Lo sport multimediale

Seguire fin dalle prime battute i Campionati del Mondo di canoa velocità, che si stanno disputando dal 21 al 25 agosto, sicuramente non è facile! Bisogna concentrarsi bene e avere a disposizione  due computer: uno per  i video e l’altro per avere i  risultati che per la verità non sono decisamente in simultanea. Non c’è nessun commento in diretta, nessuna voce che ti accompagna, quindi devi fare un pochino tutto da solo, costruirti la tua giornata per seguire gli atleti che interessano  per avere un quadro generale della situazione.
Le cose si complicano poi se consideriamo il fatto che alcune prove sono valide per la qualificazione olimpica, quindi molto affollate,  e altre invece passano in secondo piano, se pur si assegnano il titolo di campione del mondo, ma fuori dai giochi per Tokyo 2020.
Quindi per gli uomini le gare clou sono quelle del k1 200 metri (bravo Rizza che entra in finale);  k1 e  k2 1.000; k4 500 mentre per le canadesi si parla di C1 e C2 1.000. Per le donne se la giocano in chiave cinque cerchi il k1, k2 e k4 500 metri con il C2 mentre il k1 e il C1 gareggeranno sui 200 metri. Capite bene che il tutto crea un grande confusione che certo non agevola il pubblico ad avvicinarsi alle gare, ma soprattutto a seguire queste fasi delicate che portano la qualifica olimpica.  Bisogna insomma essere dei veri appassionati oppure essere  del settore per riuscire a seguire. Le cose iniziano ad andare meglio solo dal pomeriggio del venerdì con l’inizio della parte più delicata  di tutta la manifestazione e cioè le prove di semifinale e qualche finale nella paracanoa. Il commento, in lingua inglese, certo non si spreca e allora internet per ricercare le storie dei protagonisti e dei loro passati agonistici. Peccato le immagini sono veramente belle e per fortuna che la finale del KL1 200 metri con l’azzurro Farias è stata trasmessa in diretta su Rai Sport. L’atleta della Canottieri Leonida Bissolati di Cremona, residente in provincia di Piacenza, già campione mondiale e continentale, nella finale di questa mattina è arrivato a 75 centesimi dal magiaro Kiss, che ha conquistato il titolo iridato, ma per l’italiano c’è la qualifica sicura a Tokyo 2020. Bravo al pagaiatore,  bravi i suoi allenatori e un abbraccio al mio mitico amico Stefano Porcu direttore tecnico di tutto il settore paracanoa italiano.

Occhio all’onda! 




 

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