Mondiali di categoria a Ivrea

  

Chiudo gli occhi e vedo passare penne nere e alpini, scusate volevo dire canoe e atleti…è come essere al raduno nazionali del corpo  armato più amato dagli italiani dove si ritrovano  migliaia di persone gioiose e festose e che entrano in ognuno di noi come una sorte di karma. Ci regalano energia e ci aprono le porte al futuro con serenità e gioia. Siamo ai Campionati del Mondo di Canoa Slalom in corso di svolgimento  ad Ivrea in quella città che è diventata da tempo la capitale italiana dello slalom. Qui per più di una settimana si è riunito il meglio della canoa slalom  mondiale: 5 continenti  con  45 paesi e per un totale di atleti che supera i 500, un trionfo di colori, gioventù e passione. Il via è stato dato con una bella cerimonia di apertura che ha coinvolto tutta la città grazie alla sfilata partita dalla piazza principale per approdare allo Stadio della Canoa. Un Claudio Roviera anfitrione, presidente del Comitato Organizzatore, ha tenuto banco toccando vari punti di attualità, alternando considerazioni ahimè purtroppo tristi, ad aspetti sportivi ben precisi nella  sua presentazione, seguita poi da uno spettacolo non solo divertente, ma con spunti di riflessione importanti.
«Standing ovation» quando a salire sul palco è arrivata la rappresentanza dell’Ucraina.
Un mondiale che torna ad Ivrea a distanza di quattro anni e che, come già fece nel 2018, sicuramente lascerà il segno in tutti i partecipanti per molte particolarità. Partiamo dai volontari giovani e meno giovani che  con le loro magliette fosforescenti  iniziano alla mattina presto e finisco alla sera tardi e sempre sorridenti. Bello e utile è stato il coinvolgimento con le scuole di Ivrea offrendo agli studenti una grande occasione di vita e di esperienza diretta con i loro coetanei che vivono in altre realtà sparse su questo pianeta. C’è chi si occupa delle riprese video, chi della sicurezza, chi del campo da slalom e chi ancora invece è impegnato in segreteria o agli accrediti.  C’è  poi chi di mondiali ne ha visti parecchi, ma è comunque sempre come fosse il primo, ragazzini di qualche tempo fa che, grazie a questo sport stupendo, sono rimasti tali e quali. Poi c’è il signor Franco Zucca, uno dei soci fondatori dell’Ivrea Canoa Club, che di primavere ne ha vissute  ben più di novanta e che non perde una discesa.  Conosce non solo i campioni di un tempo, ma anche quelli di oggi e mi chiede come stanno Zeno e Raffy e mi fa i complimenti per la mia scelta di allenare un paese come il Brasile. C’è molto caldo, ma non manca il pubblico, due chioschi con frutta, bevande, caffè quant’altro sono da supporto nell’area mista, anche se i i prezzi, per dirla tutta,  non sono certo economici, forse più da Costa Azzurra che da campionato del mondo!  Se qualche critica bisogna farla io punterei sul fatto che ancora una volta viene dato poco spazio agli atleti, per loro solo qualche bottiglietta di acqua a temperatura ambiente, che di questi tempi è notevole, e qualche sacchetto di frutta secca o disidratata.  Capisco le difficoltà di chi organizza, ma non bisogna lesinare su questi aspetti! Ci siamo divertiti e appassionati ieri nel seguire le gare a squadre con i commenti di due atleti in piena attività come Stefanie Horn e Raffaello Ivaldi supportati da Cecilia Acqua. Hanno erudito il pubblico presente e anche gli addetti ai lavori con informazioni molto particolari e commentando ogni gesto tecnico con competenza e precisione. Oggi spazio a Bojan Makovec un professionista nel commentare eventi sportivi a partire dal salto con gli sci per arrivare alla canoa slalom. Lui è sloveno, parla cinque lingue e conosce molte cose degli atleti in gara, ma quello che più conta tiene aggiornato il pubblico sui risultati e sulle classifiche.  Oggi i commenti quindi sulle prove di qualifica per gli under 23 e domani spazio agli junior.
Tecnicamente abbiamo visto fare belle cose da molti atleti, poi ci sono le punte come Mintalova che in k1 è rimasta all’11,5% dal miglior kayak maschile, Davide Ghisetti eporediese doc,e  Satkova che in C1 è rimasta ad un 16,5%:  percentuali di tutto rispetto. Negli uomini k1 si è entrati con la prima manche con un distacco dell’11,8% nelle donne sedute con il 22,4%, mentre nella canadese uomini con il 16%  e donne  con il 31,5% .

Dei campioni del mondo e della gara a squadre ne parleremo presto, nel frattempo a tutti loro i complimenti per aver aperto la prova iridata nel miglior modo possibile.

Occhio all’onda!

 

con lo staff tecnico di questi mondiali

con uno dei fondatori dell'Ivrea Canoa Club il signor Franco Zucca

 

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