L'importanza dell'immagine

Mi chiedo, forse anche stupidamente: è meglio non fare niente oppure è meglio fare qualcosina e dare proprio l’impressione di essere dilettanti allo sbaraglio? Nel primo caso non far nulla non induce chicchessia ad insinuare che effettivamente si è proprio fuori luogo, nonostante ci si apostrofi con titoloni e appellativi altisonanti e magari qualcuno ancora ci crede e ringrazia di cuore tutto e tutti. Poi invece si fa e si vuole fare quello che per essere fatto ha bisogno di tempo, materiale, professionalità e quant’altro necessario per realizzare un video o un’intervista che effettivamente possa reggere ad una concorrenza spietata a cui purtroppo o per fortuna oggi tutti noi siamo abituati. Così facendo si diventa in effetti la fotografia chiara di tutto un sistema, di una squadra, di una professionalità che non c’è. Non è altro che il riflesso di quella che dovrebbe essere la luce di riferimento. Dilettanti con dilettanti che si elogiano da soli, con frasette scontate e ovvie.
Oggi i mezzi dell’immagine sono potenti, per non parlare della forza delle parole. Parole che se mal spese fanno cadere nel ridicolo e ci riportano a quando il buon Wladimiro Panizza dopo la magica tappa vinta sul monte Maddalena nel 1975 ai microfoni di un grande maestro del giornalismo sportivo come Adriano Del Zan diceva: “sono contento di esser numero uno, grazie alla mia squadra, grazie ai miei compagni, saluto la mia mamma”. Ecco siamo praticamente tornati a quegli anni, agli esordi di immagini ancora in bianco e nero, mentre gli atleti, oggi, culturalmente non sono certo al livello che certe immagini ci lasciano intendere.
Mi chiedo quale sia la funzione di un certo lavoro. In teoria dovrebbe promuovere in primis i protagonisti e poi lo sport che praticano... dovrebbe! Così facendo si ottiene il risultato opposto, perché si fatica a guardarlo per intero.
Insomma per capire di cosa stiamo parlando andate a vedere questi video 1 - 2 - 3 e poi riprendiamo a discuterne assieme giusto per fare qualche esempio. Solo per capire l’importanza che possono avere l’immagine e la comunicazione che molte volte condizionano sponsor, televisioni e mass-media in generale. Questo è il prodotto che serve alla canoa slalom, questo dovrebbe essere la base da cui partire per dare una svolta decisa al nostro sport.
Creare un prodotto di qualità è importante e se non si è in grado di farlo, meglio restare nell’anonimato. Meglio non dire a nessuno dove siamo e divertiamoci con le nostre barchette, ma non cadiamo nel ridicolo, per favore!

Occhio all’onda!

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