Ciao Claudio buon viaggio

"ciao gioia" è stato da sempre il primo impatto quando in Dogana incontravo Claudio e poi inesorabilmente mi diceva "Marina che bella donna come sta e la mamma? dille che domani passo a trovarla".  Claudio era così... esprimeva energia in ogni momento senza risparmiare forze  e sempre con quella sua voglia di vivere intensamente ogni momento dedicandosi agli altri con passione e con sincera amicizia. Sorrideva  in ogni istante ad una vita che purtroppo con lui è stata severa in questi ultimi anni.  Ce l’ ha portato via per farlo pagaiare chissà su quali fiumi a noi sconosciuti, ma che un giorno solcheremo assieme al nostro mito  che da sempre per noi era "Estremo" . L’Adige per lui non aveva segreti con quel  modo  tutto suo di scendere sulle rapide cittadine, anche in pieno inverno, disteso sull’acqua quasi  ne volesse far parte integrante: con il suo scafo praticamente rovesciato e solo testa e pagaia fuori dall’elemento liquido discendeva verso valle con infinita tranquillità e gioia.  Pronto a sostenere l’ultimo arrivato per trasmettergli quella immensa passione che ho avuto l’onore di condividere.  Ricordo quando ci siamo incontrati le prime volte per il corso di canoa, tanti anni fa e di acqua sotto in  nostri ponti  ne è passata veramente tanta e con lei mille ricordi di un Claudio gioioso e profondo nei sentimenti veri, concreto con idee e iniziative per il nostro mitico e unico Canoa Club Verona.  Eravamo particolarmente uniti perché Claudio è sempre stato estremamente disponibile proprio nei momenti del bisogno e della malattia. Ci ha sostenuti nelle difficoltà e ha avuto sempre una parola importante nelle decisioni che abbiamo dovuto prendere in particolare modo con la mamma a cui era legato da un grande affetto.  Oggi quindi per tutti noi è un giorno triste, ma lo  affronteremo con un sorriso perché è proprio questo che il nostro amico di pagaia ci ha trasmesso in questi lunghi anni con la forza della corrente.  Grazie Claudio e resterai con noi nei nostri racconti, nelle nostre serate in Dogana, nel nostro navigare l’Adige e nel trasmettere la tua passione alle nuove generazioni. Resterà il tuo sorriso e non ci dimenticheremo la forza  con cui hai combattuto fino all’ultimo respiro  un destino segnato, ma a cui non ti volevi arrendere: un ulteriore insegnamento di vita che ci hai trasmesso nel dolore profondo e che ci fa capire che ogni istante di questa esistenza va vissuto intensamente.

Occhio all’onda! mio caro Claudio 


foto di Carlo Alberto Cavedini 







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