Il suo tetto sono le stelle






Alla sera, da questi parti, si sta bene con la felpa. Durante il giorno è sparito il caldone della settimana scorsa che ha lasciato il posto ad un’aria leggera che inizia a ricordarci che fra non molto cominceranno a cadere le foglie per segnare la fine di un altro ciclo della vita; così come le gare che ci attendono...“ancora dieci giorni e poi è finito anche questo mondiale” mi ha ricordato il papà di Kauzer questa mattina mentre filmava il figlioletto intento ad allenarsi… e noi dobbiamo mantenere l’impegno di dare uno sguardo ai pronostici quindi rimaniamo seduti e vediamo a ritroso la stagione di Super Cali che, come tutti i campioni del mondo in carica, parte tra i favoriti.
Mi è piaciuta una dichiarazioni del friulano dopo il titolo europeo conquistato a la Seu d’Urgell a giugno: “non mi ero reso conto, ma ora sono campione in tutto”. In effetti fino a poche settimane fa deteneva sulla sua testa il titolo di campione italiano, europeo, mondiale e vincitore di Coppa. La Coppa ora l’ha persa anche se c’è da dargli merito di un grande recupero sulla dirittura d’arrivo tanto da ottenere il terzo posto totale dietro a Kauzer (vincitore di due gare su quattro) che ha avuto la meglio su Hradilek ( secondo in classifica generale con una vittoria in casa a Praga e poi con un quinto e un nono posto).
Daniele Molmenti ha curato l’allenamento invernale in Australia praticamente da solo e senza nessuna preoccupazione legata alle gare di selezione poiché era preselezionato. Poi a marzo è andato ad Atene a raffinare la preparazione e a cambiare aria. Si presenta a Tacen il 21 maggio e vince la qualifica su Kauzer rifilando allo sloveno poco più di 2 secondi. In semifinale si perde e rimane al palo per la finale. Solo due settimane dopo ritrova concentrazione e motivazione e vince bene l’europeo. Parte male in coppa rimanendo fuori dai giochi per le medaglie sia in Slovenia che in Francia. In Sassonia, nell’alta Germania, agguanta la finale e chiude al quinto posto a 3 secondi da Bourliaud. Finita la prima tornata di gare si prende una pausa e si ritira sulle montagne di casa per una piccola vacanza. Ritorna a Praga e fa risplendere muscoli e cervello. Chiude, di nulla, in seconda posizione la finale di coppa e risale paurosamente la classifica, ma ciò che più conta ha fatto capire ai diretti avversari che Super Cali è pronto a vendere cara la pelle al prossimo appuntamento mondiale. Per intimorire gli avversari cambia anche caschetto... per fortuna perché quello vecchio con il giro di nastro nero era veramente osceno. Ma chi sono gli avversari più accreditati per spodestare l’italiano dalla corona di campione del mondo?
Il primo è Peter Kauzer che sicuramente è un osso duro da battere anche se ultimamente nei momenti decisivi si è difeso e non ha attaccato come è sua abitudine. Poi vedo gran bene il ceko Vavrilek Hradilek che ha vinto le ultime due gare importanti del circuito e, seguendo il famoso detto popolare, non dovrebbe avere problemi a mettere in sequenza una serie di numeri che lo porterebbero al risultato desiderat! Ok facciamo dell’alchimia, ma a questo punto non ci rimane altro da fare. Poi le sorprese gli out-sider tra cui il giovanissimo Giovanni De Gennaro che quest’anno al suo esordio da senior ha già preso due finali importanti. Con lui ci metto Perskavec che è stato campione europeo junior 2010 e quest’anno è arrivato terzo agli europei senior e poi secondo a quelli junior 2011 dietro proprio allo sloveno Brus che però non sarà al via ai mondiali visto che lascia il posto a Janos Peterlin.

Ho l’impressione di avervi tediato abbastanza per oggi, ci sarebbero da aggiunger altri 20 potenziali vincitori, ma vi lascio e vado a nanna.

Avrei anche voglia di chiamare il mio amico L8 che chissà dov’è accampato questa notte nella sua lunga discesa sul fiume Po. Non lo faccio ho paura di disturbare il romanticismo che sta regalando a tutti noi, ma lo penso nelle sue vie dell'acqua con le stelle che stanno diventando il suo tetto!

Occhio all'onda!


Cunovo, 2 settembre 2011
4 days to XXXIV Slalom World Championships

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