Cosa ci riserva il futuro dello Slalom - What does the future of Slalom hold?
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C’è fermento tra gli atleti e nel mondo che gravita attorno alla canoa slalom, il motivo è semplice: il boarding ICF del settore sta facendo delle proposte per attuare cambiamenti nella formula della Coppa del Mondo a partire dal 2025. Sul fatto che la World Cup necessiti di essere rinnovata concordiamo tutti, perché, come si sta portando avanti da anni e anni, non ha più un vero e proprio senso, non ha una identità spendibile né per gli stessi partecipanti, né per media ed eventuali main sponsor.
Ci sono però questioni formali che, secondo il mio modestissimo parere, non sono state seguite nel rispetto di un sistema sportivo che dovrebbe avere come priorità la funzione di promuovere al massimo il nostro sport in un FairPlay che sembra sconosciuto a molti!
La prima é che queste proposte arrivano da un gruppo, cioè lo Slalom Boarding , che é in scadenza visto che, come tutte le cariche politiche e tecniche, andrà ad elezioni dopo i Giochi Olimpici e più precisamente al Congresso del 7 e 8 Novembre ad Antalya in Turchia. Altrettanto vero è che non vedo nel prossimo futuro grandi cambiamenti in questi ruoli anche se, per logica, ma soprattutto dopo tantissimi anni, venti per la precisione, un rinnovamento dovrebbe attuarsi se non altro per apportare nuove idee e nuova vitalità in tutto il settore, ma c’é assolutamente poco interesse da parte di tutti a cercare di cambiare e rinnovarsi.
Per come la vedo io le nazioni più forti e politicamente influenti non hanno nessun interesse a spingersi oltre, eseguono quanto gli viene dettato dall’alto e si adattano. È una buona strategia per loro, ma in prospettiva e con il mondo che cambia, si dimostrerà alla lunga deleteria. Non promuovere e non sforzarsi di allargare l’attività fuori dal Vecchio Continente, significa limitare le potenzialità di uno sport che non dovrebbe avere confini, dovrebbe estendersi a macchia d’olio viste le possibilità che lo slalom offre a tutti.
Anche le recenti figure degli “advisor” non hanno apportato un grandissimo contributo al settore, eppure avrebbero potuto visto il loro ruolo in pratica di consulenti altamente tecnici.
La seconda assurdità è che queste proposte, che sono state votate all’interno dell' ICF Canoe Slalom Committee, non sono state divulgate perché non c’é l’autorizzazione a farlo da parte del segretario generale: così mi é stato detto. Quindi tutti noi siamo all’oscuro sulle vere novità che, secondo alcune voci, sembrano limitare parecchio la partecipazione alla Coppa e chissà che altro ancora.
La terza osservazione é che tutto ciò é stato fatto da un gruppo di persone senza nessuna consulta generale se non in qualche veloce incontro dopo i vari Team Leaders alle gare di Coppa.
La Coppa del Mondo è nata per volontà e su spinta del movimento atleti. Oggi gli atleti non vengono neppure ascoltati. Una volta, Bill Endicott aveva ideato la Coach Conference in cui si discuteva su tutto. Questo importante momento di confronto non è più stato organizzato. Oggi ci sono delle sporadiche riunioni on line dove si può solo ascoltare e al massimo fare qualche domanda scritta.
- Sembra che si voglia limitare la partecipazione a questo evento ai primi 40 atleti del ranking ICF. Se così fosse allora la partecipazione diventa nominale e non come squadra nazionale. Cambierebbe decisamente l’approccio e c’è da chiedersi se le varie federazioni nazionali appoggerebbero economicamente e tecnicamente gli atleti che prenderanno parte alla Coppa. Se invece non fosse nominale non avrebbe senso avere un ranking e poi mandare altri atleti di quella squadra che magari non sono nelle posizioni richieste.
- C’è l’idea di eliminare le gare a squadre come oggi sono concepite e sostituirle con una prova a squadre mista. Due atleti (un uomo e una donna) della stessa federazione (1 canoa e 1 kayak) scendono insieme. Lo scopo sarebbe quello di avvantaggiare le piccole nazioni e di accorciare i tempi ai Campionati del Mondo. Direi vantaggi ininfluenti, tagliando una parte storica importante del nostro sport.
- C’è la proposta di tornare alla somma dei tempi tra la semifinale e finale, togliendo così la vera emozione che solo una finale secca è capace di offrire.
- La proposta per il format per la Coppa del mondo è usare una manche per qualificarsi in finale, allargando questa ultima prova a 12 atleti.
Ai Campionati del mondo invece si prevede una qualifica che porta in una semifinale a 30 e una finale a 12.
- Il vero punto critico e per me inaccettabile é che tutto questo viene fatto senza una logica futura, manca quella che viene definita nel mondo economico “la vision” . Queste modifiche che risposte hanno a queste domande:
- obiettivi a medio-lungo termine della canoa slalom;
- arco di tempo in cui si dovrebbe concludere l'obiettivo stabilito;
- i valori che si vogliono perseguire;
- quali saranno i vantaggi per gli atleti che parteciperanno alla Coppa del Mondo;
- ci saranno premi in denaro;
- maggior supporto economico;
- ranking per una qualifica olimpica;
Tutte domande che devono avere una risposta prima di attuare i cambiamenti e nel caso in cui ci fossero le risposte valutare se ne vale la pena. Si è pensato all'impatto di queste regole fuori dall'Europa? Il problema che da sempre assilla la canoa e cioé come trasportare le canoe in aereo ce lo siamo posti?
