Aggiornamenti sulle squadre per Italia, Germania, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia e Slovenia

 

Fare lo speaker, radiocronista o il telecronista, anche se oggi bisognerebbe coniare un nuovo termine per gli streaming, è cosa difficile e di grande responsabilità.  Gli obblighi che devi assolutamente rispettare non sono molti, ma precisi, perché altrimenti si rischia di usare il mezzo in modo improprio. Chissà,  magari per fare pubblicità al politico del momento che, ovviamente, non perde occasione per dire quanto è bello e bravo, andando completamente fuori tema, o meglio,  fuori immagine! Tornando agli obblighi del commentatore professionale,  il primo è quello di commentare  le immagini che vengono distribuite dalla regia. Il secondo, se parliamo di gare, parlare dell’atleta impegnato in gara fornendo curiosità e informazioni sullo stesso,  magari giusto un attimo prima della sua partenza, commentando poi interamente la sua discesa dal punto di vista tecnico - oggi infatti molti telecronisti si avvalgono della voce di un esperto,  di un professionista che può essere atleta, tecnico o comunque molto competente in materia - e dare i tempi di arrivo con eventuali penalità con la relativa posizione momentanea in classifica.  Il terzo punto è che un o una telecronista professionale deve creare attesa, dare entusiasmo ed enfasi ad ogni passaggio e ad ogni pagaiata.  

Questi passaggi dovrebbero  essere l’Abc per far sì che un’occasione come una diretta sportiva diventi un momento positivo di intrattenimento e cronaca sportiva e non si trasformi in un autogol (anche se non stiamo parlando di calcio) con il risultato di aver perso tempo e denaro.
Tanto per restare in tema streaming  l’ICF torna a far pagare i live dai campi di gara e la decisione é decisamente fuori luogo, per come la vedo io. Punto primo:  quanto si pensa di ricavare da questa operazione? Non credo che eventuali guadagni possano minimamente coprire le spese necessarie per garantire le dirette. Saranno solo gocce d’acqua nel deserto, quindi varrebbe la pena invece spingere fortemente per incrementare il numero degli accessi per poi venderseli con gli sponsor. Qui stiamo parlando che, se va bene, le dirette di coppa del mondo o i mondiali  verranno  seguite on line da poco più di un centinaio di persone, anche se le statistiche viste oltre un anno fa, non vengono rese note e promosse, ma,  visti i numeri, meglio tenerle segrete!
Guardando alle competizioni in terra italiana un bravo va al nostro Speaker Rizzo, anche se dovrebbe seguire un po’ di più i consigli della sua spalla,  la professionale e pacata Cecilia,  e magari concentrarsi di più sul mantenere sempre aggiornati gli spettatori su tempi e classifiche. Certo è che la sua passione, le sue conoscenze e le sue competenze tecniche sono indiscutibili.   

Veniamo a cose più interessanti come le gare di selezione che in pratica si sono quasi concluse un po’ ovunque. Partiamo da quelle italiane che si sono svolte in una Ivrea fredda,  uggiosa e purtroppo tanto piovosa.  Dei Percorsi mi sono già espresso nei post precedenti, così come per l’organizzazione dell’evento affidato all’Ivrea Canoa Club, che ha dimostrato maturità e consapevolezza grazie alla regia del suo presidente, Mario Di Stazio, e della sua mano destra, anzi due,  e cioè i fratelli Cerrano, che, con tutti i giovani volontari, hanno testato il terreno in vista prima della prova dell’ECA Cup Junior a giugno e poi per la quarta gara di Coppa del Mondo a settembre. Per i dettagli affidatevi al post di Speaker Rizzo che è preciso  e puntuale più degli stessi organi  federali che hanno  ritardato molto ad informare e ad aggiornare. Se poi amate percentuali e tempi di gara andate qui e divertitevi

Una  nota però sul tracciato di sabato, e cioè della gara internazionale, va fatta,  visto che non mi è mai capitato di vedere una prima  risalita a sinistra, poi 3 risalite consecutive a destra e poi ancora le ultime due a sinistra. Oserei dire un tracciato decisamente poco simmetrico!
 

Dall’Italia andiamo in quel di Praga che,  nello stesso weekend eporediese,  hanno concluso le prove di selezione. Grosse novità non ce ne sono state anche se, in un certo senso , qualche big è stato estromesso dalla squadra. Tra i kayak uomini a farne le spese è stato il campione del mondo del 2017 Ondrej Tunka che,  nonostante due vittorie,  è risultato il quarto dietro a Prskavec, preselezionato, Prindis e Krejçí. Il bravo pagaiatore praghese comunque parteciperà ai Campionati Europei considerando che la Repubblica Ceca, avendo il detentore del titolo in carica Jiri Prskavec, potrà schierare al via quattro atleti. Vi ricordo anche che lo stesso Tunka è il campione europeo 2023 nel Kayak Cross, così al via anche qui quattro cechi.  Nel settore femminile gare combattute fino alle ultime pagaiate tanto che Galuskova e Bekova all’ultima finale erano separate di 0,04 centesimi! Completa la triade Gabriela Satkova. Quest’ultima è pure seconda nelle selezioni in C1, con la sorella Martina terza, mentre risulta vincitrice, con una vittoria e due secondi posti,  la giovane figlia d’arte Tereza Knebelova.  Rimane fuori da tutto Tereza Fiserova che rinuncia a priori in C1 e in K1 finisce malamente quarta, il che significa che non la vedremo quest’anno al via in nessuna prova di Coppa o Europei.  Le ultime due  gare disputate sul canale di Troja sono state seguite da migliaia di persone in loco, in due giornate di sole meraviglioso. Come sempre l’organizzazione dei grandi eventi ha esaltato la manifestazione, ma ciò che ancor più sconvolge è il sito che la federazione ceca mette a disposizione di tutti. Si possono trovare classifiche in tempo reale con relativo video della discesa dell’atleta e con tutte le  statistiche aggiornate;  insomma,  per chi vuole seguire e studiare ogni singolo atleta, c’è la possibilità di farlo con ogni tipo di informazione a partire dal 2017!
 

