La fantasia capace di dipingere le sfumature della vita

Si può fare ogni cosa bene, si può pagaiare, giocare,  ballare e cantare  con grande tecnica, si può essere eleganti e raffinati, si può essere pure casual, sportivi o rock,  ma ciò che eleva dal semplice fare e da’ forza e colore ad ogni gesto, interpretazione, movimento, parola o musica é principalmente determinato dalla  fantasia che il nostro essere sa esprimere.
La fantasia non è per tutti, la fantasia premia gli audaci e i curiosi. La fantasia porta l’arte al massimo compimento. La fantasia esalta la  semplicità e sa regalare non solo soddisfazioni a chi n’è l’autore, ma anche fa godere chi ammirato sa cogliere tanta essenza.
La fantasia è il guizzo che magari ti fa ricamare una passaggio delicato su una porta da slalom, ma è anche un abbraccio conquistato in una folle ronda di Waltz.  Fantasia… magica espressione di libertà che non conosce confini, barriere o limitazioni, capace di accompagnarti sempre nel cammino della vita. Nasce spontanea con la vita,  ma se non coltivata ed allenata ti abbandona e ti lascia un vuoto senza fine. Bella ed  emozionante quando la trovi anche negli altri che magari semplicemente a tempo ti fanno capire che la tecnica è nulla se non condita da cento, mille libertà che arrivano dalla capacità di esprimere liberamente sentimenti e amore senza confini e senza paure. Fantasia è come Raffy ha preparato per noi le patate al forno questa sera.  La fantasia, che può essere capace di salvare una vita,  è quella della maestra Elena Cecchini che rendendo partecipi i compagni di scuola di un ragazzino epilettico  scrive un cartellone su che cosa ogni ragazzo deve fare in caso di attacco. Fantasia è la danza di Alessandro Cipolla che al suo tango oltre ad una raffinata tecnica di base ci mette molto molto di più. Lui quando danza è decisamente in « flow » e il suo muoversi sulla pista è di un’armonia più unica che rara e lo capisci quando Gianni Perina, profondo conoscitore della vita, ti confida che veder ballare Cipolla lo emoziona perché gli regala leggerezza, semplicità e lo stimola a continuare a studiare per migliorare il suo tango. 
C’è chi sa esprimere la fantasia e c’è chi sa coglierla, c’è chi non  sa di averla e c’è chi viceversa sapendo di averla non la sfrutta come dovrebbe. Ecco perché bisognerebbe parlarne di più senza paura e senza vergogna di sbagliare uscendo da quelli che sono quei limiti che seppelliscono pericolosamente la gioia di vivere e non ti fanno esprimere come vorresti.

Occhio all’onda!

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