Ci siamo...cerimonia di apertura pronta!
Non sarà la sola slalomista Jessica Fox domani a portare la bandiera dell’Australia alla cerimonia di apertura, ma ci sarà una nutrita rappresentanza di campioni dell’acqua che corre a sfilare con il vessillo della loro nazione. Infatti Benjamin Savsek è l’alfiere per la Slovenia, Jakub Grigar con Suzana Pankova per la Slovacchia, Monica Doria per Andorra e Felix Oschmautz per l’Austria. Se per gli Aussi si tratta di una prima volta, per un atleta della canoa slalom, per gli sloveni in realtà si tratta di una conferma perché già a Londra 2012 a portare lo stendardo della sua patria fu Peter Kauzer e nel 2020(1) Tokyo c’era Eva Tercelj. Guardando ad altre nazioni c’è da dire che anche la Slovacchia non è nuova infatti Michal Martikan ebbe l’onore di sfilare alla cerimonia d’apertura di Pechino con la bandiera del suo paese.
Immagino già la faccia di Tony Estanguet quando, seduto certamente in prima fila, a lato di Emmanuel Macron, Thomas Bach e tante altre personalità, vedrà i suoi ex colleghi di pagaia sfilare davanti a lui, consapevole ed orgoglioso più che mai, che i suoi successi con una pagaia in mano lo hanno aiutato ad arrivare lassù dove si comanda e si decidono le sorti dello sport, consacrato grande tra i grandi. Tony Estanguet è stato alfiere per la Francia ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, in una edizione che non lo aveva visto protagonista poiché era uscito in semifinale e non aveva potuto difendere i suoi due titoli olimpici già conquistati rispettivamente a Sydney 2000 e ad Atene 2004. Avrebbe dovuto esser la sua ultima Olimpiade quella cinese, ma proprio per il fatto che era stata una vera e propria sconfitta, morale soprattutto, decise di continuare fino a Londra. Fece bene perché poi nella capitale inglese ritornò al successo e consacrò la sua supremazia in questa specialità. Poi nel 2013 fu eletto membro del Comitato Olimpico Internazionale e da lì fu un crescendo fino ad arrivare alla presidenza del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici di Parigi 2004. Cosa aspetterà nel futuro al 46enne nato a Pau è facile da indovinare, anche se molto dipenderà da come questi Giochi si svolgeranno.
Una edizione che vuole distinguersi da tutte le altre, speriamo però solo in senso positivo, per sostenibilità e innovazione. Devo essere sincero questa ventata di attenzione per l’ambiente si sente parecchio e mi ha influenzato non poco: quando vado a lavarmi le mani per asciugarmi uso una sola tovaglietta di carta, prima magari ne usavo due senza pensarci, e prima di farlo sgocciolo più volte le mani sul lavandino. Anche quando finisco di bere il caffè, nell’area riservata a noi al canale, mi guardo bene dove gettare le varie tipologie di imballaggi. Non che non lo facessi prima, ma prestare più attenzione non fa mai male. Piccoli sforzi che dobbiamo fare tutti per cercare di contribuire al meglio alla causa di salvare il pianeta! Poi però, nei locali comuni con il canottaggio, posti sopra nella terrazza che domina i due impianti, ci si è resi conto che forse l’aria condizionata ci voleva e così sono state piazzate due mega macchine che fanno un bordello non indifferente e, secondo me, inquinano. Parafrasando Asterix mi verrebbe da dire "Il sont fous, ce Français" mah!
Il format che si utilizzerà per le gare di slalom è leggermente diverso rispetto alla Coppa o ai Mondiali. Infatti sarà obbligatorio per gli atleti gareggiare in tutte e due le manche di qualifica e si prenderà la migliore.
Passeranno in semifinale:
-- kayak femminile 22 atlete, quindi ne verranno eliminate 3;
-- kayak maschile 20, eliminati 4;
-- canadese femminile 18, eliminate 3;
-- canadese maschile 16, eliminati 4;
-- tutte le finali saranno a 12.
Il canale è lungo 210 metri ha un dislivello dalla partenza all’arrivo di 3.6 metri e si gareggerà con una portata d’acqua di 13 metri cubi al secondo. La capienza per il pubblico è di 12.000 posti.
Le previsioni meteorologiche danno pioggia per sabato 27 luglio, quando cioè in acqua ci saranno le qualifiche della canadese maschile e del kayak femminile a partire dalle ore 15.00 fino alle 17.00. Temperature tra 16 e i 21 gradi, non ci sarà vento e questo è importante! Poi, sempre basandoci sulle previsioni, quindi in teoria, il sole splenderà per il resto delle gare. E’ atteso un gran caldo per il 5 agosto finali di Kayak Cross.
Più di 30 telecamere fisse sono piazzate sul percorso, poi ci sono le due mobili, una piazzata su un cavo aereo che attraverso longitudinalmente il canale di gara, e un’altra sui binari nella parte centrale del percorso. Poi ci sono 7 telecamere fisse gestite da cameramen, oltre a due giraffe. La prima in partenza e la seconda all’altezza del ponte.
Generatori di energia ovunque e di una potenza, a detta dell’ingegnere Teodoro Maiorano, notevole. Non ho idea dei chilometri di cavi sparsi ovunque, ma mimetizzati alla perfezione con tappeti di erba sintetica. Piazzata pure l’area premiazioni, giusto di fronte alle tribune, e giusto nel pomeriggio di giovedì sono stati dipinti i 5 cerchi olimpici sul prato antistante l’area delle premiazioni. I colori di questi Giochi sono il blu, il rosso, lil verde e il viola a rappresentare la ricchezza e la diversità della Francia. Un look decisamente audace che rispecchia l’eleganza francese con lo scopo di celebrare, trasmettere, razionalizzare e personalizzare.
Altra particolarità sarà che per la prima volta gareggeranno lo stesso numero di atleti e di atlete.
Oramai non c’è più tempo il 26 luglio 2024 è arrivato… ora godiamoci la cerimonia di apertura e poi si inizierà a parlare di gare.
Occhio all'onda !
la canoa di Lukas Rohan è un tributo a tutta la Repubblica Ceca |
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