato molto in semifinale e seppur incredulo ha dovuto assistere all'assegnazione delle medaglie da bordo campo. Per le semifinali e finali la partecipazione stima di pubblico è stata di oltre 10.000 persone, che non solo hanno tifato per i beniamini di casa (stupenda la gara della Pichery nel K1 donne), ma hanno anche avuto modo di provare concretamente la canoa grazie al servizio che la federazione francese ha messo in atto per questa manifestazione. Le luci si spengo sulla prima gara di Coppa del Mondo di slalom e ora via a Bratislava per il secondo appuntamento.

Occhio all'onda, Ettore Ivaldi, Coppa del Mondo Slalom Pau

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