Lo slalom rosa insegna



«così dentro una nuvola di fiori
che da le mani angeliche saliva
e ricadeva in giù dentro e di fori,
sovra candido vel cinta d’uliva
donna m’apparve, sotto verde manto vestita di color di fiamma viva. »
(Divina Commedia, Purgatorio, canto XXX, versi 28/33)


Lo confesso appena sveglio mi precipito a guardare il sunto della serata canora italiana, perché come dice Luca Panziera: “San Remo è sempre San Remo”. Se pur lontano da casa sono sempre attratto dalle nostre cose, dalle nostre tradizioni, dalla nostra italianità.
Sono impazzito di gioia ad ascoltare Benigni che decantava la bellezza dell’Italia e del nostro Risorgimento. Ha parlato di Mazzini, Cavour, Garibaldi, dei padri fondatori che erano così avanti da essere tutt’oggi attuali e moderni. A quest’immagine dell’Italia ci aggiungerei anche le impresi di Dorando Pietri, Fausto Coppi, Primo Carnera, Adolfo Consolini, Livio Berruti e visto che di bellezza si parla non si possono non citare Ondina Valle e Sara Simeoni, donne delizia, calore e completezza della nostra vita. La mia è una deformazione professionale, lo so! Quando poi il Roberto che vale un altro Oscar ha cantato “Fratelli d’Italia” mi è venuto da piangere e il cuor è impazzito. Di una bellezza unica ... che dispiacere non poter lavorare per i colori del... “candido vel, di verde mando e fiamma viva”. Per un paese che amo e per il mio inno! Infondo anche Ernesto Che Guevara era nato in Argentina e ha combattuto per la libertà a Cuba e poi in Bolivia.
Il lungo week-end di gare però mi ha dato nuove energie, nuova linfa vitale per affrontare qualche difficoltà inaspettata lungo il percorso, ma la vita è fatta di tutto ciò.

Mi sono piaciute particolarmente le donne e soprattutto le giovinette. Ci hanno regalato una grande lezione di stile scrivendo a chiari lettere sull’acqua che forza e strategie di gara affannose non portano lontano. Loro - Jessica Fox (115% dal Walsh vincitore nel K1Men), Ursa Kragelj, Katerina Kudejova, Rosalyn Lawerence affrontano la gara con leggerezza ed eleganza; anticipano le porte, entrano bene nelle risalite e sono veloci ad uscire. Canoa piatta e leggera come foglie al vento. Qualcuna impressiona anche per cambi di ritmo e fluidità del gesto. Non si può dire altrettanto per Corinna Kuhnle che però, con colpi potenti e tanta forza, dopo la delusione amorosa, si consola con l’oro agli Australian Open. Lei ha reagito positivamente ai dolori del cuore altrettanto non si può dire per Leanne Guinea che arriva solo terza in canadese monoposto dietro alle giovanissime Rosalyn e Jessica. Il 109% dal primo uomo in kayak dell’austriaca la dice lunga.
Sempre bella, affascinante e brava Jasmin Schornberg. Con lei ho avuto modo di lavorare tecnicamente in qualche seduta di allenamento in questo mese a Penrith e ho apprezzato molto la sua concretezza nell’azione. Non si perde in veroniche, non sceglie mai linee estreme, fa della semplicità la sua arma migliore. Le veterane Oblinger, Fer e Kaliska ovviamente proseguono sulla loro strada, sempre competitive ovviamente, ma forse, così facendo, rischiano di non adeguarsi ai tempi che cambiano. Solo la bi-olimpionica slovacca si sta dando pena nel provare canoe nuove per capire se potrà trarne beneficio. Nel frattempo il cigno dal lungo collo, Jana Dukatova, passeggia con la sua canoa sul lago sotto il canale, guarda verso il nastro trasportatore e sembra chiedersi: “quando sarà che potrò salirci?”. In effetti, dopo l’operazione alla spalla per usura dello scorso ottobre e la lunga riabilitazione, sembra essere arrivato il tempo per rivederla galleggiare leggiadra sul canale olimpico, ma ovviamente anche per lei ci vorrà tempo prima di rivederla al top.

Vi lascio perché ho le gare delle schiacciate all’All Star Saturday (degli All Star Game), della gare degli uomini vi parlerò un altro giorno. Vi anticipo solo che i C1 sono fantastici, i C2, privi dei gemelloni slovacchi, perdono incisività e che nei kayak uomini è sempre una lotta senza risparmio di colpi.

Occhio all'onda!

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nelle foto in alto: il podio assoluto K1Women da sininstra Jasmin Schornberg (GER),
Corinna Kulhne (AUT) al centro e Rosalyn Lawerence (AUS) a destra.

nella foto sotto: a sinistra Jessica Fox (AUS), al centro Rosalyn Lawerence (AUS) e
Katerina Kudejova (CZE) a destra - il podio Under 23 del K1Women

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