La fiaccola ha preso la via di Parigi 2024


 È iniziata l’avventura della Fiaccola Olimpica con la cerimonia di accensione, rispettando l’antica tradizione greca in ricordo del fuoco acceso a Olimpia sull’altare dedicato a Estia, la dea della casa e del focolare. Il rito vuole che la fiamma venga accesa dalla luce del sole, per cui si usa uno specchio concavo che concentra i raggi sulla torcia. A questo punto parte la staffetta olimpica e da tedoforo in tedoforo (il significato di questa parola è proprio portatore di fiaccola) arriva nella città che ospita i Giochi. Questo fino al 2008;  l’anno successivo il CIO decise che la staffetta doveva svolgersi solo in Grecia e nel paese ospitante. La decisione fu presa dopo le molte proteste che caratterizzarono il cammino della fiaccola per Pechino: molti protestavano per le ingiustizie che la Cina stava compiendo nei confronti del Tibet.
E’ solo però dalle Olimpiadi di Amsterdam del 1928 che il fuoco di Olimpia è presente sui campi di gara e da Berlino 1936 si introdusse la staffetta della torcia olimpica. Nel 1984 e cioè per le olimpiadi di Los Angeles, si utilizzò lo stesso braciere che fu usato per l’edizione del 1932 nella stessa città.
L’ultimo tedoforo viene  scelto dal Comitato Organizzatore e assume un ruolo decisamente importante per la risonanza che ha a livello mondiale. Chi rivestirà questo ruolo a Parigi 2024? Sono molto gli sportivi francesi particolarmente amati, quindi si fanno i nomi di Laure Manaudou, Teddy Riner, Renaud Lavillenie, Kylian Mbappè, Kevin Mayer, Martin Fourcade.
Guardando al passato, certamente, il più conosciuto di ogni tempo come ultimo tedoforo è stato Muhammad Ali alle Olimpiadi di Atlanta  nel 1996; già da tempo ammalato di Parkinson, accese, tremante, il braciere, suscitando una grande emozione. Per l’unica edizione disputata in Italia, e cioè a Roma nel 1960, fu scelto Giancarlo Peris, un atleta che non vantava grandi successi sportivi, era un mezzofondista che, recentemente,  era diventato campione provinciale di corsa campestre, ma rappresentava il vero sport dilettantistico e questo fu il motivo della scelta. Peris ha oggi 79 anni vive a Civitavecchia e per 40 anni è stato un insegnante di lettere nelle scuole medie e conserva gelosamente ancora la fiaccola olimpica con cui accese il braciere dopo aver percorso 350 metri e 92 gradini.

Occhio all’onda!


 

Commenti

Post più popolari