Europei al via

 

I  campioni europei in carica con Michal Martikan - da sinistra Miren Lazkano (C1W), Denis Gargaud (C1M), Corinna Kuhnle (K1W) e Vit Prindis (K1M)

 Ieri sono stati consegnati i pettorali ai Campioni Europei in carica che a Liptovsky Mikulas, nel mezzo dei monti Tatra,  in questo week-end , cercheranno, di difendere il titolo a denti stretti. Valletto d’onore è stato quel Michal Martikan che, rimasto fuori dalla squadra, non demorde e quotidianamente è in acqua  ad allenarsi nel modo e nello stile che da sempre lo  contraddistinguono. Onore al merito al grande campione slovacco che ha praticamente caratterizzato e dominato oltre un ventennio di storia con le sue gesta eroiche tra i paletti dello slalom e su tutti i canali del mondo, ma forse oggi sarebbe il caso che si ritagliasse un altro ruolo all’interno della comunità dello Slalom. Vederlo pagaiare oggi fa tanta tenerezza perchè il suo braccio (come amerebbe dire qualcuno…) non è più quello di un tempo, quello cioè che gli permetteva di tirarsi fuori da ogni situazione in maniera sublime.
Eppure Martikan a 43 anni, compiuti da pochi giorni, non molla e naviga le sue acque costantemente con lo spirito di un ragazzino che è alla ricerca dei successi e della gloria.  La prima edizione degli Europei organizzata a Liptovsky nel 2007, la città per antonomasia del campione slovacco,  lo aveva lanciato in quella che sembrava una serie di vittorie infinite, infatti per ben 4 volte non lasciò a nessun altro lo scettro di campione d’Europa nella canadese monoposto. Chi meglio di lui, quindi, potrebbe rappresentare questa manifestazione nata nel 1996 con l’edizione storica di Augsburg? Bene hanno fatto gli organizzatori a ritagliargli questo momento, nella speranza che la sua esperienza venga messa a frutto per far fare un salto di qualità ad uno slalom che sembra più che mai stantio e in affanno per adeguarsi alla realtà attuale. Oggi siamo arrivati al ridicolo costringendo gli atleti a invertire il nome che devono portare sulla canoa o costringerli  a cambiare salvagenti che, per chissà quale recondito motivo, non vanno più bene.

Gli europei, giunti alla 23esima edizione e alla terza qui a Liptovsky, mentre è la 5^ in terra slovacca,  hanno gli occhi puntati addosso per capire quale piega possa prendere la stagione di gare che vedrà nei mondiali di Augsburg di luglio il momento topico. In questo cittadella, fatta di canoa slalom e hockey, sono stati spesi qualche milione di euro per dotare il campo di slalom di pompe per garantire l’acqua sempre e per creare un canale di risalita ai canoisti che così oggi possono ritornare in partenza restando seduti in canoa.  Lavori che da una parte rendono questo impianto spettacolare e dall’altra parte però hanno creato qualche malcontento per come si sono spesi i soldi. Il mondo è questo: non si possono fare felici tutti… purtroppo!

Oggi ancora allenamenti da domani si inizia con le qualifiche. Piccolo gossip: il campione del mondo Boris Neveu ha dato forfait e il motivo è più che nobile… è in arrivo in questi giorni il suo quarto figlio quindi auguri e speriamo che segua le gesta del padre, canoisticamente parlando!

Occhio all’onda!

 

 


 

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