Dalla Repubblica Ceca facciamo pochi chilometri e buttiamo l’occhio sulla Repubblica Slovacca che, a Liptovosky, ha disputato la seconda serie di gare dopo quelle fatte a Cunovo sette giorni prima. Grande ritorno in squadra di Michal Martikan che ha avuto gioco facile dopo la rinuncia di Alexander Slafkovsky, costretto ad una pausa per motivi di salute. Il 45enne bi-campione olimpico a Bratislava non si è comportato male, considerando che è rimasto alle spalle di Savsek e Bozic di poco più di tre secondi.  Completano nei C1 il preselezionato Matej Benus e Marko Mirgorodsky. Nel kayak femminile preselezionata Mintalova e con lei ci saranno Stanovska e Pankova. Ritroveremo queste ultime pure nel C1 assieme a Luknarova. Nel Kayak maschile in pratica non è cambiato nulla:  è rimasta la squadra dello scorso anno ai mondiali di Londra e cioè:  Jakub Grigar, qualificato pure per i Giochi Olimpici,  Adam Gonsenica e Martin Halcin.
 

Anche la Polonia, dopo le gare a Cunovo e a Krakow, ha definito le squadre per  Europei e Coppa, anche se rimangono ancora da decidere i nomi per le Olimpiadi, che saranno diramati solo dopo la gara di Coppa a Praga. Quindi per i kayak maschile agli Europei a Tacen ci saranno: Dariusz Popiela e Michal Pasiut e il terzo uomo sarà Jakub Brzezinki, mentre Mateusz Polaczyk salta la rassegna Continentale per concentrasi per la  Coppa e quindi preparare al meglio la selezione Olimpica di Praga.  Nel kayak femminile Klaudia Zwolinska, Dominika Brzeska e Hanna Danek; nella canadese maschile Grzegorz Hedwing, Kacper Sztuba e Michal Wiercioch, in quella femminile ritroviamo Klaudia Zwolinska e  Stack.
 

Gli sloveni hanno formato le squadre con selezioni a Tacen e a Cunovo;  ecco i nomi che rappresenteranno questo paese ad Europei e Coppa: kayak men Peter Kauzer, San Tominc e Ziga Lin Hočvar, nel kayak femminile Eva Terčelj, Eva Alina Hočevar e Aida Novak; canadese maschile Benjamin Savsek, Lukas Bozic e Ziga Lin Hočvar; al femminile Eva Alina Hočevar, Lea Novak e Alla Kororog. Mentre per  le Olimpiadi scelti Peter Kauzer per K1 men, Eva Terčelj per K1 women,  mentre in C1 donne ci sarà Eva Alina Hočevar, attendiamo invece gli Europei per sapere chi avrà la meglio tra Savsek, campione olimpico e mondiale in carica e Bozic vincitore della Coppa del Mondo 2023.
 

Per la Germania eravamo rimasti con l’ultimo aggiornamento nell’ultimo post con i risultato ad una gara dalla fine delle selezioni e, proprio sul filo di lana,  si sono decisi e definiti i posti olimpici. Fondamentale  e decisiva è stata l’ultima prova in quel di Makkleeberg! Di Riccarda Funk avevo già scritto,  qualificata agevolmente nel K1 donne dopo la terza gara, mentre nel C1 maschile la spunta per un nulla l’esperto Sideris Tasiadis che così a Parigi parteciperà alla sua quarta Olimpiade e andrà alla ricerca della sua terza medaglia dopo quelle già conquistate a Tokyo 2020(21), bronzo, e a Londra 2012, argento. Nella canadese in rosa la spunta la brava Elena Lillik sulla già campionessa del mondo e medaglia olimpica Andrea Herzog. Nel kayak maschile ha la meglio Noah Hegge sul più accreditato Hannes Aigner che lascia  così il posto dopo 3 partecipazioni olimpiche - Londra, Rio e Tokyo -  e due medaglie di bronzo - Londra e Tokyo. Noah Hegge a Londra non era riuscito a superare l’ostacolo della semifinale fermandosi alla qualifica. In Coppa del Mondo ha 14 presenze in cui ha conquistato 6 finali. Ha partecipato a 3 campionati del mondo assoluti prendendo una finale e conquistato un oro a squadre nel 2022 in casa ad Augsburg con Aigner e Hengst. Nelle categorie giovanili non ha mai brillato.  

Occhio all’onda!

 

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