Ridurre il numero degli atleti significa anche, per chi organizza, meno entrate. Dal 2013 al 2023 la media di partecipanti é di 378 in rappresentanza di circa 45 nazioni - Ora significherebbe consentire la partecipazione ad un ipotizzabile numero di 130 atleti quindi un calo di 248 unità che, monetariamente parlando, significherebbe circa 29 mila euro, mantenendo le stesse spese di organizzazione.
Prendiamo poi il fatto che le gare di coppa vengono trasmesse on line da diverso tempo. Dallo scorso anno sono a pagamento. Si é valutato l’impatto di risposta del pubblico? Ci sono dati che ci possono permettere di fare delle valutazioni? Perché si é cambiato?
Penso che ci sia molto da parlare e da confrontarci prima che il nostro sport possa definitivamente uscire dalla scena olimpica, perché se continuiamo di questo passo ben presto ci verrà dato il ben servito e, come si dice a Napoli,… buonanotte suonatori!
Occhio all’onda!
There is excitement among athletes and in the world that gravitates around canoe slalom, the reason is simple: the ICF Slalom Boarding is making proposals to implement changes in the formula of the World Cup starting in 2025. We all agree that the World Cup needs to be renewed, because, as it has been going on for years and years, it no longer has a real meaning, it does not have a spendable identity neither for the participants themselves, nor for the media and any main sponsors.
However, there are formal issues that, in my very modest opinion, have not been followed in compliance with a sports system that should have as its priority the function of promoting our sport as much as possible in a FairPlay that seems unknown to many!
The first is that these proposals come from a group, namely the slalom boarding, which is expiring since, like all political and technical positions, it will go to elections after the Olympic Games and more precisely at the Congress of 7 and 8 November in Antalya in Turkey. It is equally true that I do not see any major changes in these roles in the near future, even if, logically, but above all after so many years, twenty to be precise, a renewal should take place if only to bring new ideas and new vitality to the entire sector, but there is absolutely little interest on the part of everyone in trying to change and renew themselves.
From my point of view, the strongest and most politically influential nations have no interest in going further, they do what is dictated to them from above and adapt. It is a good strategy for them, but in perspective and with the changing world, it will prove to be harmful in the long run. Not promoting and not making an effort to expand the activity outside the Old Continent means limiting the potential of a sport that should not have borders, it should spread like wildfire given the opportunities that slalom offers to everyone.
Even the recent figures of the "advisors" have not made a huge contribution to the sector, and yet they could have seen their role in practice as highly technical consultants.
The second absurdity is that these proposals, which were voted on within the slalom boarding, have not been disclosed because there is no authorization to do so from the general secretary: that is what I was told. So we are all in the dark about the news that, according to some rumors, seem to greatly limit participation in the Cup and who knows what else.
The third observation is that all this was done by a group of people without any general consultation except in a few quick meetings after the various Team Leaders at the Cup races.
The World Cup was born out of the will and push of the athletes' movement. Today the athletes are not even listened to. Once upon a time, Bill Endicott had created the Coach Conference in which everything was discussed. This important moment of discussion has not been organized anymore. Today there are sporadic online meetings where you can only listen and at most ask a few written questions.
It seems that they want to limit participation in this event to the first 40 athletes in the ICF ranking. If that were the case then participation would become nominal and not as a national team. The approach would definitely change and we have to ask ourselves whether the various national federations would financially and technically support the athletes who will take part in the Cup. If it were not nominal, it would make no sense to have a ranking and then send other athletes from that team who perhaps are not in the required positions.
There is the idea of eliminating team races as they are currently conceived and replacing them with a mixed team event. Two athletes (a man and a woman) from the same federation (1 canoe and 1 kayak) would go down together. The aim would be to give an advantage to small nations and to shorten the times at the World Championships. I would say irrelevant advantages, cutting out an important historical part of our sport.
There is the proposal to return to the sum of the times between the semi-final and the final, thus removing the true emotion that only a one-off final is capable of offering.
The proposal for the World Cup format is to use a heat to qualify for the final, expanding this last test to 12 athletes.
At the World Championships, however, a qualification is expected that leads to a semifinal of 30 and a final of 12.
The real critical point and unacceptable for me is that all this is done without a future logic, what is defined in the economic world as "the vision" is missing. What answers do these changes have to these questions:
- medium-long term objectives of canoe slalom;
- time frame in which the established objective should be concluded;
- the values that we want to pursue;
- what will be the advantages for the athletes who participate in the World Cup;
- money prizes, greater economic support;
- advantages on the ranking and for what purpose;
- ranking for an Olympic qualification.
All the questions that must be answered before implementing the changes and if there were answers evaluated if it is worth it. Has the impact of these rules outside Europe been thought about? The problem is that the canoe has always been sat down and what is done to transport the canoe on the plane where we are placed?
All questions that must have an answer before implementing the changes and in the event that there are answers, evaluate whether it is worth it.
Reducing the number of athletes also means, for those who organize, less income. From 2013 to 2023 the average number of participants is 378 representing about 45 nations - Now it would mean allowing the participation of a hypothetical number of 130 athletes therefore a decrease of 248 units which, monetarily speaking, would mean about 29 thousand euros, maintaining the same organizational expenses.
Let's take the fact that the cup matches have been broadcast online for some time. Since last year they have been paid. Has the impact of the public response been assessed? Is there data that can allow us to make assessments? Why has it changed?
I think there is a lot to talk about and discuss before our sport can definitively exit the Olympic scene, because if we continue at this rate we will soon be given the boot and, as they say in Naples, ... goodnight musicians!
OCCHIO ALL'ONDA!
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